Beriev MBR-2

di redazione
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Il Beriev MBR-2 era un idrovolante monoplano a scafo centrale ed ala alta, propulso da motore M17 sistemato in un castello al disopra della fusoliera ed azionante un’elica spingente.

Questo idrovolante dimostrò la sua validità sia come ricognitore militare che come aereo civile, conquistando alcuni primati negli anni trenta. Il prototipo apparve nel 1931, dimostrandosi privo di sostanziali difetti; l’aereo venne costruito complessivamente in 1500 esemplari.

Il Beriev MBR-2 (in cirillico Бериев МБР-2) fu un idrovolante a scafo centrale multiruolo sviluppato in Unione Sovietica negli anni ’30 dall’OKB diretto da Georgij Michajlovič Beriev. Entrato in servizio nel 1934 nei reparti della Aviacija Voenno-Morskogo Flota (AV-MF), l’aviazione di marina sovietica, l’MBR-2 venne impiegato estensivamente durante la Seconda Guerra Mondiale in una varietà di ruoli, dal pattugliamento marittimo alla ricognizione, dal trasporto truppe al bombardamento notturno.

Soprannominato “Ambarčik” (Magazzino) o “Korova” (Mucca) dai suoi equipaggi, l’MBR-2 si dimostrò un velivolo robusto, affidabile e di facile manutenzione, guadagnandosi il rispetto di piloti e tecnici nonostante le sue prestazioni non eccezionali. Prodotto in oltre 1.300 esemplari fino al 1940, rimase in servizio di prima linea con la V-MS fino alla fine degli anni ’40, rappresentando il principale idroricognitore sovietico del periodo bellico.

Beriev MP-1 dell'Aeroflot a Yalta
Beriev MP-1 dell’Aeroflot a Yalta

Sviluppo

Le origini dell’MBR-2 risalgono all’inizio degli anni ’30, quando lo TsKB MS (Ufficio centrale di progettazione per la costruzione navale) di Beriev iniziò a lavorare su un nuovo idrovolante destinato a sostituire gli ormai superati idroricognitori allora in servizio. Il progetto, designato TsKB-25, prevedeva inizialmente una cellula interamente metallica, ma la scarsità di duralluminio, monopolizzato dai bombardieri strategici, costrinse i progettisti a ripiegare su una struttura lignea.

Il mock-up in scala reale del nuovo velivolo venne approvato nel marzo 1931 e il primo prototipo, costruito presso lo Zavod Nr. 39 di Mosca, volò il 3 maggio 1932 nelle mani del pilota collaudatore Michail Gromov. Le prove di accettazione dimostrarono le ottime caratteristiche del progetto, nettamente superiori a quelle dei contemporanei idrovolanti stranieri.

Nonostante alcune controversie con Andrej Tupolev, che propugnava il suo idroricognitore MDR-2, nell’agosto 1933 l’MBR-2 (nel frattempo ribattezzato con questa sigla dal precedente TsKB-25) venne ufficialmente adottato dalla V-MS sovietica. La produzione di serie fu avviata nel luglio 1934 presso lo Zavod Nr. 31 di Taganrog, raggiungendo il suo apice nel biennio 1937-1938.

L’MBR-2 venne costruito in varie versioni, dalla ricognitore alla lancia siluri, dall’aerosilurante al traino bersagli. Notevoli furono anche gli impieghi civili, con la variante da trasporto passeggeri MP-1 impiegata sulla rotta Jalta-Odessa. In totale furono realizzati 1.365 esemplari, inclusi i 14 MP-1, ponendo l’MBR-2 in cima alla classifica degli idrovolanti più prodotti in URSS.

Tecnica

L’MBR-2 era un idrovolante a scafo centrale monomotore monoplano di costruzione interamente lignea. Lo scafo presentava una carena a due gradini con elevata chiglia laterale, che conferiva all’aereo un’ottima tenuta del mare fino a stati di onda di 0,7 m. L’equipaggio constava di tre persone: pilota, navigatore/bombardiere e mitragliere/radiotelegrafista.

La propulsione era affidata a un motore Mikulin AM-34N a 12 cilindri a V raffreddato a liquido, erogante 750 CV nominali. Il propulsore, collocato su un castello tubolare sopra l’ala, azionava un’elica bipala lignea a passo variabile del diametro di 3 metri. I serbatoi principali alloggiavano 670 litri di benzina, con la possibilità di imbarcare 460 litri supplementari in serbatoi ausiliari amovibili.

L’armamento difensivo verteva su una coppia di mitragliatrici ShKAS da 7,62 mm brandeggiabili, una dorsale e una ventrale, con 1000 colpi per arma. Il carico bellico massimo raggiungeva i 500 kg tra bombe, spezzoni e siluri, agganciati sotto la fusoliera e le semiali. A terra, l’MBR-2 poteva essere equipaggiato con un carrello triciclo anteriore con ruote gemellate o, in inverno, con pattini da neve.

Impiego operativo

I primi MBR-2 di serie raggiunsero i reparti delle Flotte del Mar Nero e del Baltico nella seconda metà del 1934. L’anno successivo iniziarono le consegne alla Flotta del Pacifico e nel 1937 a quella del Nord. Nel 1939 l’idro di Beriev venne assegnato anche alle squadriglie di frontiera dell’NKVD. Allo scoppio delle ostilità con la Germania nazista, nel giugno 1941, le VVS allineavano ben 516 MBR-2, più 25 in carico all’aviazione navale.

Sul fronte nord, gli MBR-2 vennero impiegati intensivamente per il pattugliamento antisommergibile, la ricognizione sui ghiacci e la scorta ai convogli artici. Sul Baltico, fin dall’inizio del conflitto, parteciparono al supporto delle truppe di terra, subendo però pesanti perdite a opera dei caccia della Luftwaffe. Successivamente vennero relegati a missioni di bombardamento notturno su aeroporti e obiettivi strategici.

Sul Mar Nero gli MBR-2 diedero prova di grande flessibilità tattica, venendo utilizzati per la posa di mine, il supporto alle operazioni anfibie, l’interdizione al naviglio nemico e persino il rifornimento delle guarnigioni assediate. Durante la difesa di Sebastopoli operarono in condizioni disperate, martellando le posizioni dell’Asse. Qui si registrarono anche gli unici tentativi di impiego dei MBR-2VU come guida per i barchini esplosivi, falliti per la prematura detonazione degli ordigni.

Meno cruento fu l’impiego degli MBR-2 sul fronte orientale, dove la flotta del Pacifico schierava oltre 200 esemplari nel 1941, ridottisi a 146 nell’agosto 1945. Durante l’effimera campagna contro il Giappone, in assenza di serie minacce contraeree, assicurarono la copertura aerea degli sbarchi anfibi sovietici in Manciuria e Corea, oltre a svolgere compiti di ricognizione e trasporto truppe.

La carriera del Čajka (Gabbiano), altro soprannome dell’idrovolante, non si esaurì con la fine della guerra. Negli anni del dopoguerra l’MBR-2 continuò a pattugliare i cieli delle periferie marittime dell’Unione Sovietica, dall’Artico al mar del Giappone, fino al definitivo ritiro dal servizio nei primi anni ’50. Alcuni esemplari di preda bellica vennero impiegati anche dalle aeronautiche di Finlandia e Corea del Nord.

MBR-2 dell'aviazione navale nella baia di Kola, 1942
MBR-2 dell’aviazione navale nella baia di Kola, 1942

Conclusioni

Pur non eccellendo per prestazioni o innovazioni tecnologiche, il Beriev MBR-2 si ritagliò un posto nella storia come principale idrovolante multiruolo sovietico della Seconda Guerra Mondiale. Robusto, affidabile e di facile manutenzione, dimostrò duttilità tattica in una vasta gamma di impieghi, dalla ricognizione al bombardamento, dal pattugliamento al trasporto.

Benché sia stato velocemente oscurato da velivoli più moderni nel dopoguerra, l’MBR-2 diede un contributo non trascurabile alle operazioni aeronavali sovietiche nel conflitto, sopportando in silenzio gran parte del peso della guerra sui fronti marittimi da Murmansk a Vladivostok. Con oltre 1.300 esemplari, stabilì un primato produttivo nel suo genere per l’industria aeronautica dell’URSS.

L’MBR-2 va dunque ricordato come un discreto e infaticabile “mulo” dei cieli al servizio della marina sovietica negli anni cruciali della mobilitazione bellica. Senza l’aureola dei caccia o dei bombardieri strategici, svolse con dedizione missioni spesso ingrate ma essenziali, meritandosi il rispetto degli equipaggi. In questo incarna lo spirito di sacrificio dei piloti e tecnici di marina nella “Grande Guerra Patriottica”.

Principali varianti del Beriev MBR-2

  • MBR-2M-17: versione da ricognizione a corto raggio, idrovolante da bombardamento dotata di motore Mikulin M-17B da 680 hp
  • MBR-2AM-34 o MBR-2bis: versione migliorata dotata di motore Mikulin AM-34N
  • MBR-2M-103: versione 2AM-34 dotata di motore M-103 di maggiore potenza, ne venne costruito un solo esemplare
  • MP-1: versione civile derivata dalla MBR-2M-17 idrovolante, poteva trasportare sei passeggeri in una cabina chiusa
  • MP-1bis: versione civile derivata dalla MBR-2AM-34 idrovolante
  • MP-1T: versione da trasporto merci derivata dalla MBR-2

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: URSS
  • Modello: Beriev MBR-2
  • Costruttore: Industrie di Stato
  • Tipo: Ricognizione
  • Motore:

    M.17 a 12 cilindri a V, raffreddato a liquido, da 680 HP

  • Anno: 1933
  • Apertura alare m.: 13.40
  • Lunghezza m.: 9.20
  • Altezza m.: 5.00
  • Peso al decollo Kg.: 4.240
  • Velocità massima Km/h: 248 a 2.000 m.
  • Quota massima operativa m.: 6.000
  • Autonomia Km: 1.200 
  • Armamento difensivo:

    2 mitragliatrici

     

  • Equipaggio: 4-5
  • Bibliografia – Riferimenti:
     
    • Enzo Angelucci – Paolo Matricardi: Guida agli aeroplani di tutto il mondo: la Seconda Guerra Mondiale (Mondadori) ISBN: ‎ 978-8804313823.
    • Bill Gunston:  The Osprey Encyclopedia of Russian Aircraft 1875–1995. Osprey, 1995. ISBN 1-85532-405-9.
    • Century of Flight
    • airpages.ru
    • Naval Encyclopedia
     

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