Masaichi Kondo

di redazione
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Masaichi Kondo

Masaichi Kondo nacque nell’agosto 1917 nella prefettura di Ehime. La sua carriera nell’Aviazione della Marina Imperiale Giapponese, dal 1935 al 1944, lo vide operare con quattro diversi gruppi aerei imbarcati e due gruppi terrestri, attraversando tutti i principali teatri bellici dal conflitto sino-giapponese alla Guerra del Pacifico. Con tredici vittorie confermate, fu uno degli assi che riuscirono a sopravvivere alla guerra.

L’addestramento e il battesimo del fuoco

All’età di diciotto anni, Kondo si diplomò nel 27° Corso di Addestramento Piloti. Quando scoppiarono le ostilità in Cina, volava sul nuovo caccia biplano Nakajima A4N (Type 95) dalla portaerei leggera Ryūjō, parte della 1ª Flottiglia Aerea.

Il 23 agosto 1937 ebbe il suo battesimo del fuoco nei cieli di Paoshan, vicino a Shanghai. Il suo gruppo aereo sorprese diciotto caccia biplani Curtiss Hawk III dell’Aviazione della Repubblica Cinese, rivendicando l’abbattimento di dieci velivoli senza subire perdite. Kondo rivendicò due vittorie personali in questo scontro.

Le operazioni nella Cina meridionale

Dopo due settimane di decolli quasi quotidiani di velivoli a supporto delle operazioni terrestri intorno a Shanghai, la Ryūjō tornò alla base di Sasebo per il rifornimento. All’inizio di settembre, la portaerei salpò verso la costa della Cina meridionale per partecipare al blocco navale dei porti vitali di Canton e Hong Kong.

Durante l’ultima settimana di settembre 1937, Kondo partecipò ai raid intorno a Canton, inclusi gli attacchi agli aeroporti di Teinho e Peiyun. In questi combattimenti, che videro contrapposti i caccia giapponesi ai Curtiss Hawk III cinesi, con molti velivoli abbattuti da entrambe le parti.

Nell’aprile 1938, ora trasferito al gruppo aereo della portaerei Kaga, partecipò al rinnovato sforzo per eliminare la resistenza cinese nella provincia del Guangdong. Il 13 aprile fu parte della scorta di caccia A4N e A5M che proteggeva i bombardieri in picchiata Aichi D1A2 diretti all’aeroporto di Tien He, quando furono intercettati dai Gloster Gladiator cinesi. Nel combattimento aereo di quaranta minuti che ne seguì, furono persi cinque velivoli giapponesi e quattro cinesi.

La transizione al servizio terrestre

Nel giugno 1938 Kondo fu trasferito al 15° Gruppo Aereo dell’Aviazione Navale. Nell’ottobre 1939 fu assegnato al 12° Gruppo Aereo, di stanza a Hankou nella Cina centrale. Questo gruppo, ora esclusivamente equipaggiato con caccia, partecipò alle operazioni contro obiettivi nel Guangxi. Kondo prese parte agli attacchi su Liuzhou il 30 dicembre 1939 e su Guilin il 10 gennaio 1940, abbattendo con successo velivoli nemici in entrambe le operazioni.

Il passaggio al Pacifico

Con l’inizio della Guerra del Pacifico nel dicembre 1941, molti piloti esperti come Kondo furono trasferiti dal fronte cinese al teatro del Pacifico meridionale. Nel luglio 1942 fu assegnato alla portaerei leggera Zuihō, che faceva parte della ricostituita 1ª Divisione Portaerei della 3ª Flotta.

La Battaglia delle Isole Santa Cruz

Il 26 ottobre 1942, durante la Battaglia delle Isole Santa Cruz, Kondo partecipò a uno degli scontri aeronavali più significativi della guerra. La prima ondata d’attacco giapponese, comprendente 115 bombardieri e caccia, si diresse verso le portaerei americane Enterprise e Hornet.

Durante questa missione, il comandante della scorta della Zuihō, Tenente Moriyasu Hidaka, prese la decisione di attaccare diciannove velivoli della Enterprise che stavano volando in direzione opposta, invece di continuare a scortare i bombardieri giapponesi. Otto piloti Zero, incluso Kondo, seguirono Hidaka in questo attacco a sorpresa.

Piombando con il sole alle spalle sugli ignari velivoli americani ignari, aprirono il fuoco con i cannoni da 20 mm e le mitragliatrici da 7,7 mm. Furono abbattuti quattro caccia Wildcat e quattro aerosiluranti Avenger. Kondo rivendicò due di queste vittorie. Sebbene l’iniziativa di Hidaka riducesse la minaccia alle portaerei giapponesi, diminuì anche la protezione per i bombardieri giapponesi, che subirono pesanti perdite.

Gli ultimi combattimenti

Poco dopo il decollo di Kondo dalla Zuihō, la portaerei fu colpita dai bombardieri in picchiata americani e resa incapace di lanciare o recuperare velivoli. I piloti orfani della loro portaerei, incluso Kondo, atterrarono sulla Zuikaku. A novembre fu trasferito sulla Junyō.

Durante le operazioni di supporto ai convogli diretti a Guadalcanal e successivamente a Wewak in Nuova Guinea, Kondo continuò le sue missioni di combattimento. Partecipò all’Operazione I-Go nell’aprile 1943, quando i velivoli imbarcati furono distaccati per operazioni terrestri.

Il 15 agosto 1943, mentre scortava bombardieri in picchiata diretti a Vella Lavella, Kondo abbatté un caccia intercettore ma fu ferito a una gamba. Riuscì a tornare alla base di Buin ma fu ospedalizzato ed evacuato in Giappone, dove trascorse quindici mesi in ospedale.

L’eredità

Successivamente assegnato al 203° Gruppo Aereo, Masaichi Kondo non partecipò più a combattimenti prima della fine della guerra. Descritto come tenace e abile senza essere appariscente, rappresentava il tipico pilota professionista dell’aviazione navale giapponese. Con le sue tredici vittorie in combattimento aria-aria, fu uno dei fortunati: dei 162 assi dell’aviazione navale giapponese, 93 non sopravvissero alla guerra.

Informazioni aggiuntive

  • Data di Nascita: 1 Agosto 1917
  • Data morte: 
  • Vittorie:13
  • Forza aerea:  Marina Imperiale 
  • Bibliografia – Riferimenti 

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