Heinkel 219 Uhu: il miglior caccia notturno della Luftwaffe

Heinkel He 219

di redazione
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il: 358 letture totali

Progettato come aereo multiruolo, lo Heinkel He 219 dimostrò di essere un validissimo caccia notturno, forse il migliore della guerra. Dotato di caratteristiche avanzatissime, come l’abitacolo pressurizzato ed i sedili eiettabili per l’equipaggio, e di un armamento particolarmente pesante, l’He 219 fin dalle prime missioni distrusse un considerevole numero di aerei nemici e venne apprezzato dagli equipaggi.

Come molte macchine vincenti messe in campo dalla Luftwaffe alla fine della guerra, lo He 219 fu vittima di un errore di valutazione da parte degli alti gradi tedeschi, che ne proibirono la costruzione per concentrare la produzione solo su alcuni tipi di macchine; si giunse così ad una situazione paradossale dato che la Heinkel decise di continuare “clandestinamente” la produzione dello He 219 ed alcuni esemplari volarono privi del numero di immatricolazione.

L’Heinkel He 219 Uhu (Gufo) fu un caccia notturno bimotore impiegato dalla Luftwaffe nelle fasi finali della Seconda Guerra Mondiale. Dotato di numerose innovazioni tecnologiche, come il radar d’intercettazione Lichtenstein SN-2, i seggiolini eiettabili e il carrello d’atterraggio triciclo, l’He 219 fu uno degli aerei da caccia notturna più avanzati del conflitto. Nonostante le sue notevoli potenzialità, tuttavia, problemi politici e produttivi ne limitarono la diffusione e l’impatto operativo.

Genesi travagliata

La storia dell’Heinkel He 219 fu caratterizzata fin dall’inizio da rivalità e controversie tra il generale Josef Kammhuber, comandante della forza caccia notturna tedesca, Ernst Heinkel, il famoso progettista e industriale aeronautico, ed Erhard Milch, responsabile delle costruzioni aeronautiche nel Ministero dell’Aviazione del Reich (RLM).

Il progetto dell’He 219 nacque nel 1940 quando l’ingegnere Robert Lusser, ritornato alla Heinkel dopo un’esperienza alla Messerschmitt, iniziò a lavorare su un nuovo bombardiere veloce designato P.1055. Si trattava di un velivolo avanzato, dotato di cabina pressurizzata, seggiolini eiettabili, carrello triciclo retrattile, torrette difensive telecomandate e propulso da due potenti motori Daimler-Benz DB 610 che avrebbero dovuto garantire una velocità massima di 750 km/h.

L’RLM bocciò il P.1055 nell’agosto 1940, giudicandolo troppo complesso e rischioso. Lusser presentò allora diverse varianti semplificate del progetto, tra cui il P.1056, un caccia notturno armato di 4 cannoni da 20 mm. Anche queste proposte furono respinte e Heinkel, infuriato, licenziò Lusser su due piedi.

Nel frattempo però Kammhuber stava cercando un nuovo aereo per la sua forza caccia notturna in rapida espansione. Heinkel ridisegnò allora velocemente il P.1055 in chiave di caccia notturno, dando vita al P.1060. Questa versione era più compatta e motorizzata con i collaudati Daimler-Benz DB 603 a 12 cilindri a V invertita, capaci di circa 1900 CV con il nuovo modello DB 603G in fase di sviluppo.

Heinkel era convinto di avere un progetto vincente e inviò i disegni all’RLM nel gennaio 1942, iniziando a costruire il primo prototipo a proprie spese a febbraio. A marzo arrivò però una doccia fredda: la Daimler comunicò che il motore DB 603G non sarebbe stato pronto in tempo. Si optò quindi per il DB 603A con un nuovo rapporto di riduzione per l’elica.

I motori definitivi arrivarono solo nell’agosto 1942 e il prototipo volò per la prima volta il 6 novembre 1942, con quasi un anno di ritardo sulla tabella di marcia. Quando Kammhuber vide il velivolo il 19 novembre ne fu talmente entusiasta da ordinarne immediatamente la produzione in serie, scavalcando le obiezioni di Milch che a gennaio aveva bocciato il progetto. Milch andò su tutte le furie.

Dal prototipo alla produzione

Durante lo sviluppo, l’He 219 subì diverse modifiche, in particolare all’armamento. Le mitragliatrici dorsali sparanti all’indietro furono eliminate, giudicate inefficaci. I cannoni frontali furono portati a 6: due MG 151/20 da 20 mm nelle radici alari e altri quattro MG 151/20 in una gondola ventrale. I primi prototipi avevano eliche quadripala e musi metallici arrotondati con feritoie per le antenne del radar UHF Lichtenstein B/C o C-1.

Milch cercò ripetutamente di far cancellare il programma He 219. Kammhuber venne rimosso dal suo incarico e la produzione subì un’interruzione, ma venne poi riavviata perché i nuovi caccia Junkers Ju 388 stavano accumulando troppi ritardi.

La prima variante di serie fu l’He 219 A-0, inizialmente considerata di preserie ma poi prodotta a lungo con numerose modifiche. I primi esemplari montavano il radar Lichtenstein C-1 con 4 antenne Matratze a 8 dipoli. In totale furono costruiti 104 He 219 A-0 fino all’estate del 1944, la maggior parte negli stabilimenti Heinkel di Vienna-Schwechat.

La prima versione progettata espressamente per la produzione in serie fu l’He 219 A-2, dotata di gondole motore allungate con serbatoi di carburante supplementari, propulsori DB 603AA da 1670 CV e una coppia di micidiali cannoni obliqui Schräge Musik MK 108 da 30 mm in fusoliera. L’A-2 adottava il nuovo radar VHF Lichtenstein SN-2 con antenne Hirschgeweih (corna di cervo) ad 8 dipoli, meno sensibile al jamming ma con maggiore resistenza aerodinamica. Fino al novembre 1944 furono completati 85 He 219 A-2, per lo più a Rostock-Marienehe.

Efficace caccia notturno

L’He 219 si dimostrò subito un temibile caccia notturno. Nella notte tra l’11 e il 12 giugno 1943, il pilota collaudatore Werner Streib volando sul V9 abbatté ben 5 bombardieri in poco più di un’ora, prima di distruggere l’aereo in un incidente all’atterraggio. Nei primi 10 giorni di impiego operativo, i 3 He 219 A-0 di preserie rivendicarono l’abbattimento di ben 20 velivoli della RAF, inclusi 6 Mosquito fino ad allora considerati imprendibili. Kammhuber era al settimo cielo e continuò a premere per un’immediata produzione in serie.

L’He 219 dava la caccia ai bombardieri alleati guidato dalle informazioni del radar di bordo e dalle istruzioni del controllo a terra. Il radar SN-2 aveva una portata massima di 4 km, superiore alla spaziatura tra i bombardieri. Pur non eccezionale come prestazioni (circa 580 km/h di velocità), l’He 219 era comunque un deciso passo avanti rispetto ai Messerschmitt Bf 110G e ai Dornier Do 217N, permettendo agli equipaggi di ingaggiare più bersagli per sortita.

Per migliorare le capacità d’intercettazione contro i Mosquito, fu sviluppata una versione alleggerita dell’He 219 in grado di raggiungere i 650 km/h, designata A-6. Nessun esemplare di questa variante raggiunse la produzione, ma simili accorgimenti per risparmiare peso potevano essere applicati a livello di reparto.

L’ultima versione prodotta in quantità di rilievo fu l’A-7 con propulsori DB 603E e un armamento standard di 2 MG 151/20 da 20 mm nelle radici alari, 2 MG 151/20 in gondola ventrale e 2 MK 108 da 30 mm Schräge Musik dorsali. La produzione di 210 A-7 sarebbe dovuta iniziare tra novembre e dicembre 1944, ma il numero esatto costruito non è noto.

Sviluppi incompiuti

L’evoluzione dell’He 219 avrebbe dovuto essere la serie B, equipaggiata con i nuovi ma problematici motori Junkers Jumo 222 a 24 cilindri, capaci di 2500 CV. Questi propulsori avrebbero permesso allo He 219B di toccare i 700 km/h, avvicinandosi alle prestazioni del P-61 Black Widow americano. L’ala dell’He 219B aveva anche un’apertura incrementata a 22 metri per migliorare le prestazioni ad alta quota.

Tuttavia, lo Jumo 222 non raggiunse mai la maturità produttiva, con meno di 300 esemplari costruiti in varie versioni. Solo pochi He 219 furono equipaggiati per i test e alcuni telai dotati della nuova ala furono completati con motori DB 603 al posto dei tribolati Jumo 222.

Un ulteriore sviluppo sarebbe stato l’He 219C, anch’esso basato sulla grande ala e sui motori Jumo 222 della serie B ma abbinati a una nuova fusoliera allungata derivata da quella dello Ju 388, con un equipaggio di 3 persone, un carrello simile a quello dell’He 219A e la torretta di coda quadrinata Hecklafette HL 131V prevista per gli He 177 e per alcuni progetti di bombardiere strategico. Furono progettate versioni da bombardamento diurno e caccia notturna, ma senza i motori Jumo 222 non volarono mai.

Ancora più ambiziosi furono i progetti rimasti sulla carta, come l’He 219E da altissima quota con apertura alare di ben 28,5 metri e motori DB 614 da 2000 CV, una fantomatica evoluzione dei già irrealizzabili DB 603G.

Più concreto fu il progetto Hütter Hü 211 dell’ingegnere Wolfgang Hütter, che abbinava la fusoliera dell’He 219 a una nuova ala a grande allungamento di 24,5 metri per realizzare un intercettore veloce d’alta quota. Anche questo progetto, destinato a impiegare i motori Jumo 222, non volò mai sebbene la costruzione di due ali proseguì fino alla loro distruzione durante un bombardamento alleato.

Conclusioni

L’Heinkel He 219 Uhu fu l’unico caccia notturno a pistoni in grado di affrontare ad armi pari il temuto bimotore britannico de Havilland Mosquito, grazie alla sua velocità, manovrabilità e potenza di fuoco. Tuttavia, non svolse mai un ruolo significativo nel corso della guerra a causa della sua limitata produzione, dovuta a problemi politici, tecnici e industriali.

Afflitto da una genesi travagliata e da priorità produttive oscillanti, l’He 219 non riuscì a esprimere pienamente il suo potenziale, pur dimostrando di essere un sistema d’arma estremamente innovativo e capace. Se fosse stato disponibile in maggiori quantità e prima, avrebbe forse potuto influenzare il corso dell’offensiva di bombardamento notturno sulla Germania. Le sue doti non comuni lo resero uno degli aerei da combattimento tecnologicamente più avanzati della Seconda Guerra Mondiale.

Principali varianti del caccia notturno Heinkel He 219

  • He 219 A-0: gli esemplari di pre-produzione in realtà furono prodotti direttamente in serie, equipaggiati don motori DB 603A ne furono costruiti 104 esemplari
  • He 219 A-1: versione da ricognizione e bombardamento, non venne prodotta
  • He 219 A-2: rispetto alla A0 adottava motori DB 603AA da 1650 cavalli
  • He 219 A-5: progetto di versione a tre posti, ne vennero costruiti solo alcuni prototipi realizzati a partire da esemplari A-2
  • He 219 A-6: progettato come “cacciatore di Mosquito“, armato con 4 cannoni MG 151/20
  • He 219 A-7: versione da caccia notturna migliorata, equipaggiata con motori DB 603E
  • He 219 D-1: ne furono costruiti cinque esemplari in tutto montando due motori Jumo 213E su altrettanti He 219 A-7

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: Germania
  • Modello: Heinkel He 219 A2/R1
  • Costruttore: Erns Heinkel A.G.
  • Tipo: Caccia notturno
  • Motore:

    2 Daimler Benz DB 603 A a 12 cilindri a V raffreddati a liquido da 1.750 HP ciascuno

  • Anno: 1943
  • Apertura alare m.: 18.50
  • Lunghezza m.: 15.55
  • Altezza m.: 4.11
  • Peso al decollo Kg.: 11.200
  • Velocità massima Km/h: 670
  • Quota massima operativa m.: 12.700
  • Autonomia Km: 2000 
  • Armamento difensivo:

    6 cannoni da 20 mm

  • Equipaggio: 2
  • Bibliografia – Riferimenti:
      

Articoli correlati

Lascia un commento