Il bombardiere sovietico Petlyakov Pe-2

Petlyakov Pe-2

di redazione
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Impiegato principalmente come bombardiere leggero, il Pe 2 venne impiegato anche come ricognitore, caccia pesante e notturno e in missioni di attacco al suolo.

L’impiego originariamente previsto era di caccia da alta quota e il progetto era apparso valido, sofisticato, soprattutto se confrontato con il resto della produzione sovietica. Abitacolo pressurizzato, comandi servo-assistiti erano lussi piuttosto rari sugli aerei dell’armata rossa che preferiva macchine di più semplice costruzione e manutenzione; le capacità della tecnologia sovietica non erano comunque inferiori a quelle occidentali e questa macchina ne è un esempio.

Il Pe-2 è un bimotore monoplano ad ala bassa, carrello interamente retrattile e doppia deriva. I motori sono due Klimov raffreddati a liquido. Complessivamente ne sono stati costruiti circa 11.400 con un gran numero di varianti minori.

Il Petlyakov Pe-2 fu un bombardiere medio bimotore ad ala bassa progettato e costruito in Unione Sovietica a partire dalla fine degli anni ’30. Entrato in servizio nei reparti della Voenno-vozdušnye sily SSSR (VVS), l’aeronautica militare sovietica, nel 1941, fu impiegato su vasta scala durante tutta la Grande Guerra Patriottica contro le forze dell’Asse. Nonostante un battesimo del fuoco difficile, si dimostrò uno dei migliori bombardieri tattici del conflitto, venendo prodotto in oltre 11.400 esemplari, più di qualsiasi altro bombardiere bimotore ad eccezione dello Junkers Ju 88 tedesco e del Vickers Wellington britannico.

Petlyakov Pe-2 a Poltava, Russia
Petlyakov Pe-2 a Poltava, Russia

Origini e sviluppo

Le origini del Pe-2 risalgono al 1937, quando l’OKB diretto da Andrej Nikolaevič Tupolev avviò il progetto di un caccia intercettore d’alta quota denominato VI-100 (Vysotnyi Istrebitel’). Capo progettista dell’aereo era Vladimir Michajlovič Petlyakov, a capo della “brigata per i velivoli pesanti” presso la Tupolev.

Il primo prototipo del VI-100, un monoplano interamente metallico dalla struttura in duralluminio, volò il 22 dicembre 1939. Era un velivolo dalle caratteristiche avanzate per l’epoca, con cabina pressurizzata, motori dotati di turbocompressori e numerosi sistemi ad azionamento elettrico. Nelle intenzioni dei progettisti, avrebbe dovuto contrastare i bombardieri d’alta quota tedeschi come lo Junkers Ju 86P e l’Henschel Hs 130.

Nel maggio 1940 il governo sovietico, impressionato dalle prestazioni dei bombardieri in picchiata tedeschi durante le campagne di Polonia e Francia, richiese la conversione del VI-100 in un bombardiere tattico. Petlyakov e il suo team ebbero solo 45 giorni per riprogettare l’aereo, eliminando la pressurizzazione e i turbocompressori e introducendo un terzo membro d’equipaggio con un mitragliere ventrale. Il risultato fu il PB-100 (Pikiruyushchiy Bombardirovshchik, bombardiere in picchiata), presto rinominato Pe-2 in onore del suo progettista.

Tecnica

Il Pe-2 conservava l’ala bassa e la struttura interamente metallica del suo predecessore. L’ala aveva un sensibile angolo di diedro positivo e alettoni rivestiti in tela, mentre gli impennaggi avevano una marcata freccia. Il carrello d’atterraggio era di tipo classico e retrattile, con le gambe principali che si ritraevano all’indietro nelle gondole motore.

La propulsione era affidata a una coppia di motori Klimov M-105R, cioè versioni prodotte su licenza degli Hispano-Suiza 12Y, eroganti 1.100 CV e azionanti eliche tripala metalliche a passo variabile. Con questo impianto propulsivo, il Pe-2 raggiungeva una velocità massima di 540 km/h a 5.000 metri, aveva una tangenza pratica di 8.800 metri e un’autonomia massima di 1.500 km.

L’armamento difensivo si basava inizialmente su quattro mitragliatrici ShKAS da 7,62 mm: una dorsale, una ventrale e due frontali fisse sparanti attraverso il disco dell’elica. Dal 13° lotto di produzione, la ShKAS frontale di destra venne rimpiazzata da una più potente Berezin UBK da 12,7 mm, mentre la ShKAS ventrale venne sostituita da una UBT da 12,7 mm in una torretta retrattile. Successivamente, anche la ShKAS dorsale venne rimpiazzata da una UBT in varie installazioni come la torretta VUB-1 o la postazione aperta FT.

Il carico bellico interno massimo era di 600 kg in una stiva ventrale e due piccoli vani nelle gondole motore. A questa dotazione si aggiungevano quattro attacchi subalari per un totale di 1.000 kg di bombe in configurazione di sovraccarico. Il Pe-2 montava anche aerofreni a piastra metallica sul lato inferiore delle ali per il bombardamento in picchiata.

Impiego operativo

Il Pe-2 venne mostrato per la prima volta in pubblico durante la parata del 1° maggio sulla Piazza Rossa, entrando in servizio di prima linea nel giugno 1941, subito prima dell’invasione tedesca dell’URSS. Durante le prime disperate settimane di guerra, i Pe-2 vennero spesso impiegati in missioni semi-suicide contro le colonne corazzate tedesche, subendo perdite elevate a causa della scarsa esperienza degli equipaggi e dell’inadeguata scorta caccia.

Tuttavia, nel tardo 1941, i Pe-2 iniziarono a mietere successi contro la Luftwaffe, rivelandosi macchine robuste, veloci e ben armate in grado di competere ad armi pari con i caccia tedeschi. La produzione venne costantemente incrementata negli stabilimenti degli Urali, mentre il progetto venne affinato per aumentare la protezione dei membri d’equipaggio.

Per tutto il 1942 e il 1943, i Pe-2 si dimostrarono ottimi bombardieri tattici, colpendo con precisione nodi logistici, linee ferroviarie, aeroporti e concentrazioni di truppe della Wehrmacht, fornendo un contributo fondamentale alle vittorie sovietiche a Stalingrado e Kursk. La Luftwaffe organizzò reparti specifici di caccia notturna equipaggiati con Bf 110 e Ju 88 per contrastare le incursioni notturne dei Pe-2.

Nel 1944, con il materiale bellico tedesco sempre più logoro e la superiorità aerea sovietica in costante aumento, i Pe-2 incrementarono ulteriormente il loro contributo, supportando l’avanzata della Krasnaja Armija verso la Germania. Nell’estate di quell’anno, ad esempio, i Pe-2 del 1° Corpo Aereo Bombardieri della Guardia inflissero danni devastanti alle forze tedesche durante l’Operazione Bagration in Bielorussia.

A dispetto delle elevate perdite, dovute al fatto di operare spesso senza un’adeguata scorta caccia, i Pe-2 continuarono a martellare il nemico fino agli ultimi giorni di guerra, quando unità come il 25° Reggimento Bombardieri della Guardia “Gatčinskij” si guadagnarono il rispetto e il timore del nemico. Degli 11.400 Pe-2 costruiti, oltre un terzo andò perso in combattimento.

Utilizzatori

Oltre all’Unione Sovietica, il Pe-2 prestò servizio con le forze aeree di diversi paesi alleati durante e dopo la guerra. La Cecoslovacchia ricevette 32 esemplari di Pe-2FT (versione con torretta dorsale migliorata) e 3 addestratori UPe-2 che operarono dal 1946 al 1951. La Polonia ebbe in organico 113 bombardieri e 14 addestratori, ritirati solo nel 1957.

Nel periodo postbellico, la carriera del Pe-2 ebbe una coda in Unione Sovietica con alcuni esemplari impiegati come banchi prova volanti e traino-bersagli, mentre una manciata di macchine da ricognizione sopravvissero fino agli anni ’50 in Estremo Oriente.

Equipaggio in posa davanti al loro Pe-2 "per il grande Stalin"
Equipaggio in posa davanti al loro Pe-2 “per il grande Stalin”
Foto Mil.ru, CC BY 4.0, link

Eredità

Nonostante un inizio difficile, il Petlyakov Pe-2 si affermò come uno dei migliori bombardieri medi sovietici della Seconda Guerra Mondiale, distinguendosi per velocità, robustezza e precisione nel bombardamento. Secondo solo allo Shturmovik Il-2 per impatto sul fronte orientale, il Pe-2 svolse innumerevoli missioni contro obiettivi strategici e tattici della Wehrmacht, contribuendo in maniera decisiva alla vittoria finale dell’Armata Rossa.

Con oltre 11.400 esemplari costruiti, il Pe-2 fu uno dei bombardieri tattici più prolifici di tutti i tempi e uno dei velivoli simbolo dello sforzo bellico sovietico. La sua eredità permane nella storiografia russa ed ex-sovietica, dove è ricordato con orgoglio insieme ai valorosi equipaggi che lo portarono in battaglia contro il nemico nazifascista fino alla vittoria finale.

Principali varianti del Petlyakov Pe-2

  • PB-100: prototipo del Pe-2, derivato dal VI-100 del 1940
  • Pe-2: prima variante in produzione di serie
  • Pe-2B: bombardiere standard, in produzione dal 1944
  • Pe-2D: bombardiere con tre uomini di equipaggio, motori VK-107A
  • Pe-2FT: variante principale di produzione con armamento difensivo migliorato (aggiunta una mitragliatrice da 7.62 nella torretta dorsale), rimozione dei freni di picchiata, motori migliorati e modifica alla vetratura del muso. In Cecoslovacchia l’aereo era denominato B-32
  • Pe-2FZ: costruito in un numero limitato di esemplari
  • Pe-2I: versione con motori Myasishchev VK-107, nuovo profilo alare, torrette difensive radiocomandate. La velocità massima era di 656 Km/h e poteva trasportare un carico bellico di 1.000 Kg. Ne furono costruiti cinque esemplari
  • Pe-2K: versione dotata di motori radiali, numero di esemplari costruiti limitato
  • Pe-2K RD-1: Pe-2K equipaggiata con un razzo Giushko RD-1 da 300 Kg di spinta in coda
  • Pe-2M: derivata dalla dPe-2I con armamento difensivo incrementato
  • Pe-2MV: versione armata con con un cannone ShVAK da 20mm e due mitragliatrici da 12.7 in una gondola sotto la fusoliera e con una ulteriore mitragliatrice da 7.62 nella torretta dorsale
  • Pe-2R: versione da ricognizione con tre uomini di equipaggio e serbatoi di carburante maggiorati per aumentare l’autonomia. Ne fu costruito un numero limitato di esemplari
  • PE-2S: versione biposto da addestramento
  • Pe-2Sh: prototipo del PB-100 armato con due cannoni ShVAK da 20mm e una singola mitragliatrice da 12.7 sotto la fusoliera
  • Pe-2VI: versione progettata per la caccia ad alta quota
  • Pe-2UTI (UPe-2): versione progettata appositamente per l’addestramento, in Cecoslovacchia era denominata CB-32
  • Pe-2 Paravan: versione progettata per attaccare i palloni antiaerei di sbarramento
  • Pe-3: caccia notturno a grande autonomia
  • Pe-4: versione identica al Pe-2 ma dotata di motori Klimov VK-105PF

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: URSS
  • Modello: Petlyakov Pe-2
  • Costruttore: Industrie di Stato
  • Tipo: Bombardamento
  • Motore:

    2 Klimov M.105R a 12 cilindri a V, raffreddati a liquido, da 1.100 HP ciascuno.

  • Anno: 1941
  • Apertura alare m.: 17.16
  • Lunghezza m.: 12.66
  • Altezza m.: 4.00
  • Peso al decollo Kg.: 7.680
  • Velocità massima Km/h: 540 a 5.000 m.
  • Quota massima operativa m.: 8.800
  • Autonomia Km: 1.500 
  • Armamento difensivo:

    5 mitragliatrici

     

  • Equipaggio: 3
  • Bibliografia – Riferimenti:
     
    • Enzo Angelucci – Paolo Matricardi: Guida agli aeroplani di tutto il mondo: la Seconda Guerra Mondiale (Mondadori) ISBN: ‎ 978-8804313823.
    • Bill Gunston:  The Osprey Encyclopedia of Russian Aircraft 1875–1995. Osprey, 1995. ISBN 1-85532-405-9.
    • AirVectors
    • airpages.ru
     

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