Kanichi Kashimura

di redazione
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Kanichi Kashimura

Kanichi Kashimura (樫村 寛一, Kashimura Kan’ichi) nacque il 5 luglio 1913 a Zentsūji, nella prefettura di Kagawa. La sua breve ma intensa carriera nell’Aviazione della Marina Imperiale Giapponese fu caratterizzata da notevoli successi in combattimento e da un episodio che lo rese una leggenda vivente dell’aviazione nipponica.

Gli anni della formazione

Nel giugno 1933, Kashimura si arruolò nella Marina Imperiale presso la base di Kure, nella prefettura di Hiroshima. La sua eccezionale abilità come pilota emerse fin dai primi anni di servizio, ponendo le basi per la sua futura carriera come asso dell’aviazione.

La Guerra in Cina

Con lo scoppio della Guerra Sino-Giapponese, Kashimura fu inviato sul continente nell’ottobre 1937, assegnato al 13° Gruppo Aereo. Pilotando il caccia Type 97 “Claude” (Mitsubishi A5M), entrò presto in azione nei cieli di Shanghai, Nanchino e Nanchang. Il 22 novembre 1937 ottenne le sue prime due vittorie nei cieli di Nanchino.

Lo A5M4 di Kanichi Kashimura senza un pezzo di ala
Lo A5M4 di Kanichi Kashimura senza un pezzo di ala

L’impresa leggendaria

Il 9 dicembre 1937, durante una missione su Nanchang, Kashimura compì l’impresa che lo avrebbe reso famoso in tutto il Giappone. In uno scontro con i nuovi caccia Curtiss Hawk forniti agli americani, dopo aver abbattuto un velivolo nemico (la sua terza vittoria), si trovò coinvolto in una collisione aerea che gli strappò via circa un terzo dell’ala sinistra del suo A5M.

Ciò che seguì fu una dimostrazione straordinaria di abilità di pilotaggio. Kashimura riuscì a stabilizzare il velivolo gravemente danneggiato applicando una pressione costante sugli alettoni per contrastare la tendenza al rollio. Con incredibile sangue freddo, iniziò il lungo viaggio di ritorno verso la base, distante 600 chilometri.

Arrivato sulla base, si trovò di fronte alla sfida più difficile: l’atterraggio. Il problema era che rallentando la velocità, l’efficacia degli alettoni diminuiva e l’aereo tendeva a rollare verso l’ala danneggiata. Dopo tre tentativi abortiti, al quarto approccio Kashimura decise di mantenere una velocità più alta del normale. Questa scelta gli permise di controllare il rollio ma rese l’atterraggio estremamente rischioso. Quando le ruote toccarono il terreno, il velivolo si cappottò e perse la coda nell’impatto, ma miracolosamente il pilota ne uscì illeso.

L’impresa ebbe un’enorme risonanza in Giappone. In un momento in cui il paese aveva bisogno di eroi, la storia del “pilota che tornò con un’ala sola” catturò l’immaginazione popolare. Il relitto dell’aereo, invece di essere riparato, fu inviato in Giappone per essere esposto al pubblico.

I successi successivi

Kashimura continuò a combattere nei cieli della Cina, accumulando ulteriori vittorie fino a raggiungere il notevole score di dodici abbattimenti. Per il suo valore fu insignito dell’Ordine del Nibbio d’Oro di quinta classe.

Dopo un periodo come istruttore presso la base di Yokosuka, tornò in Cina per un altro tour operativo, ma trovò un teatro bellico profondamente cambiato: l’aviazione cinese era stata decimata e le opportunità di combattimento erano rare.

La Guerra del Pacifico e l’ultima missione

Quando il Giappone entrò in guerra contro gli Stati Uniti nel dicembre 1941, Kashimura era ancora in servizio come istruttore a Yokosuka. Nel dicembre 1942 fu trasferito a Rabaul, nella Nuova Britannia, dove si trovò ad affrontare un nemico molto diverso da quello cinese: piloti americani ben addestrati con equipaggiamenti moderni e robusti.

Il 6 marzo 1943, durante uno scontro con caccia F4F Wildcat sopra le Isole Russell, nell’arcipelago delle Salomone, Kashimura fu abbattuto e perse la vita. Al momento della sua morte aveva totalizzato dieci vittorie confermate. Fu promosso postumo al grado di Sottotenente di Vascello.

La storia di Kanichi Kashimura, noto anche con il soprannome di “One Wing” (Un’Ala), rappresenta un esempio straordinario di abilità di pilotaggio e coraggio. La sua impresa del volo con mezza ala rimane uno degli episodi più spettacolari dell’aviazione militare giapponese, mentre il suo record di combattimento lo colloca tra gli assi più capaci del suo paese.

Informazioni aggiuntive

  • Data di Nascita: 19 Marzo 1919
  • Data morte: 7 Gennaio 1983
  • Vittorie: 12
  • Forza aerea: Marina Imperiale
  • Bibliografia – Riferimenti 
     
    • Ikuhiko Hata, Yasuho Izawa (1989) Japanese Naval Aces and Fighter Units in World War II. (1989). Naval Institute Press. ISBN 0-87021-315-6.
    • ww2db
    • Historic Wings
     

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