Argus

di redazione
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La HMS Argus rappresenta una pietra miliare nella storia dell’aviazione navale, essendo stata la prima portaerei al mondo dotata di un ponte di volo continuo che permetteva sia il decollo che l’appontaggio di aerei con carrello fisso. La nave nacque da una conversione radicale: originariamente impostata nel 1914 presso il cantiere Beardmore di Dalmuir come transatlantico italiano Conte Rosso, la costruzione fu sospesa allo scoppio della Prima Guerra Mondiale.

Storia e sviluppo

HMS Argus, 1918

Dopo le esperienze acquisite con le portaerei Furious e Vindictive, l’Ammiragliato britannico concluse nel 1916 che la formula ottimale per le navi portaerei era quella a ponte di volo continuo. Il 20 settembre 1916 lo scafo incompleto del Conte Rosso venne acquistato dal governo britannico, probabilmente perché il suo apparato motore era più completo rispetto a quello della nave gemella Giulio Cesare, anch’essa in costruzione presso lo stesso cantiere.

Caratteristiche tecniche

Innovazioni progettuali

La Argus introdusse soluzioni rivoluzionarie per l’epoca. Il progetto iniziale prevedeva due “isole” laterali collegate da ponti, con i fumaioli integrati in queste strutture. Tuttavia, i test nella galleria del vento del National Physical Laboratory rivelarono che questa configurazione avrebbe causato turbolenze eccessive sul ponte di volo. Di conseguenza, venne adottata una soluzione radicale: l’eliminazione completa dei fumaioli tradizionali.

I gas di scarico venivano convogliati verso poppa attraverso condotte che correvano tra il ponte hangar e il ponte di volo, raffreddate da ventilatori elettrici. Normalmente i gas venivano espulsi sotto l’estremità poppiera del ponte di volo, ma potevano essere deviati attraverso aperture laterali nello scafo mediante due grandi ventilatori elettrici. Questa configurazione conferì alla nave il suo caratteristico profilo completamente piatto, che le valse i soprannomi di “Hat Box” (cappelliera), “Ditty Box” e “Flatiron” (ferro da stiro).

Dimensioni e prestazioni

La nave aveva una lunghezza fuori tutto di 172,2 metri, una larghezza di 20,7 metri e un’immersione di 7,1 metri a pieno carico. Il dislocamento era di 14.450 tonnellate standard e 15.575 tonnellate a pieno carico. L’apparato motore, derivato dal progetto originale del transatlantico, consisteva in quattro turbine Parsons con riduttori che azionavano quattro eliche, alimentate da 12 caldaie cilindriche. La potenza nominale di 20.000 shp permetteva una velocità massima di 20 nodi, mentre l’autonomia raggiungeva le 3.600 miglia nautiche a 10 nodi.

Il ponte di volo misurava 167,3 metri di lunghezza, mentre l’hangar sottostante era lungo 100,6 metri, largo tra 14,6 e 20,7 metri e alto 4,9 metri. Due elevatori collegavano l’hangar al ponte di volo: quello prodiero misurava 9,1 × 11 metri, quello poppiero 18,3 × 5,5 metri. Grazie alle dimensioni generose degli elevatori e all’altezza dell’hangar, la Argus fu l’unica portaerei britannica della Seconda Guerra Mondiale capace di imbarcare aerei con ali non ripiegabili.

Armamento e capacità aerea

L’armamento iniziale comprendeva quattro cannoni antiaerei da 102 mm (4 pollici) e due cannoni da 102 mm a basso angolo. La protezione era limitata: solo i depositi munizioni posteriori e i depositi delle testate siluranti avevano una corazzatura di 51 mm su tutti i lati, mentre i depositi anteriori erano protetti solo da un ponte corazzato dello stesso spessore.

La nave poteva imbarcare tra 15 e 18 aerei, a seconda del tipo. Non era inizialmente dotata di cavi d’arresto, che vennero installati successivamente dopo le prime sperimentazioni. Il carburante per gli aerei (8.000 galloni imperiali) era stoccato in taniche da 2 galloni sotto la linea di galleggiamento. L’equipaggio ammontava a 495 tra ufficiali e marinai.

Problemi di stabilità

Il limite principale della Argus era la precaria stabilità. Le modifiche apportate durante la conversione avevano alzato significativamente il centro di gravità. Nonostante l’aggiunta di 600 tonnellate di zavorra, l’altezza metacentrica rimaneva di soli 0,49 metri a carico leggero e 1,2 metri a pieno carico. Questo rendeva la nave molto stabile in mare calmo ma causava sbandamenti notevoli durante le virate. Nel 1925-1926 fu necessario applicare un “girdle” (cintura di galleggiamento) per aumentare la larghezza a 22,6 metri e migliorare la stabilità.

Impiego operativo

Prima Guerra Mondiale e periodo interbellico

Varata il 2 dicembre 1917 e completata il 16 settembre 1918, la Argus entrò in servizio troppo tardi per partecipare attivamente alla Prima Guerra Mondiale. Tuttavia, il 24 settembre 1918 ospitò i primi appontaggi della storia su una portaerei a ponte continuo, quando due Sopwith Ship Strutter atterrarono con successo sul suo ponte.

Negli anni Venti, la nave fu fondamentale nello sviluppo delle tecniche di aviazione navale. Sperimentò vari sistemi di cavi d’arresto, procedure operative e tattiche di squadra. Nel 1922 fu schierata nei Dardanelli durante la crisi di Chanak, e tra il 1927 e il 1928 prestò servizio nella China Station. Dal 1932 fu posta in riserva per motivi di bilancio, venendo riattivata e parzialmente modernizzata solo nel 1938.

Seconda Guerra Mondiale

Durante il secondo conflitto mondiale, la Argus svolse inizialmente compiti di addestramento per l’appontaggio. Da luglio 1940 divenne una delle navi più importanti per il rifornimento di caccia a Malta, effettuando numerosi viaggi di trasferimento nel Mediterraneo occidentale. Trasportò Hurricane e Spitfire a Malta in operazioni come Hurry, White e Perpetual, spesso in condizioni di grave pericolo.

Consegnò anche aerei a Murmansk in Russia (agosto-settembre 1941), Takoradi in Ghana e Reykjavik in Islanda. Nel giugno 1942 partecipò all’Operazione Harpoon fornendo copertura aerea al convoglio diretto a Malta, e in novembre all’Operazione Torch, lo sbarco alleato in Nord Africa, dove fu colpita da una bomba il 10 novembre con la perdita di quattro uomini.

Nel 1943, dopo una profonda revisione, fu riclassificata come portaerei di scorta e relegata all’addestramento. L’ultimo decollo dal suo ponte avvenne il 27 settembre 1944. Nel dicembre 1944 divenne nave alloggio a Chatham.

HMS Argus

Fine del servizio

Approvata per la demolizione il 6 maggio 1946, la HMS Argus fu venduta alla Thos. W. Ward il 5 dicembre 1946 e demolita a Inverkeithing nel 1947. La campana della nave è conservata nella Cattedrale di Bristol come memoriale del Canonico Percival Gay, ultimo cappellano della nave.

La Argus rimane nella storia navale come la nave che dimostrò definitivamente la validità del concetto di portaerei moderna, con il suo ponte di volo continuo che divenne lo standard per tutte le portaerei successive. Il suo contributo allo sviluppo dell’aviazione navale e al sostegno delle operazioni alleate nella Seconda Guerra Mondiale, particolarmente per Malta, fu inestimabile.

Informazioni aggiuntive

  • Nazione:  UK 
  • Tipo nave:  Portaerei 
  • Classe Argus 
  • Cantiere:

    W. Beardmore & C., Dalmuir

  • Data impostazione:   1914 
  • Data Varo: 02/12/1917 
  • Data entrata in servizio: 09/1918 
  • Lunghezza m.:  172.20 
  • Larghezza m.: 20.71 
  • Immersione m.:   7.01 
  • Dislocamento t.:  15.775  
  • Apparato motore: 

    4 turbine, 4 eliche, 12 caldaie

  • Potenza cav.:  22.000  
  • Velocità nodi: 20 
  • Autonomia miglia: 3600 a 10 nodi 
  • Armamento:  

    4 cannoni antiaerei da 102mm, 2 cannoni da 102mm, 20 aerei, 2 elevatori

  • Corazzatura: 

  • Equipaggio: 495 
  • Bibliografia – Riferimenti: 
    • Jane’s Fighting Ships of World War II, Crescent Books ISBN: 0517679639
    • Gino Galuppini, La portaerei: storia, tecnica e immagini dalle origini alla portaerei atomica, Arnoldo Mondadori Editore, 1979. ASIN: B00MN04TWA
    • Wikipedia
      

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