Con il Ki-61 Hien le autorità giapponesi si trovavano di fronte ad un problema rendendosi conto di avere una cellula valida, ma un motore poco affidabile il che portava a prestazioni deludenti.
Poichè il Giappone per tutta la durata della guerra non riuscì a costruire un valido motore raffreddato a liquido (come abbiamo visto anche la copia su licenza del tedesco DB 601 fu un fiasco), si pensò quindi di adattare il progetto del Ki-61 ad un motore radiale ed il risultato fu ottimo.
Con il Ki 100 l’esercito imperiale aveva a disposizione un ottimo intercettore ad alta quota, in grado di opporsi alle incursioni dei quadrimotore nemici.
Il Kawasaki Ki 100 è un monoplano monomotore ad ala bassa, carrello retrattile e motore raffreddato ad aria.
Principali varianti del Kawasaki Ki-100
- Ki-100: tre prototipi costruiti a partire dal Kawasaki Ki-61 con motore radiale
- Ki-100 I-Ko: prima versione in produzione di serie (271 esemplari costruiti), la denominazione ufficiale era Caccia dell’esercito tipo 5 (Mark Ia), realizzati a partire dal Ki-61 II Kai modificato per usare il motore radiale
- Ki-100 I-Otsu (Mark Ib): versione dotata di un nuovo tettuccio che migliorava la visione posteriore del pilota
- Ki-100 II: versione dotata di motore Mitsubishi Ha-11-II Ru con turbocompressore da 1.500 cavalli, ne vennero costruiti tre prototipi
- Ki-119: progetto per la realizzazione di una versione cacciabombardiere sviluppata a partire dalla fusoliera del Ki-100, la guerra terminò mentre il primo prototipo era ancora i fase di assemblaggio
Informazioni aggiuntive
- Nazione: Giappone
- Modello: Kawasaki Ki-100-II
- Costruttore: Kawasaki Kokuki Kogyo K,K,
- Tipo:
- Motore:
Mitsubishi Ha-112-II Ru, radiale a 14 cilindri, raffreddato ad aria, da 1.500 HP
- Anno: 1945
- Apertura alare m.: 12.00
- Lunghezza m.: 8.82
- Altezza m.: 3.75
- Peso al decollo Kg.: 3.670
- Velocità massima Km/h: 570 a 6.000 m.
- Quota massima operativa m.: 11.000
- Autonomia Km: 1.800
- Armamento difensivo:
2 cannoni da 20 mm., 2 mitragliatrici
- Equipaggio: 1
- Bibliografia – Riferimenti: