Kawasaki Ki-102

di redazione
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Il Ki 102 doveva essere costruito in tre versioni principali: caccia, assaltatore e caccia notturno, ma all’atto pratico solo le prime due varianti vennero prodotte e la seconda fu quella costruita nel maggior numero di esemplari.

Il Ki 102 era il successore del Toryu, ed era chiamato Randy nel codice di riconoscimento alleato; l’aereo aveva buone caratteristiche di volo e soprattutto un armamento pesante, solo la situazione del Giappone alla fine della guerra impedì al 102 di dimostrare tutte le sue potenzialità.

Il Kawasaki Ki 102 è un bimotore monoplano ad ala bassa, carrello retrattile e motori raffreddati ad aria.

Il Kawasaki Ki-102, ufficialmente designato come Aereo d’Assalto Tipo 4 (四式襲撃機, Yonshiki shūgeki-ki), rappresenta uno degli ultimi sviluppi significativi nel campo dei caccia pesanti bimotore dell’aviazione militare giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo velivolo biposto a lungo raggio fu concepito per sostituire il Ki-45 Toryu e incarnò l’evoluzione del pensiero tattico giapponese verso la fine del conflitto. Gli Alleati, secondo il loro sistema di denominazione, assegnarono a questo aereo il nome in codice “Randy”.

Origine del progetto

Lo sviluppo del Ki-102 affonda le sue radici nella necessità dell’Esercito Imperiale Giapponese di disporre di un successore più potente e versatile del Ki-45 Toryu. La genesi di questo velivolo è particolarmente interessante perché riflette i cambiamenti nelle priorità operative dell’aviazione militare giapponese man mano che la guerra progrediva.

Il percorso che portò al Ki-102 iniziò nell’estate del 1942, quando la Kawasaki avviò i lavori su quello che inizialmente era designato come Ki-45-II. Questo progetto prevedeva una versione ingrandita del Ki-45 standard, mantenendo la configurazione biposto del modello precedente. L’evoluzione del progetto rifletteva la fluidità delle esigenze operative in un periodo di guerra sempre più difficile per il Giappone.

Kawasaki Ki-102 Army Type 4 Assault Plane 'Randy'
Kawasaki Ki-102 Army Type 4 Assault Plane ‘Randy’ Foto History of War

Sviluppo

Nel dicembre 1942, l’Esercito Giapponese modificò le proprie richieste, ordinando alla Kawasaki di sviluppare il nuovo aereo come monoposto, con la nuova designazione Ki-96. Questa decisione mise il team di progettazione, guidato da Takeo Doi, di fronte a una sfida interessante. Il primo prototipo era già in fase avanzata di costruzione secondo la configurazione biposto originale, quindi fu completato mantenendo la cabina anteriore originale mentre quella posteriore venne carenata.

Due ulteriori prototipi del Ki-96 furono completati con una cabina monoposto appositamente progettata e una nuova capottina. Tuttavia, quando il primo prototipo effettuò il suo volo inaugurale nel settembre 1943, l’Esercito Giapponese aveva nuovamente cambiato idea. La Kawasaki ricevette l’ordine di produrre l’aereo come caccia biposto pesantemente armato per supporto ravvicinato e attacco al suolo.

Il cambio di direzione non causò particolari problemi al team di progettazione della Kawasaki. Con pragmatismo, Takeo Doi e i suoi collaboratori ritornarono semplicemente alla disposizione originale del Ki-45-II, ripristinando la seconda cabina che era stata carenata sul primo Ki-96. I motori Mitsubishi Ha-112-II furono mantenuti, garantendo continuità nello sviluppo del propulsore.

L’armamento subì un significativo potenziamento rispetto al Ki-96. Il cannone da 37 millimetri fu sostituito con un potente cannone Ho-401 da 57 millimetri installato nel muso. I due cannoni da 20 millimetri nella fusoliera furono mantenuti, mentre il secondo membro dell’equipaggio ricevette una mitragliatrice Ho-103 da 12,7 millimetri montata su supporto flessibile e orientata verso la coda per la difesa posteriore.

Produzione

Il primo dei tre prototipi del Ki-102 effettuò il volo inaugurale nel marzo 1944. Questa data è significativa: a quel punto della guerra, il Giappone stava già subendo la pressione crescente delle forze alleate e la necessità di nuovi aerei efficaci era più urgente che mai. I prototipi furono seguiti da venti aerei di pre-produzione, utilizzati per affinare il progetto e preparare la produzione in serie.

La produzione del Ki-102b, designato ufficialmente come Aereo d’Assalto Tipo 4 dell’Esercito Modello B, iniziò nell’ottobre 1944. Il tempismo della produzione riflette le difficoltà industriali che il Giappone stava affrontando in quel periodo: bombardamenti sempre più intensi, carenza di materiali strategici e interruzioni nelle linee di produzione rendevano ogni nuovo programma aeronautico una sfida considerevole.

Impiego Operativo

Il Ki-102 entrò in servizio nel 1944, ma il suo impiego operativo fu estremamente limitato. La versione principale, il Ki-102 Otsu (versione d’attacco al suolo), fu principalmente tenuta in riserva per la difesa del territorio metropolitano giapponese. Questa decisione strategica rifletteva la crescente preoccupazione per un’eventuale invasione alleata del Giappone continentale.

Alcuni esemplari videro un’azione limitata durante la campagna di Okinawa, uno degli ultimi grandi scontri della guerra del Pacifico. L’impiego del Ki-102 a Okinawa rappresentò uno dei pochi casi in cui l’aereo fu utilizzato in combattimento reale, anche se in numeri molto ridotti.

Una delle ragioni principali per cui il Ki-102 fu tenuto fuori dal servizio di prima linea era la speranza che potesse diventare il vettore del missile guidato aria-superficie Ki-148. Questa decisione riflette un aspetto interessante della strategia giapponese nelle fasi finali della guerra: la conservazione di risorse preziose per quello che si prevedeva sarebbe stato lo scontro finale, l’invasione alleata del Giappone.

Il Ki-148 rappresentava uno dei tentativi giapponesi di sviluppare armi guidate, un campo in cui il Giappone stava investendo risorse significative nonostante le difficoltà del periodo. L’accoppiamento del Ki-102 con il Ki-148 avrebbe teoricamente fornito all’Esercito Imperiale una capacità di attacco di precisione contro le navi da sbarco e altre unità navali alleate.

Parallelamente alla produzione della versione principale, la Kawasaki ricevette ordini per sviluppare versioni specializzate del Ki-102. Nel febbraio 1944, iniziarono i lavori sul Ki-102a, una versione ad alta quota non pressurizzata dell’aereo. Questa variante era equipaggiata con gli stessi motori turbocompressi previsti per il Ki-108, una versione pressurizzata ad alta quota che richiedeva tempi di sviluppo più lunghi.

Il primo esemplare del Ki-102a fu completato nel giugno 1944. Furono costruiti sei prototipi, seguiti da venti ulteriori aerei. Tutti questi velivoli furono prodotti modificando Ki-102 o Ki-102b esistenti, una pratica che rifletteva la necessità di economizzare risorse e tempo in un periodo critico. Nonostante questi sforzi, il tipo non entrò mai in produzione regolare.

La versatilità del progetto base del Ki-102 fu ulteriormente dimostrata dallo sviluppo del Ki-102c, una versione da caccia notturno. Quattro prototipi di questa variante furono costruiti prima della fine della guerra, ma come per altre versioni specializzate, non raggiunse mai la produzione in serie.

Ki-102 Kō con insegne USAF
Ki-102 Kō con insegne USAF

Caratteristiche Tecniche

Il Ki-102 rappresentava un notevole passo avanti rispetto al Ki-45 che era destinato a sostituire. La configurazione bimotore biposto offriva una combinazione di autonomia, potenza di fuoco e versatilità che lo rendeva adatto a molteplici ruoli. L’armamento principale, centrato sul potente cannone da 57 millimetri, forniva una capacità di attacco al suolo eccezionale, particolarmente efficace contro obiettivi corazzati o fortificati.

La presenza di un secondo membro dell’equipaggio non solo permetteva una migliore gestione dei sistemi d’arma e della navigazione, ma forniva anche una capacità difensiva posteriore che mancava in molti caccia pesanti monoposto. Questa caratteristica sarebbe stata particolarmente preziosa in missioni di attacco al suolo a bassa quota, dove la vulnerabilità agli attacchi da dietro era una preoccupazione costante.

Principali varianti del Kawasaki Ki-102

  • Ki-102: prototipo, ne furono costruiti tre esemplari in totale
  • Ki-102 Ko (Ki-102a): esteriormente simile al Ki-102b ma dotati di motori con turbocompressore che garantivano una maggiore potenza alle alte quote, il cannone da 57mm era sostituito da uno da 37mm e la mitragliatrice posteriore da 12.7mm eliminata; ne furono costruiti 26
  • Ki-102 Otsu (Ki-102b): versione da attacco al suolo, identica al prototipo con l’eccezione di una modifica al ruotino di coda; ne vennero costruiti 207 esemplari in totale
  • Ki-102 Hei (Ki-102c): versione da caccia notturna caratterizzata da un allungamento della fusoliera e delle ali. Il radar era alloggiato in una struttura di plexiglas e l’armamento consisteva in due cannoni da 20mm in fusoliera posizionati per sparare verso l’alto e in avanti, i cannoni da 20mm in posizione ventrale erano rimpiazzati da un’unica arma da 30mm; ne furono costruiti 2
  • Ki-108: prototipo di una versione specializzata nella caccia ad alta quota con cabina pressurizzata; ne furono realizzati due esemplari derivati da Ki-102b ma con l’introduzione dei miglioramenti strutturali della Ki-102c
  • Ki-108 Kai: versione migliorata del Ki-108 con fusoliera allargata e ali di dimensione maggiore; ne furono costruiti 2

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: Giappone
  • Modello: Kawasaki Ki-102a
  • Costruttore: Kawasaki Kokuki Kogyo K,K,
  • Tipo:
  • Motore:

    2 Mitsubishi Ha-112-II Ru, radiali a 14 cilindri, raffreddati ad aria, da 1.500 HP ciascuno

  • Anno: 1944
  • Apertura alare m.: 15.57
  • Lunghezza m.: 11.45
  • Altezza m.: 3.70
  • Peso al decollo Kg.: 7.300
  • Velocità massima Km/h: 580 a 6.000 m.
  • Quota massima operativa m.: 10.000
  • Autonomia Km: 2.000 
  • Armamento difensivo:

    1 cannone da 37 mm., 2 cannoni da 20 mm.

  • Equipaggio: 2
  • Bibliografia – Riferimenti:
       

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