Pierre Clostermann: l'asso dei cieli francesi della WWII

Pierre Clostermann

di redazione
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Pierre Clostermann

Pierre Henri Clostermann, nato il 28 febbraio 1921 a Curitiba, in Brasile, e scomparso il 22 marzo 2006 a Montesquieu-des-Albères nei Pirenei Orientali, è stato un aviatore francese distintosi durante la Seconda Guerra Mondiale. Soprannominato “Premier Chasseur de France“, Clostermann è considerato il più grande asso dell’aviazione francese del secondo conflitto mondiale, con 33 vittorie aeree omologate e 5 probabili, la maggior parte delle quali ottenute contro caccia nemici.

Gli inizi e la formazione aeronautica

Pierre Clostermann nasce in Brasile da padre diplomatico francese di origini alsaziane e lorenesi. Proprio in Brasile, ha l’opportunità di incontrare i celebri aviatori francesi Jean Mermoz e Henri Guillaumet, all’epoca piloti dell’Aéropostale. Nel 1935, a soli 14 anni, riceve il suo battesimo dell’aria sull’idrovolante Latécoère 521 “Lieutenant de Vaisseau Paris” sullo stagno di Biscarrosse. Due anni dopo, inizia ad imparare a pilotare presso l’aeroclub del Brasile a Manguinhos su velivoli Bücker Bü 131 Jungmann e Bü 133 Jungmeister, avendo come istruttore il tedesco Arthur “Karl” Benitz.

Tra il 1938 e il 1940, Clostermann frequenta i corsi di ingegneria aeronautica presso la Ryan School of Aeronautics a San Diego, negli Stati Uniti. Nel 1940, ottiene il diploma di ingegnere aeronautico e il brevetto di pilota professionale. Decide quindi di raggiungere l’Inghilterra, via Brasile, Uruguay e Sud Africa, per arruolarsi nelle Forces Aériennes Françaises Libres (FAFL). Al momento dell’arruolamento, può già vantare 315 ore di volo all’attivo.

Gli esordi operativi con le FAFL

Arrivato in Inghilterra nel marzo 1942, Clostermann viene selezionato per seguire i corsi da ufficiale della Royal Air Force (RAF) presso il Royal Air Force College di Cranwell. Qui ha modo di volare per quattro mesi su addestratori Miles Master, ricevendo ottime valutazioni, in particolare un 100/100 in riconoscimento aereo.

Nel gennaio 1943, viene assegnato allo Sqn 341 “Alsace”, uno dei reparti delle FAFL inquadrati nella RAF. Dopo un periodo di ambientamento sulla base di Turnhouse in Scozia e un trasferimento a Biggin Hill, Clostermann ottiene le sue prime due vittorie il 27 luglio 1943, abbattendo due Focke-Wulf Fw 190 nel corso della stessa missione.

Tuttavia, la scomparsa in combattimento del comandante René Mouchotte il 27 agosto seguente segna una svolta nella carriera di Clostermann. Sospettato di aver abbandonato il suo capo pattuglia durante lo scontro, viene sospeso dal servizio in volo con il reparto. Grazie all’intercessione di importanti ufficiali della RAF, ottiene il trasferimento al 602 Sqn “City of Glasgow”, dove ritrova il suo amico Jacques Remlinger.

In servizio con i reparti della RAF

Dal settembre 1943 al giugno 1944, Clostermann partecipa alle operazioni sul fronte della Manica con il 602 Sqn, volando dapprima su Spitfire Mk V, poi sui più moderni Mk IX. Si distingue particolarmente nelle missioni di scorta ai bombardieri alleati diretti sulla Francia occupata e negli attacchi contro le rampe di lancio delle bombe volanti V1.

Nel periodo precedente lo sbarco in Normandia, Clostermann viene temporaneamente distaccato presso lo stato maggiore delle forze aeree alleate come aiutante di campo, partecipando alla pianificazione delle operazioni della caccia per il D-Day. Torna in servizio attivo il 6 giugno 1944, volando nelle ultime due missioni di pattugliamento della giornata sui cieli delle spiagge dello sbarco.

Nelle settimane successive, Clostermann e Remlinger si cimentano in numerose missioni di attacco al suolo, spesso riportando i loro Spitfire crivellati dalla contraerea tedesca. L’11 giugno, i due amici hanno l’onore di essere i primi piloti francesi ad atterrare sul suolo nazionale liberato, sulla pista di Bazenville. Al termine della campagna di Normandia, Clostermann può rivendicare 5 vittorie aeree confermate e altrettante probabili. Il 7 luglio 1944, riceve la Distinguished Flying Cross (DFC) britannica per aver portato a termine 300 missioni di guerra e conseguito 11 vittorie secondo i criteri della RAF. Subito dopo, viene posto in licenza operativa.

Pierre Clostermann
Il sottotenente Pierre Clostermann (a sinistra) si congratula con il tenente di volo B11 Ken L. Charney

Il ritorno in azione sul continente

Dopo alcuni mesi trascorsi presso l’ufficio stampa dello stato maggiore, nel dicembre 1944 Clostermann ottiene di tornare in servizio attivo, nonostante le resistenze dovute al suo status di pilota “interdetto al volo” da parte del generale De Gaulle in persona. Assegnato al 122 Wing equipaggiato con i modernissimi caccia Hawker Tempest Mk V, nell’inverno 1944-45 partecipa alle dure battaglie aeree contro le ultime forze della Luftwaffe, inclusi i rivoluzionari caccia a reazione Me 262.

Operando da basi avanzate sul continente, dapprima in Olanda e poi in Germania, Clostermann si distingue ancora in numerose missioni di attacco al suolo contro obiettivi terrestri e navali, aumentando considerevolmente il suo ruolino. Il 20 aprile 1945 viene ferito a una gamba e costretto a un atterraggio di emergenza, ma dopo una breve degenza in ospedale riprende servizio.

La fine della guerra trova Clostermann nei ranghi del 3 Sqn RAF di base a Fassberg. Il 12 maggio 1945, durante una manifestazione aerea sopra Bremerhaven, sfugge miracolosamente alla morte quando due suoi gregari entrano in collisione e l’elica di uno dei velivoli mozza la fusoliera del suo Tempest. Clostermann riesce a lanciarsi con il paracadute, mentre i suoi due compagni rimangono uccisi. Pochi giorni dopo, a causa di un errore di manovra in atterraggio in occasione di un’altra esibizione, il suo aereo esce di pista capottandosi. Questi incidenti lo convincono a congedarsi dalla RAF.

Bilancio operativo e carriera postbellica

Al termine del conflitto, Pierre Clostermann può vantare 33 vittorie aeree omologate secondo i criteri francesi, che ne fanno l’asso di caccia transalpino più vittorioso della Seconda Guerra Mondiale. Considerando anche le numerose vittorie al suolo e i danneggiamenti inflitti a velivoli, mezzi terrestri e imbarcazioni nemiche, il ventiquattrenne Clostermann viene citato all’ordine del giorno dal generale De Gaulle come “le Premier Chasseur de France”.

Congedatosi con il grado di tenente dell’Armée de l’Air e di Flight Lieutenant della RAF, agli inizi del giugno 1945 Clostermann ha l’opportunità di essere il primo pilota francese a volare su un aereo a reazione, effettuando un volo di trasferimento su un Me 262 catturato per conto della RAF.

Negli anni del dopoguerra, Clostermann intraprende una brillante carriera nell’industria aeronautica, senza tuttavia abbandonare l’uniforme. Richiamato in servizio attivo con il grado di maggiore, tra il 1956 e il 1957 partecipa alla guerra d’Algeria volando su aerei da osservazione Broussard. Questa esperienza gli fornirà lo spunto per il romanzo “Appui feu sur l’oued Hallaïl”. Si congeda definitivamente con il grado di colonnello della riserva dell’Armée de l’Air.

Scrittore di successo, Clostermann è autore di numerosi libri, il più celebre dei quali è “Le Grand Cirque“, in cui narra le sue esperienze di volo e di combattimento durante la Seconda Guerra Mondiale. Oltre che in francese, i suoi libri sono stati pubblicati in traduzione in diverse lingue, tra cui l’inglese, il tedesco, l’italiano e lo spagnolo.

Decorato con le più alte onorificenze francesi e straniere, tra cui la Médaille militaire, la Croix de guerre 1939-1945, la Légion d’Honneur e la DFC con bar britannica, Pierre Clostermann si è spento il 22 marzo 2006 nella sua casa di Montesquieu-des-Albères, nei Pirenei Orientali, all’età di 85 anni. Le sue spoglie riposano nel cimitero di Montesquieu-des-Albères.

Informazioni aggiuntive

  • Data di Nascita: 19 Marzo 1919
  • Data morte: 7 Gennaio 1983
  • Vittorie: 33+5
  • Forza aerea: Royal Air Force
  • Bibliografia – Riferimenti 
      

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