Jisaburō Ozawa

di redazione
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Jisaburō Ozawa

Jisaburō Ozawa (小沢 治三郎) nacque il 2 ottobre 1886 nel distretto di Koyu, nella prefettura di Miyazaki, e si spense il 9 novembre 1966. Ammiraglio della Marina imperiale giapponese, la sua carriera fu contraddistinta da una progressione costante che lo portò ai vertici del comando operativo durante i momenti più critici della guerra nel Pacifico. Specialista nella guerra silurante e poi pioniere nell’impiego delle grandi formazioni di portaerei, Ozawa si distinse come uno dei comandanti più capaci, audaci e aggressivi della marina nipponica.

Di statura straordinaria per gli standard giapponesi dell’epoca, alto circa due metri, venne soprannominato dai subordinati “il gargoyle” (Onigawara in giapponese) per l’aspetto poco avvenente. Nonostante questo appellativo, era un comandante molto apprezzato poiché dimostrava genuina preoccupazione per le condizioni degli uomini al suo comando. Fu il primo ufficiale di alto rango della Marina imperiale a proporre l’unione delle grandi portaerei in un’unica flotta, intuizione che anticipò gli sviluppi organizzativi della guerra aeronavale.

Gli anni della formazione

Il percorso militare di Ozawa ebbe inizio con l’iscrizione all’Accademia navale di Etajima, dove studiò nella 37ª classe. Si diplomò il 19 novembre 1909 al quarantasettesimo posto su 179 cadetti, ottenendo il brevetto di aspirante guardiamarina. Completato il primo ciclo di servizio in mare su varie unità tra cui la celebre nave da battaglia Mikasa, dal 24 aprile 1912 frequentò il Corso base alla Scuola d’artiglieria navale, seguito dal Corso base alla Scuola siluristi.

Il 1º dicembre 1916 entrò al Collegio navale come allievo della 19ª classe. Il 1º dicembre 1919 iniziò gli studi al prestigioso Corso A del Collegio navale, percorso formativo riservato agli ufficiali destinati ai ruoli di stato maggiore.

Ascesa attraverso i comandi siluranti

Ozawa uscì dal Collegio navale il 1º dicembre 1921 con la nomina a capitano di corvetta. Tra il 1923 e il 1925 comandò in successione i cacciatorpediniere Shimakaze e Asakaze. Questi comandi lo fecero emergere come uno dei comandanti più capaci di cacciatorpediniere della marina imperiale.

Il 7 maggio 1926 ricevette una duplice nomina a membro degli stati maggiori della 1ª Flotta e della prestigiosa Flotta Combinata. Il 5 febbraio 1930 partì per un viaggio di formazione negli Stati Uniti e in Europa. Il 1º dicembre 1930 fu portato al grado di capitano di vascello.

Maturità professionale negli anni Trenta

Dal 15 novembre 1934 Ozawa comandò l’incrociatore pesante Maya e dal 28 ottobre 1935 l’incrociatore da battaglia Haruna. Il 1º dicembre 1936 fu elevato al rango di contrammiraglio. Il 18 febbraio 1937 ricevette la nomina a capo di stato maggiore sia della Flotta Combinata che della 1ª Flotta. Nel novembre 1938 divenne direttore della Scuola siluristi.

La svolta verso l’aviazione navale

Il 15 novembre 1939 Ozawa ricevette il comando della 1ª Divisione portaerei, scelta inusuale poiché non possedeva brevetto di pilota. Durante il comando formò una collaborazione con il capitano di fregata Mitsuo Fuchida, acquisendo competenze nella guerra aeronavale. Persuaso del grande potere offensivo della portaerei, divenne il primo ufficiale di alto rango a proporre l’unione delle grandi portaerei in un’unica flotta.

Il 15 novembre 1940 ricevette la promozione a viceammiraglio. Il 18 ottobre 1941 fu scelto per comandare la Flotta di Spedizione del sud.

Le campagne vittoriose

Ozawa
L?ammiraglio Ozawa, nel 1941

Il 7 dicembre 1941, in contemporanea all’attacco di Pearl Harbor, Ozawa scortò i convogli d’invasione in Malesia. Con tre incrociatori leggeri e ventitré cacciatorpediniere, scortò cinquantasei navi da trasporto nel golfo di Kuantan. Fu presente allo sbarco su Sumatra nel febbraio 1942.

Dopo la vittoria nelle Indie olandesi, condusse sei incrociatori pesanti e la portaerei leggera Ryujo in un attacco all’Oceano Indiano, affondando 135.000 tonnellate di naviglio mercantile. Durante queste azioni confermò la reputazione di comandante audace e aggressivo.

Il comando della 3ª Flotta

L’11 novembre 1942 Ozawa fu nominato comandante in capo della 3ª Flotta, che riuniva le portaerei scampate a Midway. La flotta rimase nelle acque metropolitane per riorganizzazione e addestramento.

La 1ª Flotta mobile

Il 1º marzo 1944 Ozawa assunse il comando della 1ª Flotta mobile, fusione della 2ª e 3ª Flotta. Disponeva di nove portaerei di squadra più il naviglio da battaglia.

Ozawa guidò la 1ª Flotta mobile nella battaglia del Mare delle Filippine (19-20 giugno 1944) contro la Task Force 58. L’aviazione di terra giapponese era stata già annientata dai raid americani. Ozawa perdette le portaerei Shokaku e Taiho per azione di sommergibili e circa 300 velivoli senza risultati. La portaerei Hiyo fu affondata il 20 giugno.

Il sacrificio al Golfo di Leyte

Nell’ottobre 1944 la 3ª Flotta fu costituita come esca con le portaerei superstiti. Compito di Ozawa era attirare la Terza Flotta americana lontano da Leyte. Durante la battaglia del Golfo di Leyte (23-26 ottobre) Ozawa riuscì appieno nel compito, unica delle tre flotte nipponiche a raggiungere il proprio scopo. La sua flotta fu attaccata e perse tutte le portaerei.

Il comportamento di Ozawa rimane un esempio di coraggio professionale: accettò consapevolmente il ruolo di sacrificio, conducendo la flotta contro un nemico nettamente superiore in numero.

Gli ultimi incarichi

Il 15 novembre 1944 la 3ª Flotta cessò di esistere. Il 18 novembre Ozawa assunse tre cariche: vicecapo dello stato maggiore generale, direttore del Collegio navale e Capo dell’Ufficio comunicazioni.

Il 29 maggio 1945 divenne l’ultimo comandante in capo della Flotta Combinata. Rifiutò la promozione ad ammiraglio. Dopo la resa del 15 agosto 1945, mantenne i comandi per coordinare la smobilitazione. Si dimise il 10 ottobre 1945.

Il dopoguerra

Interrogato dagli americani nell’ottobre 1945, Ozawa colpì favorevolmente gli ufficiali statunitensi. Fu descritto come “ufficiale di notevole presenza, riflessivo”. Si ritirò a vita privata e morì il 9 novembre 1966, all’età di 80 anni.

Eredità

Ozawa rappresenta una delle figure più interessanti tra gli ammiragli giapponesi. Riuscì a reinventarsi passando dalla guerra silurante al comando aeronavale. La sua intuizione di riunire le portaerei in un’unica flotta fu pionieristica. Come comandante operativo dimostrò audacia e coraggio. La condotta al Golfo di Leyte, dove accettò il ruolo di esca sacrificale, rimane esempio di dedizione professionale.

La stima tra colleghi e il rispetto degli avversari americani testimoniano la statura di questo ufficiale che incarnò le migliori qualità della tradizione navale giapponese: competenza tecnica, coraggio personale e capacità di innovazione.

Informazioni aggiuntive

  • Data di nascita:  2 Ottobre 1886  
  • Data morte:  9 Novembre 1966  
  • Nazione: Giappone  
  • Tipo: Ammiraglio 
  • Forza armata: Marina 
  • Grado: Viceammiraglio 

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