I primi esemplari di questo aereo dimostrarono alcuni difetti, in particolare una certa debolezza strutturale, ma quando questi furono eliminati il BV 138 si dimostrò uno dei più validi ricognitori marittimi della Luftwaffe. A causa della sua forma veniva affettuosamente chiamato “Der Fliegende Holtzschuh” ovvero lo zoccolo volante.
Il progetto venne avviato in seguito a specifiche emesse dal RLM per dotare la rinata Luftwaffe di un nuovo idrovolante da ricognizione a largo raggio; queste prevedevano espressamente l’uso di motori Junkers Jumo 5 di tipo Diesel, motori che avrebbero garantito una maggiore autonomia a parità di carburante imbarcato. Dalle stesse specifiche nacque anche il “concorrente” del BV 138, il Dornier Do 24.
Il prototipo del Blohm und Voss 138 compì il suo primo volo il 15 luglio 1937 ma la produzione di serie cominciò soltanto nel 1939 dopo un lungo periodo di messa a punto in cui furono vennero studiati dei miglioramenti al profilo alare, allo scafo e vennero ridisegnati i timoni e le travi di coda.
La grande autonomia rendeva questo idrovolante particolarmente adatto alla ricognizione e al pattugliamento a grande raggio e in questo ruolo volò nell’Atlantico, nel Baltico e nel Mar del Nord.
Aerei di questo tipo costituivano “l’ombra” temuta dai convogli alleati che portavano rifornimenti in Russia; mantenendosi fuori dalla portata della contraerea, l’ombra teneva costantemente aggiornato il comando operativo tedesco sulla posizione del convoglio, permettendo l’attacco dell’aviazione e degli U-boot.
Oltre a buone caratteristiche di volo, il BV 138 dimostrò caratteristiche nautiche tali da permetterne l’impiego in un compito insolito: uno di questi aerei ammarava in pieno Atlantico e vi rimaneva per due o tre giorni, attaccando insieme a un gruppo di sommergibili qualora venisse scoperto un convoglio in avvicinamento.
Il Blohm un Voss 138 è un idrovolante a scafo centrale, trimotore ad ala alta e doppio trave di coda. I propulsori sono di tipo diesel, raffreddati a liquido. Complessivamente ne furono prodotti 197 nelle diverse versioni, nessuno è sopravvissuto alla guerra.
Principali versioni dell’idrovolante Blohm un Voss BV 138
- BV 138 A-01/06: sei esemplari di preserie utilizzati per valutazioni operative
- BV 138 A1: impiegato operativamente come ricognitore durante l’invasione della Norvegia
- BV 138 B-0: entrato ufficialmente in servizio nell’ottobre del 1940
- BV 198 B-1: versione strutturalmente rafforzata, equipaggiata con motori Jumo 205 D da 880 PS, con torretta idraulica HD 151/1A armata con due cannoncini MG 151/20 calibro 20 mm posizionata anteriormente e postazioni posteriori dotate di mitragliatrici MG 15, sostituite successivamente con le MG 131 calibro 13 mm. Entrata in servizio in novembre 1940
- BV 138 C-1: versione ulteriormente rinforzata, dotata di eliche maggiorate (quella centrale era quadripala, le altre due tripala), invece dei cannoncini da 20mm era armata con mitragliatrici da 13mm giudicate più efficienti
- BV 138 MS: versione espressamente progettata per l’impiego anti mina, era equipaggiata con un dispositivo Mausi, un enorme anello metallico che generava un campo magnetico in grado di innescare e di fare esplodere le mine navali
Informazioni aggiuntive
- Nazione: Germania
- Modello: Blohm un Voss Bv 138 C-1
- Costruttore: Blohm und Voss Schiffswerft Abteilung Flugzeugbau
- Tipo: Ricognizione
- Motore:
3 Junkers Jumo 205 a 6 cilindri in linea, raffreddati a liquido, da 880 HP ciascuno.
- Anno: 1941
- Apertura alare m.: 26.92
- Lunghezza m.: 19.85
- Altezza m.: 5.90
- Peso al decollo Kg.: 14.500
- Velocità massima Km/h: 285
- Quota massima operativa m.: 5.000
- Autonomia Km: 4.295
- Armamento difensivo:
2 mitragliatrici, 2 cannoni da 20 mm
- Equipaggio: 5
- Bibliografia – Riferimenti: