Teresio Vittorio Martinoli, asso della Regia Aeronautica

Teresio Vittorio Martinoli

di redazione
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Teresio Martinoli

Nato a Novara, il 26 marzo 1917, dimostrò fin da giovane un grande interesse per il volo, conseguendo il brevetto di pilota di aliante nel 1937 e quello per i velivoli a motore l’anno successivo. Allo scoppio della guerra venne arruolato nella Regia Aeronautica e dopo un breve corso di pilotaggio venne nominato sergente pilota.

Fino alla sua morte, avvenuta il 25 agosto del 1944, Martinoli non fu mai promosso ufficiale ed aveva ancora il grado di sergente maggiore il giorno dell’incidente aereo che ne causò la morte. Per un pilota della sua bravura e del suo successo, ufficialmente comprovato anche dalle decorazioni ricevute, è un fatto piuttosto insolito, soprattutto se si confronto quello che succedeva nelle aviazioni degli altri paesi. Forse per la proverbiale lentezza burocratica italiana Martinoli rimase fino alla fine “solo” un sottufficiale ma non per questo i suoi colleghi lo rispettavano meno.

Fin dall’inizio della sua carriera gli altri piloti riconobbero in lui doti fuori dal comune, una abilità nel pilotaggio che gli conferiva un rispetto e un’autorità che andava ben oltre il grado.

Giulio Reiner (a suo volta asso con 10 vittorie e suo comandante alla 73ma squadriglia) di lui ha detto: “Dietro il carattere chiuso e taciturno di quel sergente si nascondeva un pilota da caccia dalla vista assolutamente eccezionale e dalla mira sicura. Addirittura sembrava che Martinoli avesse un sesto senso per intuire la presenza del nemico e identificarlo con certezza in cielo, prima di tutti noi“.

Viene assegnato al 53° Stormo e a bordo di un biplano Fiat C.R.42 ottiene la sua prima vittoria, il 13 giugno 1940, sopra i cieli di Tunisi. La vittima è probabilmente un Potez 630 ma questo abbattimento è piuttosto misterioso: nonostante la precisa descrizione di Martinoli nel suo libretto di volo non sono stati trovati riscontri.

Viene trasferito al 2° Stormo, sempre in Libia, e qui ottiene altri successi, sempre a bordo del biplano Fiat. Il 13 ottobre abbatte un Gloster Gladiator in una serie di scontri in cui l’aeronautica italiana distrugge altri 10 caccia con la perdita di due C.R.42 e un S.M.79.

Viene trasferito al 4° Stormo e resterà in questa unità fino alla fine della guerra. Il 5 gennaio 1941 ottiene la sua terza vittoria, facendo precipitare un bimotore Bristol Blenheim; questa fu la sua terza e ultima vittoria a bordo dei biplani italiani.

All’inizio del 1941 la sua unità viene fatta rientrare in Italia per passare al Macchi M.C. 200, a bordo di questo aereo Martinoli non ottiene nessuna vittoria e la sua serie di successi prende una pausa. Nell’autunno completa il passaggio sul Macchi M.C.202 con gli altri piloti del 9° stormo, finalmente può volare su un aereo all’altezza degli avversari, la sua unità viene trasferita nella base di Comiso per operare sui cieli di Malta.

Prima della fine dell’anno, a bordo del nuovo aereo, Martinoli abbatte 1 altro Blenheim e 3 Hurricane. Con l’arrivo dell’inverno le attività rallentano ma nella primavera del 1942 inizia una delle fasi più furiose della Battaglia di Malta, gli inglesi hanno ricevuto numerosi Spitfire e le missioni di scorta ai bombardieri italiani sono occasioni di scontri. Nel mese di maggio il sergente pilota abbatte 5 Spitfire e un Curtiss P-40.

Martinoli torna in Africa con il suo reparto alla fine di maggio del 1942, in appoggio alla grande offensiva di Rommel; tra il 29 maggio e il 9 ottobre il sergente abbatte altri 6 P-40 e 2 Spitfire, prima del contrattacco inglese.

Rientrato in Italia Martinoli passa a pilotare i Macchi M.C. 205 ed a bordo di un aereo di questo tipo in luglio abbatte un P-38 e un B-17 in collaborazione. Il 15 agosto abbatte ancora uno Spitfire: è la sua ultima vittoria contro un aereo alleato.

Dopo l’armistizio Martinoli entra nell’aeronautica cobelligerante e  nei cieli della Yugoslavia abbatte uno Junkers Ju 52 tedesco, è la sua ultima vittoria, la ventiduesima secondo la maggior parte degli storici.

Il 25 agosto 1944 il sergente pilota Teresio Martinoli muore all’età di ventisette anni in un incidente aereo mentre si esercitava sul nuovo aereo forniti dagli alleati: un Bell P-39 Airacobra.

Informazioni aggiuntive

  • Data di Nascita: 19 Marzo 1919
  • Data morte: 7 Gennaio 1983
  • Vittorie: 23
  • Forza aerea: Regia Aeronautica
  • Bibliografia – Riferimenti 
      

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