L'incrociatore della Regia Marina Alberto di Giussano

Alberto di Giussano

di redazione
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L’incrociatore Alberto di Giussano venne impostato nel 1928, in quel periodo la Regia Marina immaginava come principale rivale la Francia e gli incrociatori impostati in quel periodo puntavano soprattutto sulla velocità come dote principale, sacrificando quindi altre caratteristiche quali la protezione passiva o l’autonomia.

Entrato in servizio il 1° gennaio 1931, l’Alberto di Giussano negli anni trenta partecipò alle principali missioni svolte dalla Regia Marina in quel periodo, compreso il supporto al controllo del contrabbando durante la guerra civile spagnola.

Il 10 giugno 1940 partecipò alla battaglia di Punta Stilo e in seguito partecipò alle operazioni di scorta diretta e in diretta dei convogli che trasportavano rifornimenti alle truppe dell’Asse in Nord Africa.

Il 9 dicembre 1941 salpò insieme all’incrociatore gemello Alberigo da Barbiano diretto a Tripoli per trasportare rifornimenti urgenti, Le due navi furono avvistate dalla ricognizione inglese e quindi richiamate in Italia, tuttavia il giorno 12 ripartirono e vennero intercettati al largo di Capo Bon da una flottiglia formata da quattro cacciatorpediniere britannici e vennero colpite dai colpi dell’artiglieria nemica e soprattutto dai siluri lanciati dalle navi inglesi. Colpito da due siluri l’Alberto di Giussano prese fuoco e venne immobilizzato dai danni subiti alla sala macchine. Il comandante ordinò l’abbandono della nave che si spezzò in due, affondando, alle 4.20 del 13 dicembre 1941.

Dei 720 uomini che costituivano l’equipaggio 283 morirono nella battaglia. Il relitto della nave è stato ritrovato nel 2007.

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: Italia
  • Tipo nave: Incrociatore
  • Classe: Shinano
  • Cantiere:

    Cantieri Ansaldo di Genova


  • Data impostazione: 29 marzo 1928
  • Data Varo: 27 marzo 1930
  • Data entrata in servizio: 1 gennaio 1931
  • Lunghezza m.: 169.3
  • Larghezza m.: 15.5
  • Immersione m.: 5.3
  • Dislocamento t.: 6.954
  • Apparato motore:

    6 caldaie, 2 turbine, 2 eliche


  • Potenza cav.: 95.000
  • Velocità nodi: 42
  • Autonomia miglia: 3.800
  • Armamento:

    8 cannoni da 152/53, 6 cannoni da 100/47, 8 mitragliere da 20/65, 8 mitragliatrici da 13.2mm, 4 tubi lanciasiluri, 2 lanciabombe antisommergibile, 2 idrovolanti IMAM Ro.43


  • Corazzatura:

    Orizzontale 20mm, verticale 24mm, artiglierie 23mm, torrione 40mm


  • Equipaggio: 507 di cui 19 ufficiali 

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4 commenti

Pietro 1 Agosto 2019 - 10:21

L’incrociatore leggero si chiamava Alberto Di Giussano

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Redazione 11 Dicembre 2019 - 11:12

Orpo, hai perfettamente ragione, GRAZIE!

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Bruno Pavan 30 Dicembre 2019 - 22:47

In quel incrociate persi mio zio Pavan Mario macchinista scelto di cui non si sono trovate più le spoglie.

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Bruno Pavan 30 Dicembre 2019 - 22:48

In quel incrociate persi mio zio Pavan Mario macchinista scelto di cui non si sono trovate più le spoglie.

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