Il Miles Master, aereo britannico da addestramento

Miles Master

di redazione
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Il Master venne costruito in più di 3000 esemplari, numero veramente notevole per un addestratore, il che testimonia sia la validità dell’aereo sia l’importanza attribuita all’addestramento dagli alti papaveri della R.A.F..

Furono costruite tre varianti principali del Miles Master, differenti sostanzialmente solo per l’unità motrice adottata.

Il Master è un monoplano monomotore ad ala bassa, carrello retrattile, propulso da un motore radiale o in linea a seconda delle versioni.

Il Miles M.9 Master è stato un aereo da addestramento avanzato monomotore, monoplano ad ala bassa, sviluppato dall’azienda aeronautica britannica Miles Aircraft Ltd negli anni ’30. Impiegato in grandi numeri dalla Royal Air Force (RAF) e dalla Fleet Air Arm (FAA) durante la Seconda Guerra Mondiale, ha svolto un ruolo cruciale nella formazione dei piloti da caccia, preparandoli al passaggio su Spitfire e Hurricane.

Miles M.9A Master prototipo
Miles M.9A Master prototipo

Genesi e sviluppo

Le origini del Master risalgono al 1937, quando la Miles, forte del successo del precedente addestratore M.9 Kestrel, propose all’Air Ministry un suo sviluppo per sopperire alle carenze del de Havilland Don ordinato per la specifica T.6/36. Il prototipo del Kestrel, spinto da un motore Rolls-Royce Kestrel XVI da 745 CV, aveva impressionato per le prestazioni, con una velocità massima di 477 km/h.

Sulla base di questo velivolo, il capo progettista Ray Bournon realizzò il Master, che ne riprendeva l’impostazione generale ma introduceva numerose migliorie per adattarsi al ruolo di addestratore militare. Tra queste, la sostituzione del Kestrel con il meno potente ma più economico Kestrel XXX da 535 CV, l’adozione di un nuovo tettuccio, la modifica della parte posteriore della fusoliera e l’impennaggio, lo spostamento del radiatore da sotto il muso alla sezione centrale dell’ala.

Nonostante la riduzione di velocità massima, il Master si confermava un addestratore relativamente veloce e maneggevole, in grado di avvicinare le prestazioni e il comportamento dei caccia monoplani di prima linea come lo Spitfire e l’Hurricane. Questo era proprio l’obiettivo della Miles: fornire alla RAF uno strumento per rendere più graduale e sicuro il passaggio degli allievi dalle scuole di volo ai reparti operativi.

Convinta dalla validità del progetto, l’11 giugno 1938 l’Air Ministry emise un ordine per ben 500 esemplari del Master I, ribattezzato M.9A, al prezzo di 2 milioni di sterline, il più grande contratto per un addestratore mai assegnato fino ad allora. La Miles dovette espandere il suo stabilimento di Woodley vicino a Reading e aprirne uno nuovo a Swindon per far fronte alla commessa.

Il primo Master di serie volò il 31 marzo 1939 e le consegne iniziarono quattro mesi dopo, appena in tempo per l’inizio della guerra. In totale sarebbero stati costruiti 900 Master I, inclusi 26 modificati nella versione caccia d’emergenza M.24, armata con 6 mitragliatrici ma mai impiegata in combattimento. La produzione sarebbe proseguita fino al 1942 con altre versioni.

Miles M.19 Master II
Miles M.19 Master II

Tecnica

Il Miles Master era un monoplano ad ala bassa di costruzione mista, con fusoliera in legno e metallo e ali in legno. L’ala aveva un profilo ad “ala di gabbiano rovesciata”, una soluzione più costosa ma aerodinamicamente efficiente, che permetteva di alloggiare il carrello retrattile e serbatoi di combustibile più capienti. Era dotata di ipersostentatori sul bordo d’uscita.

Il cuore del Master I era il moderatamente superato ma affidabile 12 cilindri a V Rolls-Royce Kestrel XXX, capace di 535 CV e di spingere l’aereo a 386 km/h a 4300 metri, prestazioni paragonabili a quelle dei caccia monoplani dell’epoca. L’elica era bipala metallica a passo variabile, di tipo Rotol o de Havilland.

La fusoliera aveva sezione ovale, con struttura in tubi d’acciaio rivestita in compensato. La parte prodiera era irrobustita per proteggere l’equipaggio in caso di cappottata, evenienza non rara con aerei a carrello triciclo posteriore. Gli impennaggi erano di tipo classico, con piani orizzontali montati alla sommità della fusoliera.

Gli abitacoli erano disposti in tandem, con l’allievo davanti e l’istruttore dietro e più in alto di 30 cm per migliorare la visibilità. Erano dotati di controlli sdoppiati con dispositivi per permettere all’istruttore di escludere i comandi dell’allievo. Il cupolino era apribile a scorrimento e in caso d’emergenza poteva essere sganciato per agevolare l’abbandono del velivolo.

La dotazione comprendeva un mirino a riflessione per il puntamento, una mitragliatrice Vickers calibro 0.303 (7,7 mm) montata nella sezione centrale dell’ala e predisposizioni per 8 bombe da caduta da 3,5 kg per l’addestramento al tiro e al bombardamento. Furono anche sviluppate versioni da traino bersagli e alianti, con gancio sotto la coda e impennaggio verticale troncato.

Punti di forza del Master erano la robustezza, la maneggevolezza e la somiglianza di comportamento coi caccia di prima linea. Questo lo rendeva un ottimo addestratore avanzato, in grado di far acquisire ai giovani piloti quelle doti di precisione, coordinazione e giudizio indispensabili per sopravvivere nei combattimenti. Non a caso, dal 1942 la Miles lo pubblicizzava come l’aereo su cui imparavano a volare tutti i piloti da caccia della RAF.

Impiego operativo

Il Master entrò in servizio con la RAF nell’estate del 1939, appena in tempo per rispondere al prodigioso sforzo addestrativo imposto dallo scoppio della guerra. Assegnato inizialmente alle Unità di Volo Avanzato (Advanced Flying Units), divenne in breve lo strumento principe per la formazione dei piloti da caccia del Commonwealth, attraverso le fasi di volo in formazione, acrobazia, tiro e combattimento simulato.

Con l’avvio del Commonwealth Air Training Plan (CATC) nel 1940, il Master fu dispiegato in tutte le scuole di volo istituite nei domini, dal Canada all’Australia, per standardizzare e accelerare l’addestramento di decine di migliaia di piloti destinati ai teatri bellici europei e asiatici. Centinaia di esemplari furono costruiti su licenza oltreoceano o smontati e spediti via nave.

In patria, i Master ebbero anche compiti di seconda linea. Alcuni furono armati di bombe per fungere da cacciabombardieri d’emergenza in caso di invasione nel 1940, fortunatamente mai avvenuta. Altri furono impiegati come aereo da collegamento, aereoambulanza, traino bersagli per l’addestramento al tiro contraereo e al puntamento radar. Dal 1942 trainarono alianti da assalto Hotspur.

Fuori dai reparti addestrativi, l’impiego operativo dei Master fu limitato. Alcuni esemplari furono assegnati ai No.287 e 286 Squadron per il traino bersagli e al No.613 Squadron per il collegamento con le unità contraeree. Più importante fu l’impiego con il No.1 Anti-Aircraft Cooperation Unit, che forniva bersagli per l’addestramento dei cannonieri a terra.

Moltissimi Master furono forniti alle aeronautiche dei paesi alleati e amici. Tra i maggiori utilizzatori ci furono il Sudafrica (426 esemplari), gli Stati Uniti (9), l’Egitto (23), la Turchia (23) e l’Irlanda (14). La Fleet Air Arm britannica ne ricevette 52 esemplari. Ovunque si confermò un addestratore apprezzato e affidabile, vitale per la formazione di piloti all’altezza delle sfide belliche.

Dopo la guerra, il Master fu rapidamente radiato in favore di addestratori più moderni, in particolare il successivo Miles Martinet. Purtroppo, nonostante l’elevata produzione (circa 3250 esemplari totali), nessun Master completo è giunto fino a noi. Restano solo alcune ali e parti sparse conservate in musei aeronautici britannici, a testimoniare il contributo di questo aereo “minore” ma tutt’altro che secondario allo sforzo bellico alleato.

Miles M.27 Master III
Miles M.27 Master III

Principali varianti del Miles Master

  • Miles M.9 Kestrel Trainer: prototipo dell’aereo da addestramento propulso da un motore Rolls Royce Kestrel
  • Miles M.9A Master I: prima versione in produzione di serie con motori Kestrel, 900 esemplari costruiti
  • Miles M.19 Master II: seconda versione in produzione di serie con motore Bristol Mercury
  • Miles M.24 Master Fighter: versione progettata per impiegare l’aereo come caccia, prevedeva l’abolizione della postazione posteriore e 6 mitragliatrici Browning da 0.303 nelle ali; non venne mai realizzata
  • Miles M.27 Master III: versione migliorata della Master II

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: Gran Bretagna
  • Modello: Miles Master Mk. I
  • Costruttore: Miles Aircraft Ltd.
  • Tipo: Addestramento
  • Motore:

    Rolls Royce Kestrel XXX a 12 cilindri a V raffreddato a liquido, 715 HP

  • Anno: 1939
  • Apertura alare m.: 11.88
  • Lunghezza m.: 9.27
  • Altezza m.: 3.05
  • Peso al decollo Kg.: 2.412
  • Velocità massima Km/h: 364 a 4.500 m.
  • Quota massima operativa m.: 8.500
  • Autonomia Km: 800 
  • Armamento difensivo:

    1 mitragliatrice

     

  • Equipaggio: 2
  • Bibliografia – Riferimenti:
     
    • Enzo Angelucci – Paolo Matricardi: Guida agli aeroplani di tutto il mondo: la Seconda Guerra Mondiale (Mondadori) ISBN: ‎ 978-8804313823
    • Imperial War Museum
    • Fandom
    • Canadian Aces (Pagina archiviata)
     

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