La corazzata della Regia Marina italiana Andrea Doria

Andrea Doria

di redazione
Pubblicato: Ultimo aggiornamento: 557 letture totali

Entrata in servizio nel 1916, la corazzata Andrea Doria non prese parte a scontri armati in quanto la marina italiana e quella austriaca durante la Grande Guerra preferirono guardarsi in cagnesco a distanza, evitando lo scontro aperto.

Nel 1937 vennero avviati lavori di ricostruzione e ammodernamento che cambiarono molto la struttura e la sostanza della nave. L’apparato motore venne sostituito con uno di nuove concezione e di potenza più che doppia, l’armamento venne rivisto, in particolare quello secondario e venne anche installato un armamento antiaereo che in quel periodo appariva addirittura sovradimensionato dato che non era ancora chiara la minaccia rappresentata da bombardieri e aerosiluranti per le grandi navi di superficie.

Anche la protezione passiva della nave venne rivista e vennero introdotti i cilindri assorbitori detti modello Pugliese, dal nome del generale del Genio navale che li aveva progettati, che avrebbero dovuto assorbire meglio l’urto in caso di urto contro una mina o esplosione di un siluro; l’efficacia di questi cilindri, disposti lungo la murata, non è mai stata provata.

Il 15 luglio 1940, poche settimane dopo l’entrata in guerra dell’Italia, la corazzata Andrea Doria rientrò in servizio e nel corso della Seconda Guerra Mondiale partecipò soprattutto a operazioni di scorta ai convogli diretti in Nord Africa e alla difesa antiaerea della base di Taranto.

All’armistizio si recò a Malta, in obbedienza alle clausole dell’armistizio, per poi ritornare in Italia nel 1944. Terminata la guerra tornò a far parte della marina militare italiana fino a quando venne rimossa dal servizio attivo nel 1956 per poi essere smantellata due anni dopo.

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: Italia
  • Tipo nave: Corazzata
  • Classe:Andrea Doria
  • Cantiere:

    Arsenale di La Spezia


  • Data impostazione: 24 marzo 1912
  • Data Varo: 30 marzo 1916
  • Data entrata in servizio: 26 ottobre 1940
  • Lunghezza m.: 186.9
  • Larghezza m.: 28
  • Immersione m.: 10.4
  • Dislocamento t.: 29.000
  • Apparato motore:

    8 caldaie, 2 turbine, 2 eliche


  • Potenza cav.: 85.000
  • Velocità nodi: 27
  • Autonomia miglia: 3390
  • Armamento:

    10 cannoni da 320mm, 12 cannoni da 135mm, 10 cannoni da 90mm, 19 cannoni da 37mm antiaerei, 12 mitragliere da 20mm


  • Corazzatura:

    Cintura principale 250mm, torrette 280mm, ponte superiore 135mm, torrione comando 260mm


  • Equipaggio: 1.495
  • Bibliografia – Riferimenti:
      

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2 commenti

Giorgio 30 Luglio 2019 - 20:54

Mio padre fece parte dell’equipaggio dal 1940 al 1945
Il suo ruolo era CM …conduttore macchine e stato uno dei tanti marinai fortunati a tornare a casa…

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Gallucci Gualberto 18 Gennaio 2021 - 18:29

Dove posso trovare l’elenco degli ufficiali del periodo relativo alla seconda guerra mondiale? Perché penso che un mio lontano zio sia stato il capitano cappellano. Grazie

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