Franco Lucchini, asso italiano della Seconda Guerra Mondiale

Franco Lucchini

di redazione
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Franco Lucchini

Nato a Roma la vigilia di Natale del 1914, Franco Lucchini frequenta il corso per allievi pilota di complemento nel 1933, l’anno successivo consegue il brevetto di pilota militare e il grado di sottotenente. Nel 1937 parte volontario per la Spagna e combatte nel famoso reparto “Asso di bastoni” nel corso della guerra civile spagnola, Lucchini vola sui biplani Fiat C.R. 32 e nell’Aviazione legionaria ottiene la sua prima vittoria individuale.

Viene abbattuto due volte in azione e in entrambi i casi si salva lanciandosi con il paracadute. Nella prima occasione, il 15 marzo 1938, riesce a rientrare in territorio amico ma nella seconda occasione, il 22 luglio 1938, atterra in una zona controllata dai repubblicani e viene preso prigioniero, dopo 6 mesi di prigionia viene rilasciato e rientra in Italia dove viene decorato con la medaglia d’argento al valor militare, viene promosso tenente ed entra in servizio permanente effettivo. Viene assegnato al 4° Stormo, equipaggiato con i Fiat C.R. 42, all’entrata in guerra dell’Italia viene trasferito a Tobruk con la sua squadriglia.

Il 14 giugno ottiene la sua prima vittoria, un Gloster Gladiator inglese. Come da abitudine italiana (soprattutto in quel periodo), la vittoria viene divisa tra i quattro piloti che parteciparono all’abbattimento, la stessa cosa accade il 21 giugno con uno Short Sunderland e il 28 luglio con tre piloti italiani che condividono l’abbattimento di un Bristol Blenheim.

Prima della fine dell’anno Lucchini vanta altre due vittorie, un Gladiator e un Hurricane, questa prima fase in Africa si conclude quindi con 3 vittorie individuali e 15 in collaborazioni; per queste azioni viene decorato con una seconda medaglia d’argento e due medaglie di bronzo.

All’inizio del 1941 il 4° Stormo riceve i più moderni Macchi M.C.200 e viene trasferito in Sicilia per partecipare alle operazioni su Malta. La campagna sull’isola è aspra e mette a dura prova aerei e piloti, Lucchini viene promosso capitano e tra giugno e settembre aggiunge altri 4 Hurricane alle sue vittorie.

Per l’asso italiano la campagna estiva su Malta si conclude il 27 settembre 1941 quando, per un errore di navigazione della formazione, è costretto a un atterraggio forzato sull’isola di Ustica dove riporta gravi ferite al volto e a un braccio ed è costretto ad un periodo di convalescenza. Nell’autunno dello stesso anno il 4° Stormo riceve finalmente i Macchi M.C. 202, caccia all’altezza dei velivoli avversari e molto apprezzato dai piloti.

Il 1 dicembre 1941 viene nominato comandante dell’84ma squadriglia, il 23 marzo 1942 si sposa e ai primi di aprile è nuovamente in Sicilia dove il suo reparto viene impegnato soprattutto in operazioni di scorta ai bombardieri diretti ad attaccare Malta, è nel corso di missioni di questo tipo che abbatte due Spitfire, il 5 e il 15 maggio, il 22 maggio tutto lo stormo viene quindi trasferito in Africa, in preparazione dell’offensiva estiva.

Le operazioni in appoggio all’offensiva di Rommel coincidono con il periodo più intenso e vittorioso per Lucchini, tra il 4 giugno e il 3 settembre 1942 abbatte 9 aerei più un’altra dozzina in collaborazione. Particolarmente memorabile il combattimento del 4 giugno quando Lucchini, insieme ad altri quattro 202 del 10° gruppo, attacca una formazione di 30 caccia nemici tra P-40 ed Hurricane, gli inglesi perdono 4 Hurricane e 2 P-40 (uno di questi abbattuto da Lucchini). Altro grande scontro avviene il 10 luglio quando 10 Macchi 202 dell’84 squadriglia attaccano una formazione di 15 P-40, la battaglia aerea si conclude quando gli aerei italiani si ritirano, avendo esaurito le munizioni, i piloti italiani rivendicano l’abbattimento di 8 aerei di cui uno distrutto da Lucchini.

Il 20 ottobre il radar tedesco Freya installato in zona tarda a rilevare una grande formazione di velivoli nemici, 13 caccia italiani decollano per intercettare 24 bimotori tra Douglas Boston e Lockheed Hudson, scortati da 30 P-40 e 20 Spitfire. Al termine dello scontro il 4° stormo rivendica l’abbattimento di 24 aerei nemici, Lucchini danneggia gravemente un Hudson ma il suo aereo viene colpito e il pilota è costretto ad un atterraggio di emergenza. Il 24 viene nuovamente abbattuto ma questa volta è gravemente ferito dai colpi del nemico e viene mandato in Italia per un periodo di convalescenza.

Al termine della seconda fare in Africa Lucchini viene decorato dai tedeschi con la croce di ferro di seconda classe.

Dopo la sconfitta delle forze dell’asse in Africa Settentrionale tutto il 4° Stormo rientra in Italia, nella primavera del 1943 Lucchini viene promosso capitano e nominato comandante del 10° gruppo schierato in Sicilia. Decolla per il suo ultimo volo il 5 luglio 1943.

Lucchini decolla con altri 26 caccia italiani, tra 202 e 205, per intercettare una formazione di B-17 americani diretti verso Catania e pesantemente scortati. Il capitano abbatte un caccia della scorta e si dirige ad attaccare la formazione di fortezze volanti, secondo le testimonianze degli altri piloti riesce a danneggiare alcuni bombardieri nemici ma viene quindi centrato dal fuoco incrociato delle mitragliatrici nemiche, il suo velivolo precipita senza controllo e il suo corpo viene recuperato due giorni più tardi.

Nel corso della sua carriera il capitano Lucchini è stato decorato con cinque medaglie d’argento al valor militare, una di bronzo, tre croci di guerra e una croce di ferro tedesca di seconda classe, è stato citato personalmente due volte nel bollettino di guerra (cosa rarissima) il 5 settembre 1942 e il 6 luglio 1943. Per il coraggio dimostrato anche nel corso della sua ultima azione Lucchini è stato decorato con la medaglia d’oro al valor militare alla memoria.

Informazioni aggiuntive

  • Data di Nascita: 19 Marzo 1919
  • Data morte: 7 Gennaio 1983
  • Vittorie: 21
  • Forza aerea: Regia Aeronautica
  • Bibliografia – Riferimenti 
      

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