Due aerei costituirono la spina dorsale dell’aviazione da caccia tedesca nella II Guerra Mondiale: il Messerschmitt 109 e il Focke Wulf 190. Erano due aerei assai diversi, mentre infatti il Me 109 era l’evoluzione militare degli aerei da corsa degli anni trenta, il Fw 190, come diceva il suo progettista Kurt Tank, era un aereo nato per le necessità belliche e infatti dimostrò di avere caratteristiche superlative, forse superiori a quelle del diretto concorrente tanto da essere giudicato da alcuni il miglior caccia tedesco della guerra.
Il Focke-Wulf Fw 190, soprannominato “Würger” (averla), fu uno dei principali caccia della Luftwaffe durante la Seconda Guerra Mondiale. Robusto, potente e pesantemente armato, l’Fw 190 si dimostrò un temibile avversario per gli aerei alleati, eccellendo come caccia multiruolo, cacciabombardiere, aereo d’attacco al suolo e, in misura minore, caccia notturno.
Dotato di un carrello dalla carreggiata molto ampia e di un armamento pesante, il Fw 190 era un aereo più adatto ai piloti poco esperti, mentre la maggior parte degli assi tedeschi preferì sempre il Messerschmitt 109. La sostanziale differenza tra i due aerei era in un certo senso “filosofica”, in quanto il Fw 190 montava un motore radiale a differenza del 109.
Origine del progetto
Nel 1934-35 il Reichsluftfahrtministerium (RLM), il ministero dell’aviazione del Reich, indisse una competizione per un moderno caccia monoposto. Il vincitore fu il Messerschmitt Bf 109, ma il ministero era preoccupato che futuri progetti stranieri potessero superarlo. Perciò nel 1937 venne emessa una nuova specifica per affiancare un secondo caccia al Bf 109.
Kurt Tank, capo progettista della Focke-Wulf, propose un innovativo design basato sul potente motore radiale BMW 139. A differenza della maggior parte dei caccia dell’epoca, caratterizzati da motori in linea raffreddati a liquido, Tank scelse un radiale raffreddato ad aria, ispirato dall’esperienza statunitense. Questo motore, abbinato ad una attenta carenatura aerodinamica, offriva maggiore potenza e affidabilità.
Tank non voleva solo un aereo veloce, ma una robusta “macchina da combattimento” in grado di operare in condizioni difficili. Nelle sue parole: “Il Bf 109 e lo Spitfire, i due caccia più veloci al mondo quando iniziammo a lavorare sull’Fw 190, potevano essere paragonati a cavalli da corsa: se viziati e su una pista facile, potevano battere chiunque. Ma quando le cose si facevano dure, rischiavano di cedere… Io volevo un cavallo da battaglia, non un purosangue.”
La disputa trai sostenitori dei due tipi di motore durò per tutta la guerra terminò soltanto con l’ avvento della propulsione a reazione; vediamo a grandi linee pregi e difetti delle due concezioni. Il motore raffreddato a liquido è più compatto, in quanto è possibile sistemare i cilindri tutti sulla stessa linea; una maggior compattezza si traduce in una minore resistenza aerodinamica, e quindi in una maggiore velocità. Inoltre il liquido refrigerante può essere pompato esattamente dove occorre, permettendo un raffreddamento omogeneo. Il principale difetto nasce dalla necessità di sistemare i radiatori del liquido ed i tubi che devono arrivare sino al motore. Questi costituiscono un peso (a parità di potenza il motore in linea è quindi più pesante), ed un bersaglio, dato che un colpo in un punto qualsiasi del sistema di raffreddamento provoca inevitabilmente la fuoriuscita del liquido e il grippaggio del motore.
Il motore radiale d’altro canto offre una sezione frontale molto maggiore, dato che deve essere raffreddato dall’aria, ma non avendo bisogno di radiatori e tubi è complessivamente più leggero e meno vulnerabile. In effetti più che essere uno migliore dell’altro i due tipi di motore sono diversi, e quindi adatti a compiti differenti. Kurt Tank ad ogni modo aveva eliminato tutti gli inconvenienti della propulsione radiale progettando una fusoliera particolarmente snella, per cui il Fw 190 era una macchina veloce e potente.
Design
L’Fw 190 introdusse diverse innovazioni. Il suo carrello d’atterraggio, robusto e con carreggiata larga, offriva migliori caratteristiche di maneggevolezza a terra rispetto al Bf 109. I comandi di volo, invece dei cavi e pulegge tipici dell’epoca, usavano aste rigide e cuscinetti che li rendevano estremamente precisi e leggeri. I piani di coda erano piccoli e ben bilanciati, e l’impennaggio regolabile elettricamente.
Un’altra peculiarità era l’ampio uso di sistemi elettrici invece che idraulici, considerati da Tank più affidabili e resistenti ai danni da combattimento. Anche il carrello, dopo i primi prototipi, divenne ad azionamento elettrico.
Come il Bf 109, l’Fw 190 aveva un’ala piccola e con un alto carico, che offriva minore resistenza e maggiore velocità a scapito della manovrabilità e delle prestazioni ad alta quota. Ma la vera innovazione era il suo moderno “tettuccio a bolla” con montanti ridotti, che garantiva un’eccellente visibilità.
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Impiego operativo
I primi Fw 190A entrarono in servizio nell’agosto 1941 sul Fronte Occidentale, dimostrandosi subito superiori, tranne che nel raggio di virata, allo Spitfire Mk.V, il principale caccia della RAF. Questa superiorità venne mantenuta fino all’introduzione dei più avanzati Spitfire Mk.IX.
Sul Fronte Orientale, dove debuttò tra novembre e dicembre 1942, l’Fw 190 colse grandi successi sia come caccia che come aereo d’attacco, specialmente dal 1943 con i gruppi da attacco al suolo (Schlachtgeschwader).
Le versioni iniziali dell’Fw 190A però soffrivano di prestazioni ridotte ad alta quota, limitandone l’efficacia come intercettore. Vennero fatti tentativi di ovviare con motori sovralimentati o turbocompressi sulle varianti B, C e D, ma solo quest’ultima entrò in servizio nel settembre 1944, troppo tardi per incidere sulle sorti della guerra.
Costruito in numerose varianti, differenti essenzialmente per l’armamento ed il propulsore adottato, con la versione D il Fw 190 subì un radicale cambiamento, passando ad un motore raffreddato a liquido. Complessivamente furono costruiti 13.291 Fw 190 A.
Fronte Occidentale
Il Fw 190 fece il suo debutto operativo sul Fronte Occidentale nell’agosto 1941. Per i primi mesi della sua carriera di combattimento, gli Alleati, completamente ignari del nuovo caccia, attribuirono i rapporti dei piloti su un nuovo “caccia con motore radiale” ai Curtiss P-36 Mohawk catturati dai tedeschi ai francesi.
Il nuovo caccia surclassava lo Spitfire Mk. V, allora il migliore caccia della RAF, in tutti gli aspetti tranne il raggio di virata. Il Fw 190 era considerevolmente superiore in potenza di fuoco, velocità di rollio e velocità in linea retta a bassa quota. Mentre le perdite dei caccia alleati aumentavano e la superiorità aerea locale sul fronte della Manica passava alla Luftwaffe, furono fatti piani provvisori per lanciare un raid commando su un aeroporto della Luftwaffe per rubare un Fw 190 per valutazione.
Tuttavia, i britannici acquisirono un Fw 190 A-3 intatto alla fine di giugno 1942, quando un pilota del Jagdgeschwader 2, l’Oberleutnant Armin Faber, atterrò per errore su un aeroporto britannico. I test confermarono le caratteristiche prestazionali e i britannici accelerarono lo sviluppo dello Spitfire Mk. IX con il nuovo motore Merlin 61 sovralimentato a due stadi.
Le operazioni Cerberus e Jubilee
La prima operazione significativa in cui i Fw 190 ebbero un ruolo importante fu l’Operazione Cerberus, la “corsa della Manica” del 12 febbraio 1942, quando le navi da battaglia Scharnhorst e Gneisenau e l’incrociatore pesante Prinz Eugen attraversarono la Manica. Adolf Galland, il General der Jagdflieger, insistette che l’operazione avvenisse durante le ore diurne e accettò la responsabilità di elaborare un piano per fornire copertura continua di caccia diurni. Alla fine della giornata, il JG 26 aveva ottenuto sette vittorie aeree e sei probabili per la perdita di quattro Fw 190 e dei loro piloti.
Il primo scontro di massa significativo del Fw 190 ebbe luogo il 19 agosto 1942, durante l’Operazione Jubilee, il raid alleato su Dieppe. I Jagdgeschwader JG 2 e JG 26, che si erano recentemente convertiti dal Bf 109, schierarono 115 caccia Focke Wulf durante i combattimenti della giornata. La RAF impegnò oltre 300 aerei da caccia, costituiti principalmente da modelli Spitfire VB, con solo sei squadroni di Spitfire Mk. IXB. Durante l’azione, i due Jagdgeschwader persero complessivamente 25 Fw 190, ma in cambio rivendicarono 61 dei 106 aerei alleati persi quel giorno. La RAF perse 81 uomini tra piloti e membri dell’equipaggio uccisi o fatti prigionieri, contro le perdite per i caccia della Luftwaffe di 20 piloti uccisi.
I raid dei cacciabombardieri
Dalla fine di giugno 1942, il Fw 190 A-3/U3 Jabo (Jagdbomber, cacciabombardiere) equipaggiò il 10.(Jabo)/JG 2 e il 10.(Jabo)/JG 26, che operarono con notevole successo attaccando navi e città portuali lungo le coste sud-orientali dell’Inghilterra. Questi attacchi ad alta velocità e bassa quota erano quasi impossibili da contrattaccare, poiché i Fw 190 volavano sotto la copertura radar efficace e spesso erano già tornati indietro prima che i caccia della RAF potessero intercettarli.
L’operazione di cacciabombardiere più riuscita fu eseguita il 31 ottobre 1942 su Canterbury come rappresaglia per i raid di bombardamento della RAF sulla Germania. Nel più grande raid diurno organizzato dalla Luftwaffe dalla Battaglia d’Inghilterra, circa 70 Fw 190 sganciarono 30 bombe sulla città, uccidendo 32 persone e ferendone 116. Solo un Fw 190 fu perso sull’Inghilterra.
La difesa del Reich
Wilde Sau
Dal 1943 gli Fw 190 iniziarono ad essere impiegati anche come caccia notturni contro i bombardieri della RAF. Una delle prime unità dedicate fu il Nachtjagdkommando Fw 190 del JG 3. Ma le tattiche di intercettazione standard si dimostrarono inadeguate.
Il maggiore Hajo Herrmann propose una nuova strategia, il “Wilde Sau” (Cinghiale), in cui i caccia notturni operavano indipendentemente dalla guida da terra, cercando i bombardieri sulla scia degli incendi sottostanti. Queste tattiche divennero parte integrante delle operazioni notturne fino al maggio 1944.
Herrmann costituì tre stormi dedicati: il JG 300, 301 e 302. Gli aerei, spesso modificati con scarichi schermati e strumentazione per il volo notturno, inizialmente venivano “presi in prestito” dalle unità diurne, con grande scontento di queste ultime per le perdite subite. Alla fine tutti e tre gli stormi ricevettero i propri velivoli.
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Sturmböcke
L’apparizione dei bombardieri pesanti americani B-17 e B-24 pose un serio problema ai caccia tedeschi. Queste “fortezze volanti”, soprattutto se in formazione, erano estremamente resistenti e ben difese. I Bf 110 si dimostrarono vulnerabili ai loro caccia di scorta. Serviva qualcosa di più potente.
L’Fw 190, con la sua robustezza, fu considerato ideale per il ruolo di “distruttore di bombardieri”. Nacquero così gli Sturmböcke (Arieti d’assalto), Fw 190 specializzati, armati con cannoni da 20 e 30 mm che attaccavano le formazioni da dietro, cercando di abbattere gli aerei con pochi colpi ben piazzati.
Le versioni A-6/R1 e R2 introdussero pod subalari con cannoni MG 151/20 e MK 108, questi ultimi in grado letteralmente di “tranciare” un’ala a un B-17. La versione A-7 aggiunse mitragliatrici MG 131 da 13 mm. La A-8, con oltre 900 esemplari, fu la più numerosa in questo ruolo. Ma l’aumento di peso e di dimensioni resero questi aerei meno maneggevoli e più vulnerabili ai caccia alleati.
Nonostante ciò, quando riuscivano a portarsi all’attacco il loro effetto era devastante. Come ricordava il pilota Richard Franz: “Avevamo il miglior armamento e munizionamento, mentre loro avevano i migliori aerei.” Ma ormai, estate 1944, la superiorità degli Alleati era schiacciante e inevitabile.
Il Fronte Orientale
La prima apparizione del Fw 190 sul Fronte Orientale avvenne nel settembre 1942. La prima unità tedesca a ricevere il caccia nell’est fu il Jagdgeschwader 51. Il suo I. Gruppe fu assegnato al settore nord e intraprese operazioni contro i sovietici durante l’Assedio di Leningrado. L’unità volò in pattuglie di caccia libera (Freie Jagd).
Nel dicembre 1942, anche il Jagdgeschwader 54 iniziò a convertirsi al Fw 190. I./JG 54 avrebbe prodotto il quarto e il quinto asso con il punteggio più alto della guerra. Otto Kittel aveva segnato solo 39 vittorie dall’inizio dell’Operazione Barbarossa nel giugno 1941. L’altro era Walter Nowotny. Sebbene avesse rivendicato più di 50 abbattimenti sul Bf 109, il suo successo nel Fw 190 avrebbe visto il suo punteggio salire a 258.
Il Fw 190 si dimostrò anche un aereo più affidabile, per alcuni aspetti, del Bf 109. Si comportava bene a terra, e il suo carrello largo lo rendeva più adatto alle condizioni spesso primitive sul Fronte Orientale. Poteva anche sostenere danni più pesanti del Bf 109 e sopravvivere grazie al suo motore radiale. In una missione a metà del 1943, un Fw 190 tornò alla base con due teste di cilindro distrutte.
L’Operazione Cittadella
L’Unternehmen Zitadelle (Operazione Cittadella), pianificata per l’estate 1943, sarebbe stata la prima grande battaglia del Fw 190 in numero. Nel giugno 1943 il Fw 190 raggiunse la massima forza. II./JG 54, il principale operatore, operava 196 caccia prima di Zitadelle. I./JG 54, I., III. e IV. Gruppe del JG 51 schierarono 186 Fw 190, 88 dei quali operativi.
Nella prima mattina del 5 luglio 1943, giorno di apertura dell’offensiva, i Fw 190 ottennero la superiorità aerea sul settore settentrionale. L’aviazione sovietica fu tenuta in riserva e le sue unità furono immesse gradualmente. Per sole 29 perdite, 18 distrutte e sette Fw 190 abbattuti in combattimento, la 1. Fliegerdivision rivendicò 165 vittorie. Le prestazioni del Fw 190 come caccia di superiorità aerea a bassa quota erano evidenti.
Dalle operazioni difensive all’epilogo
Nell’estate del 1944, i tedeschi avevano perso la campagna di Crimea e i sovietici erano in grado di perseguire operazioni che sarebbero penetrate nell’Europa orientale. Le unità di caccia tedesche continuarono a infliggere pesanti perdite all’aviazione sovietica. Tuttavia, l’ingresso di tipi come il Lavochkin La-7 e lo Yak-3 presentò un problema per i caccia tedeschi.
Durante l’Operazione Bagration del 22 giugno 1944, i Schlachtgeschwader furono una parte vitale delle difese tedesche. I Fw 190 impiegati come jabo divennero la prima linea di difesa quando le difese terrestri tedesche crollarono. I Fw 190 furono inviati contro le punte di lancia corazzate nemiche che vagavano nelle retrovie tedesche.
Nelle battaglie finali per Berlino, i Fw 190 furono utilizzati in modi insoliti per distruggere le teste di ponte sovietiche sull’Oder. I Focke-Wulf erano attaccati alla fusoliera superiore di un Junkers Ju 88 “ospite” tramite montanti che contenevano anche cavi di controllo. Queste armi Mistel furono utilizzate contro le teste di ponte vitali di Küstrin durante tutto aprile 1945.
Nord Africa e Mediterraneo
Il Fw 190 fu schierato anche in Nord Africa nel periodo da novembre 1942 a maggio 1943. Il caccia arrivò tardi in Nord Africa, facendo il suo debutto in combattimento il 16 novembre 1942 con Fw 190 A-4/Trop. e A-5/Trop dell’EprobungsKomando 19, partendo da Bengasi, in Libia, al tempo della campagna di El Alamein.
Nei sei mesi successivi, il Fw 190 fu pilotato dalle unità III.Gruppe/Zerstörergeschwader 2, successivamente cambiato in III.Gruppe/Schnellkampfgeschwader 10, e II.Gruppe/Jagdgeschwader 2. Molte vittorie aeree furono ottenute e i piloti di cacciabombardieri Fw 190 dimostrarono quanto efficace potesse essere il Fw 190 contro obiettivi terrestri. I piloti caccia del II./JG 2 abbatterono decine di aerei britannici, americani e francesi, specialmente durante i primi tre mesi del 1943.
Principali varianti del Focke Wulf Fw 190
- Fw 190 V1: primo prototipo (disarmato), con immatricolazione civile D-OPZE propulso da un motore BMW 139 a 14 cilindri a doppia stella da 1.529 hp; effettuò il primo volo il 1 giugno 1939
- Fw 190 V2: il secondo prototipo volò per la prima volta il 31 ottobre 1939, dotato di una nuova ogiva per l’elica e nuova ventola di raffreddamento. Era armato con una mitragliatrice MG 17 da 7.92mm e una MG 131 da 13mm alla radice di ciascuna ala, sincronizzate per sparare attraverso il disco dell’elica
- Fw 190 V5: primo esemplare equipaggiato con il potente motore BMW 801, radiale a 14 cilindri. Il motore era dotato di sistemi di controllo particolarmente innovativi, in particolare di un sistema elettro-meccanico che controllava la miscela del carburante, il passo dell’elica (a giri costanti), la spinta ed il sistema di ignizione
- Fw190 V5k: Kleine Flache ovvero superficie piccola, prototipo costruito nella primavera del 1940 con superficie alare ridotta. Una serie di modiche causarono un significativo aumento di peso (circa 600 Kg) con conseguente decadimento delle prestazioni e in particolare della maneggevolezza a causa dell’incremento del carico alare.
- Fw 190 V5g: Grosse Flache ovvero superficie grande. L’aereo venne ottenuto nell’agosto del 1940 dalla conversione del V5 introducendo un’ala completamente nuova e di superficie maggiore. Pur risultando più lento di 10 Km/h rispetto al V5k l’aereo era molto più maneggevole e dotato di un migliore rateo di salita. La nuova ala venne utilizzata per tutte le successive versioni
- Fw 190 V12: prototipo ricavato a partire da un A-0 in cui vennero provate tutte le modifiche successivamente introdotte nella serie B
- Fw 190 V13: prototipo per la serie Fw 190 C
- Fw 190 V15: secondo prototipo della serie C
- Fw 190 V16: terzo prototipo della serie C
- Fw 190 V18: quarto prototipo della serie C
- Fw 190 A-0: 28 aereo di pre-produzione costruiti nel novembre del 1940. Dato che furono costruiti prima che la nuova ala fosse stata completamente testata i primi nove vennero completati con la vecchia ala di dimensioni ridotte. Erano tutti armati con 6 mitragliatrici MG 17 da 7.92mm, 4 sincronizzate e 2 poste all’estremità di ciascuna ala.
- Fw 190 A-1: variante entrata in produzione nel giugno del 1941, propulsa da un motore BMW 801 C-1 da 1.539 hp di spinta al decollo. L’armamento era di due mitragliatrici MG 17 da 7.92 in fusoliera, altre due installate nelle radici delle ali e tutte e 4 sincronizzate per sparare attraverso il disco dell’elica. A queste si aggiungevano due cannoni MG FF/M da 20mm installati nella parte esterna delle ali
- Fw 190 A-2: versione in produzione dall’ottobre del 1941, propulsa dal motore BMW 801 C-2 ed armata con due cannoni MG 151/20E da 20mm al posto delle due mitragliatrici nelle radici delle ali
- Fw 190 A-3: equipaggiata con il più potente motore BMW 801 D-2 (1.677 cavalli al decollo) e dotata di armamento di base identico a quello dell’A-2
- Fw 190 A-3/U1: Umrüst-Bausatz, un solo esemplare costruito, fu il primo aereo ad avere il muso allungato di 15 cm e il motore conseguentemente montato più avanti; questa modifica fu adottata su tutti gli esemplari costruiti dall’A-5 in poi
- Fw 190 A-3/U2: un solo esemplare costruito armato con tre razzi RZ 65 da 73mm sotto ciascuna ala
- Fw 190 A-3/U3: primo esemplare sviluppato espressamente per il ruolo di cacci-bombardiere e dotato di un attacco ETC-501 ventrale in grado di trasportare una bomba da 500 Kg oppure un serbatoio di carburante sganciabile da 300 litri. L’armamento difensiva manteneva le due mitragliatrici MG 17 da 7.92mm sulla cappottatura del motore e i due cannoni MG 151 da 20mm nelle radici alari mentre i due cannoni alle estremità delle ali erano rimossi
- Fw 190 A-3/U4: versione da ricognizione equipaggiata con due fotocamere RB 12.5 nella parte posteriore della fusoliera e una EK 15 alloggiata nel bordo d’attacco dell’ala destra. L’armamento era identico a quello dell’U3 e solitamente l’aereo montava l’aggancio ETC-501 con il serbatoio da 300 litri
- Fw 190 A-3a: a=ausländisch, straniero. 72 aereo costruiti per la Turchia nel tentativo di legare il paese alle potenze dell’asse. Gli aerei furono consegnati tra l’ottobre del 1942 e il marzo del 1943
- Fw 190 A-4: versione entrata in produzione a partire dal luglio 1942, manteneva solo stesso motore e lo stesso armamento di base dell’A3
- Fw 190 A-4/R6: alcuni A4 vennero armati con una coppia di lanciarazzi BR 21 sotto le ali
- Fw 190 A-4/U1: versione dotata dell’attacco ventrale ETC 501, tutto l’armamento tranne i due cannoni MG 151 era rimosso
- Fw 190 A-4/U3: versione simile alla A-3/U1, impiegata successivamente come prototipo per la versione F-1
- Fw 190 A-4/U4: versione da ricognizione equipaggiata con due fotocamere Rb 12.4 in fusoliera e una EK 16 o una Robot II sul bordo d’attacco alare. La versione manteneva le due mitragliatrici MG 17 e i cannoni MG 151
- Fw 190 A-4/U7: versione da intercettazione da alta quota, riconoscibile per le prese d’aria del compressore sulla cappottatura del motore
- Fw 190 A-4/U8: versione caccia-bombardiere a grande autonomia, dotata di due serbatoi di carburante supplementari sganciabili da 300 litri, uno per ciascuna semi-ala, e dotato di un aggancio ventrale per il trasporto di una bomba. Le due mitragliatrici MG 17 e i cannoni MG FF/M erano rimossi per recuperare peso. L’aereo venne utilizzato per sviluppare la successiva versione G-1
- Fw 190 A-4/R1: versione dotata di impianto radio FuG 16ZY con antenna a frusta sull’ala destra. Questo aereo fungeva da capo formazione e l’equipaggiamento radio serviva per una maggiore precisione nella localizzazione, in modo da essere guidato da terra verso la destinazione
- Fw 190 A-5: l’A-5 venne sviluppato quando risultò evidente che l’aereo era in grado di trasportare un armamento di peso superiore, per questo motivo il motore venne spostato in avanti di 15 cm spostando anteriormente il centro di gravità per permettere il carico di un maggiore armamento, come sperimento con l’A-3/U1. Dal novembre 1942 al giugno 1943 vennero costruiti complessivamente 1.752 A-5
- Fw 190 A-5/U2: versione caccia-bombardiere per l’impiego notturno; l’attacco ventrale ETC 501 era usato per trasportare tipicamente una bomba da 250 Kg, attacchi alati permettevano di imbarcare due serbatoi di carburante sganciabili da 300 litri ciascuno. L’aereo era poi dotato di parafiamma in corrispondenza dei tubi di scarico, luci di atterraggio e una fotocamera EK 16 al bordo d’attacco alare; l’armamento difensivo consisteva nei soli cannoni MG 151 da 20mm
- Fw 190 A-5/U3: versione caccia-bombardiere con attacchi ETC 501 per il trasporto di bombe o serbatoi di carburante supplementari; anche l’A-5/U3 era armato sono con i due cannoni MG 151
- Fw 190 A-5/U4: versione da ricognizione dotata di due fotocamere RB 12.5 e armamento identico a quello della A-5 base con la rimozione dei cannoni MG FF
- Fw 190 A-5/U8: versione caccia-bombardiere dotata di aggancio SC-250 ventrale e di due serbatoi da 300 litri di carburante sganciabili sotto le ali; dell’armamento difensivo manteneva solo i cannoni MG 151. Successivamente venne denominata G-2
- Fw 190 A-5/U9: versione usata per la sperimentazione delle modifiche poi introdotte nella versione A-7
- Fw 190 A-5/U12: versione specializzata nell’attacco ai bombardieri, manteneva le due mitragliatrici da 7.92 e i due cannoni MG 151 ma al posto del cannoni MG FF da 20mm nelle ali montava due pod subalari, ciascuno con due cannoni MG 151 da 20mm per un armamento complessivo di due mitragliatrici e sei cannoni
- Fw 190 A-5/R11: versione da caccia notturna dotata di radar FuG 217 Neptun
- Fw 190 A-6: versione sviluppata per risolvere le criticità emerse con la A-5 nel ruolo di intercettazione ai bombardieri, in particolare era stata rivista la struttura e alleggerite le ali per adottare due mitragliatrici MG 17 in fusoliera e 4 cannoni MG 151/20E nelle ali con munizionamento aumentato
- Fw 190 A-7: versione entrata in produzione nel novembre 1943, dotata di motore BMW 801 D-2 da 1.677 cavalli, due mitragliatrici MG 131 da 13mm al posto delle due MG 17 in fusoliera
- Fw 190 A-8: versione prodotta a partire dal febbraio 1944, propulsa dal BMW 801 D-2 o dal BMW 801 Q. Nella A-8 vennero introdotte anche alcune modifiche come l’iniettore C3 capace di fornire un supplemento di potenza di emergenza spremendo alcuni cavalli aggiuntivi dal motore (a discapito della sua durata) che raggiungeva i 1.953 cavalli per alcuni secondi
- Fw 190 A-8/R2: i due cannoni da 20mm esterni erano sostituiti da due MK 108 da 30mm
- Fw 190 A-8/R4: versione dotata di iniettori di ossido di azoto GM1 che poteva essere usato per un incremento di potenza. La durata massima era di 20 minuti da usare per non più di 10 minuti consecutivi
- Fw 190 A-8/R8: versione simile alla A-8/R2 ma dotata di una protezione per il pilota aumentata che comprendeva un parabrezza in blindovetro dello spessore di 30mm e una corazzatura di 5mm in corrispondenza dell’abitacolo
- Fw 190 A-9: costruita a partire dal settembre 1944, questa versione era dotata di motore BMW 801 S da 1.973 hp
- Fw 190 A-10: versione dotata di ali di dimensione maggiore per migliorare le prestazioni in alta quota e la maneggevolezza. Le maggiori dimensioni delle ali permettevano di alloggiare il lungo cannone MK 103
- Fw 190 B-0: versione con motore dotato di turbocompressore
- Fw 190 B-1: aereo simile al B-0 in cui vennero sperimentate diverse soluzioni per l’armamento. Inizialmente fu armato con 4 mitragliatrici MG 17 da 7.92mm e due cannoni MG FF da 20mm, uno du armato con due MG 17, due cannoni MG 151 da 20mm e due MG FF
- Fw 190 C: versione propulsa dal motore Daimler Benz DB 603 con raffreddamento a liquido. Numerose modifiche furono necessarie per permettere questo rivoluzionario cambio nel propulsore, per esempio tutta la sezione di coda dovette essere alleggerita per evitare lo spostamento eccessivo del centro di gravità. I prototipi costruiti vennero ricavati a partire dalla V18/U1 e i risultati diedero origine alle successive versioni “muso lungo”
- Fw 190 D: soprannominata Dora o Dora naso lungo (“Langnasen-Dora”) era la versione sviluppata a partire dalla A e specializzata nell’impiego in alta quota
- Fw 190 D-0: il primo prototipo della versione D-0 venne completato nell’ottobre 1942 ed era dotato di abitacolo pressurizzato e motore Junkers Jum 213 con turbocompressore per l’impiego in alta quota
- Fw 190 D-1: variante iniziale in produzione
- Fw 190 D-2: variante iniziale in produzione
- Fw 190 D-9: questa variante dalle eccezionali caratteristiche, a causa dell’andamento del conflitto, venne raramente usata per l’intercettazione dei bombardieri alleati ma più spesso in missioni contro caccia e nell’attacco al suolo. Dal D-9 venne successivamente ricavato il Ta 152
- Fw 190 D-11; versione equipaggiata con il motore Jumo 213F, simile a quello usato sul Ta 152 ma privo dell’intercooler. L’armamento era costituito da due cannoni Mk 108 da 30mm e due MG 151 da 20mm
- Fw 190 D-12: simile alla D-11 ma dotata di un ulteriore cannone Mk 108 da 30mm sparante attraverso il mozzo dell’elica
- Fw 190-D13: simile alla D-11 ma dotata di un ulteriore cannone MG 151/20 da 20mm sparante attraverso il mozzo dell’elica
- Fw 190 F: la versione F consolidò una serie di soluzioni sperimentate soprattutto con il Fw 190 A-0/U4; versione specializzata nell’impiego a quote medio basse e in particolare come cacciabombardiere, adottava gli attacchi ventrali e sub-alari per il trasporto di bombe o di serbatoi di carburante sganciabili
- Fw 190 F-1: versione sostanzialmente identica alla A-4/U3; 18 esemplari prodotti in totale
- Fw 190 F-2: versione sostanzialmente identica alla A-5/U3; 270 esemplari prodotti in totale
- Fw 190 F-8: versione basata sul caccia A-8 e dotata di iniettori migliorati che permettevano incrementi di potenza della durata di alcuni minuti a bassa quota. L’armamento standard era di due cannoni MG 151/20 da 20mm nelle radici delle ali e due mitragliatrici MG 131 da 13mm sopra il motore. Era equipaggiata di un attacco ETC 501 ventrale e 4 ETC 50 sotto le ali
- Fw 190 F-8/U1: versione cacciabombardiere a lungo raggio, dotata di agganci per il trasporto di due serbatoi di carburante sganciabili da 300 litri ciascuno sotto le ali e un ETC 503 in posizione ventrale. Questo permetteva all’aereo di trasportare una bomba da 250 Kg sotto la fusoliera e un’altra di peso analogo sotto ciascuna delle semiali
- Fw 190 F-8/U2: prototipo di aerosilurante dotato di un attacco ETC 503 sotto ciascuna ala e un ETC 504 in fusoliera. L’aereo era dotato di un sistema di puntamento TSA 2 A che ne migliorava le capacità di attacco contro bersagli navali
- Fw 190 F-8/U3: versione silurante equipaggiata con un aggancio ETC 502 per trasportare un siluro pesante BT-1400 da 1.400 Kg. A causa delle dimensioni del siluro il ruotino di coda venne allungato. La versione era propulsa da un motore BMW 801 S
- Fw 190 F-8/U4: versione specializzata nella caccia notturna, equipaggiata con dispositivi anti fiamma in corrispondenza degli scarichi dei motori e numerose modifiche strumentali per migliorarne le capacità di navigazione tra cui il radio altimetro FuG 101, il pilota automatico PKS 12 e il sistema di mira TSA 2 a. L’armamento era di due soli cannoni MG 151/20
- Fw 190 F-8/R3: versione dotata di due cannoni MK 103 da 30mm alloggiati sotto le ali
- Fw 190 F-9: versione derivata dalla A-9 e dotata di tettuccio a goccia, 4 attacchi ETC 50 o ETC 70 sotto ciascuna ala. Ne furono costruiti 147 nel gennaio 1945 e probabilmente qualche altro centinaio nei mesi successivi ma i dati relativi alla produzione sono incerti
- Fw 190 G: versione cacciabombardiere a lungo raggio, approssimativamente furono costruiti 1.300 Fw 190 G sommando le diverse sottoversioni
- Fw 190 G-1: versione sostanzialmente simile alla A-8/U8 specializzata nel ruolo di cacciabombardiere a grande autonomia. L’armamento difensivo era ridotto alli due soli cannoni MG 151 da 20mm alari e il carico offensivo massimo era di una bomba da 250 Kg agganciata sotto la fusoliera e altre due bombe da 250 Kg, una per ciascuna semiala
- Fw 190 G-2: versione derivata dalla A-5/U8 e simile alla G-1, gli agganci subalari per i serbatoi di carburante sganciabili furono sostituiti da un tipo più semplice e più versatile
- Fw 190 G-3: la G-3 era basata sulla A-6 con l’eliminazione di tutto l’armamento tranne i due cannoni MG 151 nelle radici alari. I nuovi agganci adottati permettevano di trasportare bombe o serbatoi supplementari di carburante a seconda dell’esigenza
- Fw 190 G-3/R1: questa versione era dotata di due pod con cannoni MG 151/20 al posto degli agganci subalari portando l’armamento difensivo a 6 cannoni da 20mm
- Fw 190 G-3/R5: simile al G-3/R1 ma priva degli agganci V.Fw.Trg sostituiti da due ETC 50 per ciascuna ala
- Fw 190 G-8: basata sulla A-8, questa versione era dotata dello stesso tettuccio a goccia della F-8 ed aveva gli agganci subalari ETC 503 che permettevano di trasportare bombe o serbatoi di carburante a seconda dell’esigenza
- Fw 190 G-8/R4: versione pianificata per introdurre retroattivamente il sistema di iniezione GM 1, mai entrata in produzione
- Fw 190 G-8/R5: gli ETC 503 erano sostituiti da due ETC 50 o 71
- Fw 190 A-5/U1: versione da addestramento ottenuta dalla conversione di vecchi esemplari A-5 eliminando il serbatoio MW 50 in fusoliera per sostituirlo con un secondo abitacolo. Il tettuccio era modificato e rimpiazzato con uno di nuova concezione suddiviso in tre sezioni che si apriva lateralmente.
- Fw 190 A-8/U1: variante da addestramento ottenuta con una conversione di vecchi apparecchi in modo simile a quanto visto per la A-5/U1
- Fw 190 S-5: versione da addestramento basata sulla A-5/U1
- Fw 190 S-8: versione da addestramento basata sulla A-8/U1. Si stima complessivamente siano stati costruiti 58 Fw 190 S-8 ed S-5, ottenuti da conversione o costruiti ex-novo
Informazioni aggiuntive
- Nazione: Germania
- Modello: Focke Wulf Fw. 190 A-1
- Costruttore: Focke Wulf Flugzeugbau Gmbh
- Tipo: Caccia
- Motore:
B.M.W. 801 C-1 radiale a 14 cilindri raffreddato ad aria da 1600 HP
- Anno: 1941
- Apertura alare m.: 10.50
- Lunghezza m.: 9.84
- Altezza m.: 3.94
- Peso al decollo Kg.: 3973
- Velocità massima Km/h: 626
- Quota massima operativa m.: 10600
- Autonomia Km: 800
- Armamento difensivo:
4 mitragliatrici 2 cannoni da 20 mm.
- Equipaggio: 1
- Bibliografia – Riferimenti:
- Enzo Angelucci – Paolo Matricardi: Guida agli aeroplani di tutto il mondo: la Seconda Guerra Mondiale (Mondadori) ISBN: 978-8804313823
- Wikipedia
- Lexicon
- History of War
- Airvectors
- Aviastar