La corazzata della Regia Marina Italiana Roma

Roma

di redazione
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La decisione di costruire la corazzata Roma venne presa nel 1938, in seguito al deteriorarsi delle condizioni politiche internazionali anche in seguito alla Guerra d’Etiopia, l’Italia decise infatti di procedere con un grande programma di riarmo per la Regia Marina, ignorando le condizioni del trattato di Washington e il relativo limite di 35.000 tonnellate di dislocamento.

La nave entrò in servizio il 14 giugno del 1942 e non partecipò mai ad azioni belliche offensive. Il 21 agosto venne trasferita a Taranto assegnata alla IX divisione navale che comprendeva anche la Littorio e la Vittorio Veneto.
A causa dei continui attacchi aerei cui era sottoposto il porto pugliese fu deciso di trasferire la flotta nella più sicura base di La Spezia, dove il 5 giugno del 1943 vennero danneggiate nel corso di un bombardamento aereo sia la Roma sia la Vittorio Veneto. Nuovamente colpita da altre due bombe nella notte del 24 giugno la Roma venne trasferita a Genova per le riparazioni e tornò operativa il 13 agosto.

Alla proclamazione dell’armistizio la nave si trovava a La Spezia, l’ammiraglio Carlo Bergamini ricevette l’ordine telefonico di recarsi con tutta la flotta a Malta innalzando dei segnali di resa. Bergamini non accettò l’ordine con entusiasmo e si decise a salpare solo alle 3 del mattino del 9 settembre facendo rotta per La Maddalena. La squadra era composta dalle corazzate Vittorio Veneto e Littorio (ribattezzata Italia nel luglio del 1943), la Roma e gli incrociatori Montecuccoli, Eugenio di Savoia e Attilio Regolo oltre ad alcuni cacciatorpediniere.

Dopo essere stata avvistata da ricognitori della Luftwaffe, la flotta venne attaccata verso le 15:10 del 9 settembre al largo dell’isola dell’Asinara. Si trattava di bimotori Dornier 217K del Kampfgeschwader 100, decollati dalla base di Istres con l’ordine di attaccare soltanto le navi corazzate italiane.  Gli aerei tedeschi da una quota insolitamente alta lanciarono degli ordigni di nuova concezione, si trattava delle bombe teleguidate conosciute come Fritz-X che veniva impiegata per la prima volta in azione.

La corazzata Roma non venne colpita dal primo attacco della Luftwaffe ma alle 15:42 la nave venne centrata una prima volta. La bomba non causò danni devastanti ma attraversò completamente la nave, aprendo una falla ma esplodendo sott’acqua. Alle 15:50 la Roma venne centrata una seconda volta, a prua, tra la torre comando e la torretta sopraelevata con l’armamento principale; le caldaie si allagarono causando l’arresto della nave, i depositi di munizioni esplosero e l’intera torre numero 2, con le sue 1500 tonnellate di peso, venne lanciata in aria e cadde in mare a una certa distanza. Alle 16:11 la nave si capovolse e affondò, spezzata in due tronconi.

Molti tra gli uomini dell’equipaggio, compresi l’ammiraglio Bergamini e il comandante della Roma, Adone Del Cima, morirono quasi istantaneamente; senza attendere ordini i cacciatorpediniere Mitragliere e Carabiniere invertirono la rotta per soccorrere i superstiti, a queste due navi si aggiunsero quasi subito il Regolo e il Fuciliere e quindi altre tre cacciatorpediniere ma i superstiti del disastro furono solo 622.

Il 29 giugno 2012 il relitto della Roma è stato ritrovato nel Golfo dell’Asinara a 1000 metri di profondità e a circa 16 miglia dalla costa sarda.

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: Italia
  • Tipo nave: Corazzata
  • Classe:Littorio
  • Cantiere:

    Cantieri Riuniti Dell’Adriatico di Trieste


  • Data impostazione: 18 settembre 1938
  • Data Varo: 9 giugno 1940
  • Data entrata in servizio: 14 giugno 1942
  • Lunghezza m.: 240.7
  • Larghezza m.: 32.9
  • Immersione m.: 10.5
  • Dislocamento t.: 46.215
  • Apparato motore:

    8 caldaie, 4 turbine, 4 eliche


  • Potenza cav.: 130.000
  • Velocità nodi: 31
  • Autonomia miglia: 3920
  • Armamento:

    9 cannoni da 381/50, 12 cannoni da 152/55, 4 cannoni da 120/40 per il tiro illuminante, 12 cannoni AA da 90/50, 20 mitragliere AA da 37/54, 20 mitragliere AA da 20/65, 3 IMAM Ro.43 oppure Reggiane 2000


  • Corazzatura:

    Verticale 350mm, orizzontale 150mm, artiglierie 350mm, artiglierie secondarie 280mm, torrione comando 260mm


  • Equipaggio: 1.920
  • Bibliografia – Riferimenti:
      

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