Gli alianti svolsero un ruolo importantissimo nella Luftwaffe; nel periodo del Blitzkrieg, potendo trasportare silenziosamente un buon numero di soldati oltre le linee nemiche, si rivelarono uno strumento efficace.
Utilizzato operativamente in tutte le principali operazioni di aviosbarco a partire dal 1941, il Gotha 242 si rivelò un aereo affidabile; questo aliante era in grado di trasportare 21 uomini completamente equipaggiati, carichi pesanti o veicoli.
Il Gotha 242 è un aliante a doppio trave di coda, ad ala alta. L’intera parte posteriore della fusoliera è apribile per facilitare le operazioni di accesso.
Il Gotha Go 242 fu un aliante da trasporto tattico impiegato dalla Luftwaffe durante la Seconda Guerra Mondiale. Progettato per rimpiazzare il precedente DFS 230, ne rappresentava un deciso miglioramento sia in termini di capacità di carico che di caratteristiche di volo. Nonostante un impiego operativo limitato, il Go 242 si rivelò un mezzo versatile e divenne la base per lo sviluppo del trasporto a motore Gotha Go 244.

Origini e sviluppo
La storia del Go 242 inizia con una specifica emessa dal Reichsluftfahrtministerium (RLM), il ministero dell’aviazione del Reich, per un nuovo aliante da trasporto pesante destinato a sostituire il DFS 230 allora in servizio. Il requisito richiedeva un velivolo in grado di trasportare 20 soldati completamente equipaggiati o un carico equivalente.
Il progetto venne affidato all’ingegnere Albert Kalkert, che disegnò un velivolo dalla configurazione per l’epoca classica: ala alta a sbalzo, fusoliera a sezione rettangolare con portellone di carico posteriore a conchiglia, impennaggi montati su due travi di coda collegate da un piano orizzontale. La struttura era metallica in tubi d’acciaio, con rivestimento in tela.
Le versioni da trasporto materiali presentavano una rampa di carico incernierata sul retro della fusoliera, in grado di accomodare un piccolo veicolo come il Kübelwagen o carichi di dimensioni e peso simili. Questa flessibilità, unita a caratteristiche di volo superiori al DFS 230, rendeva il Go 242 un progetto promettente.
Dopo il successo dei primi voli dei prototipi nel 1941, il Go 242 entrò rapidamente in produzione, totalizzando ben 1528 esemplari costruiti. Di questi, 133 vennero poi convertiti nella versione a motore Go 244, dotata di due propulsori francesi Gnome-Rhône 14M da 500 kW montati su piloni all’estremità delle travi di coda.
Dettagli tecnici e innovazioni
Una delle sfide principali per un grande aliante da trasporto come il Go 242 era riuscire a decollare in sicurezza anche a pieno carico. Per questo motivo vennero sperimentati vari sistemi di assistenza al decollo a razzo. Una soluzione prevedeva un rack di 4 razzi Rheinmetall-Borsig da 470 N montato in coda alla stiva di carico, ma non venne mai usato operativamente.
Più successo ebbe invece il cosiddetto “R-Gerät”, un razzo a propellente liquido Walter HWK 109-500 montato sotto ogni semiala. Questi razzi venivano sganciati dopo il decollo e recuperati grazie a un paracadute. Si trattava di una soluzione ingegnosa per fornire la spinta supplementare necessaria nelle condizioni di massimo carico.
Un’altra innovazione del Go 242 fu la versione C-1, dotata di uno scafo centrale a tenuta stagna per consentire ammaraggi di emergenza. Alcuni di questi alianti anfibi ebbero un impiego particolare: era previsto che trasportassero appeso sotto la fusoliera un piccolo catamarano d’assalto carico di 1200 kg di esplosivo. Il pilota avrebbe dovuto ammarare vicino a una nave nemica, trasferirsi sul catamarano, puntare ad alta velocità verso l’obiettivo, bloccare i comandi e lanciarsi con il paracadute poco prima dell’impatto. Un’idea audace che però non sembra aver avuto riscontri operativi.

Traino e navigazione
In condizioni operative, i Go 242 venivano trainati in volo da bombardieri Heinkel He 111 o da trimotori da trasporto Junkers Ju 52. In alcuni casi vennero equipaggiati con razzi di assistenza al decollo RATO (Rocket-Assisted Take Off). La maggior parte degli alianti operò nel Mediterraneo, in Nord Africa e nel Mar Egeo.
Una particolarità di questo aliante era che poteva essere trainato anche dai bombardieri in picchiata Junkers Ju 87D-2 opportunamente modificati con un gancio di traino rinforzato. Questo permetteva di sganciare questi grandi alianti direttamente sulla verticale dell’obiettivo, una tattica particolarmente utile per rifornire rapidamente reparti accerchiati o conquistare punti chiave nelle retrovie nemiche.
Esemplari superstiti
Oggi sopravvivono solo due esemplari di Gotha Go 242. Uno si trova al Musée de la Resistance di Valence, in Francia. Si tratta di una versione da trasporto standard.
L’altro è l’unico Go 242 C-1 anfibio superstite, conservato al Luftwaffenmuseum della Bundeswehr di Berlino. Un raro esempio di un velivolo che, pur non avendo avuto un impiego massiccio come altri mezzi della Luftwaffe, rappresenta comunque una tappa importante nell’evoluzione delle truppe aviotrasportate durante il secondo conflitto mondiale.
Principali varianti del Gotha Go 242
- Go 242 A-1: versione iniziale della variante da trasporto cargo
- Go 242 A-2: versione iniziale della variante da trasporto truppe
- Go 242 B-1: versione cargo con carrello di atterraggio sganciabile
- Go 242 B-2: evoluzione della B-1 con miglioramenti al carrello di atterraggio
- Go 242 B-3: derivata dalla B-1 e adibita al trasporto truppe, con portelli posteriori sdoppiati
- Go 242 B-4: versione da trasporto truppe con i portelloni della B-3 e il carrello della B-2
- Go 242 B-5: versione da addestramento con doppi comandi
- Go 242 C-1: versione specializzata per l’assalto via mare, con la parte inferiore della fusoliera simile a quella di un idrovolante, mai usata operativamente
Informazioni aggiuntive
- Nazione: Germania
- Modello: Gotha Go 242
- Costruttore: Gothaer Waggonfabrik
- Tipo: Trasporto
- Motore:
–
- Anno: 1942
- Apertura alare m.: 24.50
- Lunghezza m.: 15.80
- Altezza m.: 4.24
- Peso al decollo Kg.: 6.791
- Velocità massima Km/h: 290
- Quota massima operativa m.: -
- Autonomia Km: -
- Armamento difensivo:
4 mitragliatrici
- Equipaggio: 2-5
- Bibliografia – Riferimenti:
- Enzo Angelucci – Paolo Matricardi: Guida agli aeroplani di tutto il mondo: la Seconda Guerra Mondiale (Mondadori) ISBN: 978-8804313823.
- Heinz J. Nowarra, German gliders in World War II, Schiffer Publishing Ltd., (1991), ISBN: 0-88740-358-1.
- Planehistoria
- LuftArchive.de