Il carro armato tedesco Panzerkampfwagen IV o Panzer IV

Panzer IV

di redazione
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Bundesarchiv

Nelle fasi iniziali della Seconda Guerra Mondiale il Panzer IV era considerato un carro di rottura. Attraverso un processo costante di evoluzione che riguardò soprattutto l’armamento principale, il carro rimase un valido mezzo di combattimento fino al termine del conflitto riuscendo a tener testa all’americano M26 Pershing o al sovietico Josif Stalin ma ormai in quel periodo poteva essere considerato al massimo un carro medio.

Dalla prima all’ultima variante di produzione il carro non subì sostanziali modifiche nella parte meccanica, si trattava di un concezione piuttosto convenzionale che prevedeva uno scafo a piastre saldate suddiviso in due compartimenti con quello posteriore che ospitava il motore e quello anteriore occupato dal conducente e dall’addetto alla mitragliatrice e operatore radio. Nella torre trovavano posto il capocarro, il puntatore e l’addetto al caricamento dell’arma principale. Il treno di rotolamento prevedeva quattro complessi di quattro rulli di piccolo diametro ciascuno, a doppia traccia e con sospensioni a fascio di balestre che dimostrò di essere particolarmente valido su terreno accidentato.

L’armento principale originariamente previsto era un calibro 7.5 cm lungo 24 calibri che venne poi sostituito da un 75/43 3 infine da un 75/48.

Interessante notare che alcuni esemplari di Panzer IV sopravvissero al secondo conflitto mondiale per essere impiegati dalla Siria nella guerra contro Israele nel 1967.

Informazioni aggiuntive

  • Nome e tipo: Marder I
  • Anno: 1942
  • Produzione: 170
  • Motore: 

    Maybach 12 cilindri a benzina

  • Potenza motore (hp): 300
  • Lunghezza m.: 5.38
  • Larghezza m.: 2.28
  • Altezza m.: 2
  • Peso t.: 8.2
  • Velocità su strada Km/h: 38
  • Autonomia Km.: 195
  • Armamento: 

    1 cannone calibro 75, 2 mitragliatrici calibro 7.92

     

  • Corazzatura max mm.: 50
  • Equipaggio: 4-5

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