Yoshimi Minami

di redazione
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Yoshimi Minami

Yoshimi Minami (南 義美, Minami Yoshimi) nacque il 15 dicembre 1915 nel distretto di Ayauta, prefettura di Kagawa. Conosciuto come “il secondo Kashimura” per il suo stile di combattimento sfegatato e le sue imprese spettacolari, ottenne quindici vittorie aeree confermate prima di cadere in una missione di protezione ai kamikaze nel novembre 1944.

Formazione e primi anni

Nel 1933 Minami entrò nel Corpo di Addestramento Navale di Sasebo. Trasferitosi all’aviazione, nel maggio 1935 iniziò l’addestramento come pilota con il 30° corso presso il Gruppo Aereo di Kasumigaura. Diplomandosi nel novembre dello stesso anno, divenne pilota da caccia e prestò servizio presso i Gruppi Aerei di Saeki e Omura per perfezionare le sue capacità.

Battesimo del fuoco in Cina

Con lo scoppio della Guerra Sino-Giapponese nel 1937, Minami fu trasferito al 13° Gruppo Aereo e inviato a Shanghai. Il suo debutto operativo avvenne il 20 settembre 1937 durante il terzo raid aereo su Nanchino.

L’episodio che lo rese famoso si verificò il 31 maggio 1938 durante un attacco su Hankou. Partecipando come uno dei nove aerei della squadriglia Yoshitomi, dopo aver abbattuto un primo velivolo nemico si trovò circondato da dodici caccia avversari. Con il serbatoio del carburante colpito e le munizioni esaurite, compì un atto di straordinario coraggio: si lanciò deliberatamente contro uno dei dodici nemici, abbattendolo con uno speronamento. Il suo aereo, con l’ala sinistra gravemente danneggiata, riuscì miracolosamente ad atterrare sulle rive del fiume Yangtze. Mentre bruciava il velivolo per impedirne la cattura, fu avvistato e recuperato da una pattuglia navale amica.

Per questo atto di eccezionale valore, Minami ricevette la Medaglia Speciale della Marina Imperiale. Continuando le sue operazioni fino al rientro in patria nel settembre 1938, totalizzò nove vittorie nel teatro cinese.

Le grandi battaglie del Pacifico

Dopo il ritorno in Giappone, Minami prestò servizio presso i Gruppi Aerei di Saeki e Omura e sulle portaerei Hiryū e Zuihō. Nell’ottobre 1941 fu trasferito sulla portaerei Shōkaku, partecipando all’attacco di Pearl Harbor, all’incursione nell’Oceano Indiano e alla Battaglia del Mar dei Coralli.

Nel giugno 1942 fece ritorno al Gruppo Aereo di Omura come istruttore. Nel febbraio 1944 fu assegnato al 601° Gruppo Aereo e imbarcato sulla portaerei Taihō. Durante la Battaglia del Mare delle Filippine partecipò alla prima ondata d’attacco come membro della scorta caccia. Dopo il combattimento aereo riuscì a rientrare, ma la Taihō fu affondata e Minami rimase ferito nell’azione.

L’ultima battaglia

Dopo il secondo rientro in patria, Minami fu trasferito al 653° Gruppo Aereo e imbarcato sulla portaerei Chiyoda per partecipare alla Battaglia del Golfo di Leyte. Il 24 e 25 ottobre 1944 fu impegnato nella difesa ravvicinata della portaerei. Durante questi intensi combattimenti abbatté quattro velivoli nemici, portando il suo totale a quindici vittorie, prima di essere costretto ad ammarare e venire recuperato dall’incrociatore leggero Ōyodo.

Il 25 novembre 1944, Minami fu assegnato al 201° Gruppo Aereo per una missione speciale. Decollò come pilota di scorta diretta per il corpo d’attacco speciale kamikaze “Kasagi”, ma non fece mai ritorno. Si ritiene che sia caduto durante un combattimento con caccia nemici o per il fuoco contraereo mentre proteggeva i piloti kamikaze diretti ai loro obiettivi.

Informazioni aggiuntive

  • Data di Nascita: 1 Agosto 1917
  • Data morte: 25 Novembre 1944  
  • Vittorie: 15  
  • Forza aerea: Marina Imperiale 

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