Hellmuth von Ruckteschell, comandante delle navi corsare Widder e Michel

Hellmuth von Ruckteschell

di redazione
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Hellmuth von RuckteschellNato a Elbek il 23 aprile 1890, alla fine del ginnasio si arruolò nella marina tedesca nel 1909 e nel corso della prima guerra mondiale prestò servizio prima sull’incrociatore Von der Tann e quindi fu trasferito ai sommergibili.

Primo ufficiale a bordo dell’U-3 e poi dell’U-57, nel luglio 1917 ebbe il suo primo comando con il sommergibile U-34 e quindi nel marzo del 1918 quello dell’U-54. Come comandante di sommergibile affondò 22 navi per un totale di 23.460 tonnellate di dislocamento finendo nella lista nera delle potenze alleate per essere stato un comandante eccessivamente aggressivo.

Per sfuggire alle persecuzioni subite dagli ex-membri degli equipaggi dei sommergibili, al termine della Guerra lasciò la Germania vivendo in Svezia e poi in Finlandia usando un falso nome e lavorando come boscaiolo e geometra e tornando in Germania – sempre sotto falso nome – solo all’inizio degli anni trenta e lavorando come falegname e carpentiere.

Richiamato in servizio nella Kriegsmarine nel 1938, assunse il comando del posamine Cobra e poi, promosso capitano di corvetta, dell’incrociatore ausiliario Widder con cui salpò il 5 maggio 1940. A bordo della nave corsara, in una crociera durata 5 mesi affondò o catturò 10 navi nemiche per un totale di 58.644 tonnellate di stazza. Al suo rientro a Brest, il 31 ottobre 1940, si rifiutò di eseguire un ordine diretto dell’alto comando per trasferire ad Amburgo l’incociatore ausiliario, la nave infatti aveva i motori in cattive condizioni e poteva contare su una velocità massima molto bassa per cui l’attraversamento del canale della Manica avrebbe messo inutilmente in pericolo l’equipaggio.

Nonostante l’insubordinazione, anche per gli ottimi risultati conseguiti nella sue crociera di guerra, venne decorato con la croce di cavaliere della croce di ferro, tutti gli ufficiali della Widder ricevettero la croce di ferro di prima classe e gli altri membri dell’equipaggio la croce di ferro di seconda classe.

Il 9 marzo 1942 assunse il comando dell’incrociatore ausiliario Michel con cui compì una lunghissima crociera nel corso della quale catturò o affondò 15 navi per un totale di 94.233 tonnellate di stazza, arrivato a Yokohama chiese di essere sbarcato per motivi di salute e la domanda venne accolta. Decorato con le fronde di quercia sulla croce di cavaliere della croce di ferro svolse l’incarico di addetto navale presso l’ambasciata tedesca di Tokyo per tutto il resto della guerra.

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale venne arrestato dagli inglesi e sottoposto a un processo per crimini di guerra, unico tra i comandanti delle navi corsare tedesche. I capi di imputazione erano i seguenti:

  1. attacco alla SS Davisian, mentre era al comando della Widder, l 10 luglio 1940 con l’accusa di non aver proseguito il fuoco dopo aver distrutto la radio per otto minuti dopo aver ricevuto il segnale di resa. La difesa ribattè che nessun segnale di resa era stato inviato o ricevuto e che il fuoco non era stato sospeso perchè tre uomini della Davisian si dirigevano verso il cannone del mercantile.
  2. attacco alla SS Anglo Saxon, mentre era al comando della Widder, il 21 agosto del 1940 con l’accusa di avere aperto il fuoco contro le scialuppe del mercantile e di non aver messo in salvo l’equipaggio. La difesa sostenne che i colpi della Widder erano diretti verso la Anglo Saxon e che passavano al di sopra delle scialuppe che nel frattempo erano state calate e si allontanavano dalla nave inglese. Ruckteschell venne riconosciuto colpevole dell’accusa di non aver prestato soccorso all’equipaggio avversario.
  3. attacco alla SS Beaulieau mentre era al comando della Widder, il 4 agosto 1940 con l’accusa di non essersi occupato della sicurezza dei superstiti. Ruckteschell scelse deliberatamente di lasciare 28 di loro alla deriva a 1900 Km di distanza dalla costa più vicina. La difesa sostenne che il comandante tedesco impiegò due ore e mezza a cercare i superstiti senza riuscire a trovarli a causa dell’oscurità. Ruckteschell venne dichiarato colpevole in primo grado ma innocente nel processo d’appello.
  4. attacco alla MV Empire Dawn mentre era al comando della Michel, l’11 settembre 1942 con l’accusa di aver continuato il fuoco dopo che il mercantile si era arreso. La difesa sostenne che il segnale di resa non era stato  visto e che sul ponte della Michel non riuscivano a capire se la Empire Dawn aveva smesso di usare la radio.

Al termine del processo che si tenne ad Amburgo tra il 5 e il 21 maggio del 1946, Ruckteschell venne giudicato colpevole dei primi tre capi di imputazione e condannato a 10 anni di carcere sentenza che venne più tardi ridotta in appello.

Il processo sollevò parecchie polemiche e preoccupazioni anche dal punto di vista alleato. Tra i giudici infatti c’era soltanto un membro della marina con scarsa esperienza di navigazione e gli altri, tutti membri dell’esercito, non erano probabilmente i più adatti a giudicare avvenimenti accaduti in mare aperto. Ufficiali della Royal Navy riconobbero che se i giudici fossero stati tutti ufficiali della marina con esperienza, il processo avrebbe potuto avere un esito ben diverso.

Ruckteschell morì nella prigione di Amburgo il 24 giugno 1948, sarebbe stato rilasciato presto a causa delle cattive condizioni di salute.

Informazioni aggiuntive

  • Data di nascita: 27 Giugno 1891
  • Data di morte: 25 Giugno 1948
  • Paese: Germania
  • Forza Armata: Marina
  • Grado: Capitano di Corvetta 

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