Fernando Malvezzi, asso italiano della Seconda Guerra Mondiale

Fernando Malvezzi

di redazione
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Fernando Malvezzi fu un pilota di bombardieri in picchiata e di caccia, nel corso della Seconda Guerra Mondiale ottenne buoni successi nel bombardamento a tuffo per poi essere impiegato nella specialità della caccia, concluse la guerra con il grado di tenente, comandante del 3° Stormo caccia.

Nato nel 1912, Malvezzi dimostrò piuttosto giovane di essere interessato all’attività fisica più che allo studio, abbandonò gli studi di medicina per entrare in aeronautica come ufficiale pilota di complemento e ottiene il brevetto di pilota militare nel 1935. Viene inizialmente assegnato alla 85ma Squadriglia del 3° Stormo e quindi alla 116ma Squadriglia da ricognizione aerea e in questo reparto partecipa alla Guerra di Etiopia.

Rientrato in Italia frequenta la scuola di guerra aerea di Firenze e ottiene il passaggio in servizio permanente effettivo, viene inizialmente assegnato alla scuola di Foligno come istruttore e quindi di nuovo alla 85ma Squadriglia dove viene selezionato tra i piloti dello Junkers 87 Stuka che in Italia venivano chiamati “bombardieri a tuffo” o più familiarmente “picchiatelli“.

Dopo aver frequentato il corso di pilotaggio per il nuovo aereo a Graz diventa il comandante ad interim della 236ma Squadriglia. All’entrata in guerra dell’Italia il reparto viene impiegato contro Malta e Malvezzi partecipa alla sua prima azione offensiva il 2 settembre. In seguito partecipa alla campagna italiana di Grecia e a quella del Nord Africa.

Il 10 gennaio 1941 presso Pantelleria colpisce l’incrociatore leggero britannico HMS Southampton. Il suo reparto riesce a centrare la nave con due bombe che creano vasti danni e un incendio incontrollabile, tanto che l’equipaggio abbandona la nave e questa viene fatta affondare dai britannici con un siluro.

In aprile partecipa ad un ciclo di attacchi contro Tobruk, il giorno 11 il suo aereo viene colpito e costretto ad un atterraggio di emergenza. Malvezzi riporta soltanto ferite leggere e il 13 partecipa alla sua ultima missione come pilota di bombardiere in picchiata, infatti viene fatto rientrare in Italia per un periodo di licenza e quindi aggregato alla 96ma Squadriglia del 9° Gruppo del 4° Stormo che in quel periodo stava passando ai Macchi MC 202.

Il 30 settembre 1941 il tenente Frigerio ottiene la prima vittoria per il reparto caccia abbattendo un Hurricane al largo della Sicilia, dal canto suo Malvezzi abbatte due Hurricane il 22 novembre in volo sopra l’isola di Malta.

Il reparto viene trasferito in Libia e Malvezzi abbatte un primo Curtiss P-40 il 26 novembre e un altro il 1 dicembre presso Bir el Gobi. Alla fine dell’anno viene fatto rientrare per un cambio di equipaggiamento e quindi nuovamente schierato in Sicilia e nel maggio 1942 in Nord Africa.
Il nuovo comandante del 4° stormo è il colonnello Francois, un ufficiale particolarmente efficiente che organizza un buon coordinamento con il radar tedesco Freya situato a El Dabà. Malvezzi nel frattempo è stato promosso capitano e gli viene assegnato il comando della 97ma Squadriglia. Tra l’8 giugno e il 20 ottobre 1942 abbatte 4 Curtiss P-40, un ricognitore Martin Maryland e 1 caccia Supermarine Spitfire portando a 10 il totale dei suoi abbattimenti individuali.

Nel corso dell’ultimo combattimento il suo aereo viene colpito al motore e Malvezzi è costretto a un atterraggio forzato sulla spiaggia di El Alamein, riportando delle ferite al viso. Inviato in patria in convalescenza torna al reparto all’inizio di dicembre e un mese dopo il 4° Stormo lascia definitivamente l’Africa per essere schierato in Calabria, in vista dell’imminente sbarco in Sicilia. Malvezzi si ammala di malaria e viene ricoverato all’ospedale di Salsomaggiore, durante la degenza viene a conoscenza dell’armistizio dell’8 settembre e decide di aderire alla Repubblica Sociale Italiana.

Nella ANR gli viene assegnato il comando del 3° Gruppo caccia ma il reparto non fa in tempo a prendere parte a combattimenti dato che la guerra finisce quando i piloti avevano appena completato il corso per il passaggio al Messerschmitt 109.

Dopo la guerra Malvezzi avviò un’attività di autotrasporti, senza dimenticare la passione per il volo. Morì il 20 aprile 2003.

Fernando Malvezzi durante il giuramento a Fossano

Informazioni aggiuntive

  • Data di Nascita: 19 Marzo 1919
  • Data morte: 7 Gennaio 1983
  • Vittorie: 10
  • Forza aerea: Regia Aeronautica 

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