Nakajima E8N

di redazione
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Progettato verso la metà degli anni trenta, questo piccolo idrovolante venne intensamente impiegato a bordo delle maggiori unità della marina giapponese prima di uscire definitivamente di scena nel 1941, anno in cui tutti gli E8N vennero relegati a compiti di secondaria importanza come il collegamento e l’addestramento. L’aereo era soprannominato Dave nel codice di riconoscimento alleato.

Il Nakajima E8N è un idrovolante monomotore biplano, propulso da un motore raffreddato ad aria.

Origine del progetto

Il Nakajima E8N nacque come evoluzione naturale del precedente E4N della stessa casa costruttrice, rappresentando un perfezionamento piuttosto che una rivoluzione progettuale. La Nakajima aveva identificato le aree di miglioramento del suo predecessore e aveva sviluppato una soluzione che manteneva i punti di forza del progetto originale incorporando significativi miglioramenti prestazionali.

Il nuovo idrovolante conservava la configurazione generale dell’E4N – biplano monomotore biposto con galleggiante centrale principale e galleggianti laterali sotto le ali – ma introduceva modifiche sostanziali alle superfici alari e di coda. Le ali furono riprogettate con una superficie ridotta, ottimizzando l’efficienza aerodinamica, mentre le superfici di coda furono ingrandite per migliorare la stabilità e la controllabilità, caratteristiche essenziali per un aeromobile destinato a operare da catapulta in condizioni marine variabili.

Nakajima E8N davanti all'incrociatore Haguro
Nakajima E8N davanti all’incrociatore Haguro

Sviluppo

Il programma di sviluppo iniziò con la costruzione di sette prototipi sotto la designazione aziendale MS, che effettuarono il primo volo nel marzo 1934. Questo approccio con prototipi multipli testimoniava l’importanza attribuita dalla Marina Imperiale al progetto e la necessità di verificare approfonditamente le caratteristiche dell’aeromobile prima dell’adozione.

I prototipi Nakajima furono sottoposti a prove comparative contro concorrenti sviluppati da Aichi e Kawanishi, due delle principali case aeronautiche giapponesi dell’epoca. La competizione si rivelò serrata, ma l’E8N emerse come la scelta preferita grazie a due caratteristiche fondamentali che lo distinguevano dalla concorrenza: una manovrabilità superiore e una robustezza strutturale eccezionale.

Queste qualità erano particolarmente apprezzate nell’ambito delle operazioni navali, dove gli aeromobili dovevano affrontare le sollecitazioni del lancio da catapulta, le difficili condizioni di recupero in mare e la necessità di operare da basi improvvisate o in condizioni meteorologiche avverse. La robustezza dell’E8N lo rendeva particolarmente adatto per operazioni prolungate lontano dalle basi principali.

Produzione

L’MS fu ordinato in produzione nell’ottobre 1935 con la designazione ufficiale di Navy Type 95 Reconnaissance Seaplane Model 1. Questa denominazione rifletteva l’anno di adozione secondo il calendario giapponese (2595, corrispondente al 1935 del calendario occidentale) e il ruolo primario di ricognizione assegnato all’aeromobile.

La produzione fu distribuita tra Nakajima e Kawanishi, raggiungendo un totale di 755 esemplari costruiti fino al 1940. Questo numero significativo testimonia il successo del progetto e l’importanza strategica attribuita agli idrovolanti da ricognizione imbarcati nella dottrina navale giapponese dell’epoca.

La distribuzione della produzione tra due costruttori serviva molteplici scopi: garantiva la continuità della produzione in caso di problemi in uno stabilimento, permetteva di aumentare i ritmi produttivi e forniva a Kawanishi esperienza nella costruzione di un progetto Nakajima, facilitando future collaborazioni e standardizzazioni tecniche.

Impiego Operativo

L’E8N fu imbarcato su una flotta impressionante di unità navali, dimostrando la fiducia riposta dalla Marina Imperiale nelle sue capacità operative. Tutte le navi principali allora in servizio ricevettero l’E8N, insieme a 16 incrociatori e 5 navi appoggio idrovolanti. Questa distribuzione capillare faceva dell’E8N uno degli aeromobili più diffusi della Marina giapponese, presente praticamente ovunque operasse una formazione navale di rilievo.

La presenza sistematica dell’E8N sulla flotta giapponese rifletteva l’importanza attribuita alla ricognizione aerea nelle operazioni navali. Ogni gruppo navale poteva così disporre di capacità di ricognizione autonoma, estendendo significativamente il raggio d’azione dell’osservazione oltre l’orizzonte visivo dalle navi.

Guerra Sino-Giapponese

L’E8N ricevette il suo primo impiego operativo durante la Seconda Guerra Sino-Giapponese, dove dimostrò una versatilità che andava ben oltre il ruolo originario di ricognizione. L’aeromobile fu utilizzato con successo non solo per missioni di ricognizione strategica e tattica, ma anche per bombardamenti in picchiata e direzione del tiro di artiglieria navale.

Questa versatilità operativa era particolarmente preziosa nel contesto del conflitto sino-giapponese, dove le forze navali giapponesi dovevano spesso operare in acque costiere e fluviali, fornendo supporto alle operazioni terrestri. La capacità dell’E8N di svolgere ruoli multipli permetteva alle formazioni navali di massimizzare l’efficacia dei loro pochi aerei.

L’impiego dell’E8N come bombardiere in picchiata, pur non essendo il ruolo per cui era stato progettato, dimostrò la solidità strutturale dell’aeromobile e la sua capacità di adattarsi a esigenze operative in evoluzione. Questa flessibilità sarebbe diventata una caratteristica sempre più importante man mano che il conflitto si estendeva e intensificava.

Impiego Tedesco

Uno degli episodi più singolari nella storia dell’E8N si verificò nel 1941, quando il Vice-Ammiraglio Paul Wenneker, addetto navale tedesco in Giappone, acquistò un esemplare dell’idrovolante giapponese. L’aeromobile fu spedito a bordo della nave KM Münsterland per un rendez-vous con la nave corsare tedesca Orion alle Isole Maug nelle Marianne.

L’incontro avvenne il 1° febbraio 1941, e l’Orion divenne così l’unica unità navale tedesca della Seconda Guerra Mondiale a impiegare un idrovolante giapponese.

Marina Reale Thailandese

Nel 1938, la Marina Reale Thailandese ordinò diciotto E8N, dimostrando l’interesse internazionale per questo idrovolante e l’espansione dell’influenza militare giapponese nel Sud-Est Asiatico. Gli aeromobili furono consegnati nel 1940 e riclassificati come BRN-1 secondo la nomenclatura thailandese.

Tuttavia, questi E8N thailandesi rimasero inattivi fino al 1945, quando furono impiegati in risposta all’Operazione Livery degli Alleati. Durante questo tardivo impiego operativo, un BRN-1 fu distrutto e altri due furono danneggiati irreparabilmente. I quindici esemplari rimanenti continuarono a servire dopo la guerra fino a quando la mancanza di pezzi di ricambio ne causò la radiazione e la demolizione.

Nakajima E8N Dave
Nakajima E8N Dave

Guerra del Pacifico

Allo scoppio della Guerra del Pacifico, alcuni E8N rimanevano ancora in servizio con la flotta giapponese, testimoniando la longevità operativa del progetto. Un episodio particolarmente significativo vide un E8N della corazzata Haruna condurre ricognizione durante la Battaglia di Midway, uno degli scontri navali decisivi del conflitto nel Pacifico.

Tuttavia, l’E8N era ormai tecnologicamente superato rispetto agli standard richiesti per il conflitto mondiale. L’aeromobile fu gradualmente sostituito da progetti più moderni come l’Aichi E13A e il Mitsubishi F1M, che offrivano prestazioni superiori e maggiore capacità di sopravvivenza negli scenari operativi ad alta intensità della Guerra del Pacifico.

Transizione ai Ruoli Secondari

Anziché essere semplicemente radiati, molti E8N furono riassegnati a compiti di seconda linea, dove la loro robustezza e affidabilità continuarono a renderli preziosi. Gli aeromobili trovarono nuova vita come addestratori per idrovolanti, nelle comunicazioni e nei collegamenti, ruoli che sfruttavano le loro qualità positive senza esporli alle minacce degli scenari operativi moderni.

Questa transizione ai ruoli secondari rifletteva una pratica comune dell’aviazione giapponese durante la guerra: massimizzare l’utilizzo degli aerei disponibili, anche quando non erano più competitivi nei ruoli di prima linea. L’E8N, con la sua reputazione di affidabilità, era particolarmente adatto per compiti che richiedevano operazioni prolungate con manutenzione limitata.

Principali varianti del Nakajima E8N

  • E8N1: prima variante in produzione, propulsa dal motore Nakajima Kotobuki 2 Kai 1 radiale da 580 cavalli
  • E8N2: versione migliorata e dotata del più potente motore Nakajima Kotobuki Kai 2 da 630 cavalli

Informazioni aggiuntive

  • Nazione:  Giappone 
  • Modello:   Nakajima E8N1 
  • Costruttore:  Nakajima Hikoki K.K. 
  • Tipo:  Ricognitore  
  • Motore: 

    Nakajima Kotobuki 2KAI1, radiale a 9 cilindri, raffreddato ad aria, da 580 HP

  • Anno:  1935  
  • Apertura alare m.:  10.98  
  • Lunghezza m.:  8.81  
  • Altezza m.:  3.84 
  • Peso al decollo Kg.:  1.900  
  • Velocità massima Km/h:  300 a 3.000 m. 
  • Quota massima operativa m.:  7.270 
  • Autonomia Km:  900  
  • Armamento difensivo:  

    2 mitragliatrici

  • Equipaggio:  2  

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