Il carro armato leggero francese Char D1

Char D1

di redazione
44 letture totali

Dopo la smobilitazione seguita alla fine dalla Prima Guerra Mondiale la Francia, che aveva la forza corazzata più numerosa e potente del mondo, si ritrovò in una situazione economica negativa e per tutti gli anni venti le risorse disponibili vennero impiegate soprattutto per ammodernare il parco macchine esistente, fu solo alla fine degli anni venti che il governo francese diede via ad un piano di modernizzazione e meccanizzazione delle forze armate.

Uno dei primi progetti fu proprio Char D la cui commessa per la costruzione dei primi 70 mezzi venne inviata alla Renault nel dicembre del 1930; le linee di produzione vennero definitivamente chiuse già nel 1935, dopo che erano stati prodotti 160 carri.

Operativamente i carri Char D1 si dimostrarono un fallimento sotto molti punti di vista, in particolare la meccanica del mezzo era molto inaffidabile, rendendo la marcia su terreni sconnessi estremamente difficoltosa. Gli equipaggi si lamentarono moltissimo anche degli interni del carro, definiti poco funzionali.

Al momento dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale la maggior parte dei D1 era schierata in Tunisia, nel 1940 un reparto venne richiamato in Francia e schierato contro i panzer tedeschi ma più della metà dei 43 D1 del reparto venne distrutta in combattimento.

Informazioni aggiuntive

  • Nome e tipo: Marder I
  • Anno: 1942
  • Produzione: 170
  • Motore: 

    Renault diesel a 4 cilindri

  • Potenza motore (hp): 74
  • Lunghezza m.: 5.38
  • Larghezza m.: 2.20
  • Altezza m.: 2
  • Peso t.: 8.2
  • Velocità su strada Km/h: 38
  • Autonomia Km.: 90
  • Armamento: 

    Un cannone SA 34 da 47mm, due mitragliatrici MAC 1931 da 7.5mm

     

  • Corazzatura max mm.: 40
  • Equipaggio: 4-5

Articoli correlati

Lascia un commento