Yasuhiko Kuroe

di redazione
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Yasuhiko Kuroe

Yasuhiko Kuroe (黒江 保彦, Kuroe Yasuhiko) fu un pilota da caccia dell’Esercito Imperiale Giapponese che si distinse per una carriera militare che attraversò diverse epoche: dalla formazione nell’Accademia Militare agli scontri con l’Unione Sovietica, dalle campagne nel Sud-Est asiatico alla difesa del Giappone, fino al servizio nelle moderne Forze di Autodifesa. Con trenta vittorie aeree confermate, fu l’asso con il maggior numero di vittorie dell’aviazione dell’esercito giapponese.

La formazione e i primi anni

Kuroe si diplomò all’Accademia dell’Esercito Imperiale nel giugno 1937 e completò il programma di addestramento aereo presso la prestigiosa scuola di Akeno, specializzandosi come pilota da caccia. Nel novembre 1938 fu assegnato al 59° Sentai a Hankou, nella Cina centrale. A quel tempo, i combattimenti aerei in Cina erano diventati meno intensi, e Kuroe si trovò principalmente impegnato in missioni di addestramento e pattugliamento senza vedere molta azione.

All’inizio del 1939 la sua unità fu trasferita a Yuncheng, nella provincia del Shanxi, ma anche qui le opportunità di combattimento furono limitate. I caccia Nakajima Ki-27 di cui disponeva non avevano il raggio d’azione sufficiente per scortare i bombardieri dell’esercito durante gli attacchi contro Lanzhou. Nella primavera del 1939 fece ritorno a Hankou.

La Battaglia di Khalkhin Gol

L’esperienza di combattimento più significativa dei primi anni di carriera di Kuroe arrivò nell’agosto 1939, quando la sua unità fu inviata a Harbin in Manciuria e successivamente, all’inizio di settembre, all’aeroporto di Saienjo vicino a Nomonhan per partecipare alle fasi finali della Battaglia di Khalkhin Gol.

Il 5 settembre, il Tenente Kuroe era di guardia nel suo Ki-27 quando tre caccia sovietici apparvero sopra l’aeroporto. Decollò per inseguirli, ma quando li raggiunse si accorse di aver dimenticato di aprire il coperchio del mirino telescopico. Dovendo mirare a intuito, non riuscì a colpirli.

L’opportunità di riscatto arrivò il 15 settembre, quando l’aviazione dell’esercito condusse un grande attacco contro una base aerea sovietica con 240 velivoli. Nella battaglia aerea che ne seguì, Kuroe riuscì ad abbattere due caccia Polikarpov I-15 sopra Tamsagbulag in Mongolia. Poco dopo fu raggiunto l’accordo di cessate il fuoco e la sua unità fece ritorno a Hankou.

Le operazioni nel Sud-Est asiatico

All’inizio dell’autunno 1940, Kuroe e la sua unità si trasferirono nel Guangdong, nella Cina meridionale, per supportare l’invasione giapponese dell’Indocina francese. Successivamente operò dall’isola di Weizhou nel Golfo del Tonchino per coprire l’evacuazione del Guangxi meridionale. Dopo il successo dell’operazione, tornò nuovamente a Hankou, dove rimase fino al gennaio 1941, quando fu trasferito all’Accademia Militare come istruttore.

Con l’inizio della Guerra del Pacifico, fu promosso Capitano e trasferito al 47° Chūtai Indipendente, che operava con i prototipi dei caccia Nakajima Ki-44. Dal dicembre 1941 al marzo 1942 fu coinvolto nella Campagna della Malesia e nella Battaglia di Singapore, durante le quali rivendicò l’abbattimento di tre velivoli nemici.

Il comando in Birmania

Il 24 aprile 1942, Kuroe fu trasferito al 64° Sentai per assumere il comando del 3° Chūtai, dopo che il precedente comandante era caduto in azione durante l’invasione giapponese della Birmania. Passò al caccia Nakajima Ki-43 e nel marzo 1943 fu promosso vice comandante del 64° Sentai.

Dal marzo 1942 al gennaio 1944 vide un’azione estensiva sui cieli della Birmania, operando principalmente dalle basi di Rangoon e Meiktila. Le sue missioni comprendevano ricognizioni offensive e scorta ai bombardieri diretti verso le aree di Arakan, Chittagong e Assam, oltre alla difesa di Rangoon e Meiktila dai bombardieri alleati. La sua ultima missione nella Campagna di Birmania fu il 18 dicembre 1943.

La difesa del Giappone

Nel gennaio 1944 Kuroe fu trasferito in Giappone per testare nuovi intercettori destinati a contrastare i bombardieri B-29: il Kawasaki Ki-102, il Nakajima Ki-106, il Mitsubishi Ki-109 e il caccia a razzo Mitsubishi J8M. Durante questo periodo ottenne alcune delle sue ultime vittorie, abbattendo un B-29 il 25 marzo e altri due tra il 23 e il 24 maggio 1945.

Yasuhiko Kuroe con l'uniforme della IJSDF
Yasuhiko Kuroe con l’uniforme della IJSDF

La carriera post-bellica

Dopo la guerra, Kuroe entrò nelle neonate Forze di Autodifesa del Giappone, dove pilotò e comandò caccia a reazione nelle Forze di Autodifesa Aerea. Fu promosso al grado di Maggiore Generale, dimostrando una notevole capacità di adattamento ai profondi cambiamenti dell’aviazione militare nel dopoguerra.

La sua vita si concluse tragicamente nel 1965, quando perse la vita in un incidente durante una battuta di pesca. La sua storia rappresenta un esempio straordinario di continuità professionale: dai caccia biplani degli anni Trenta ai jet supersonici degli anni Sessanta, incarnando l’evoluzione tecnologica e strategica dell’aviazione militare giapponese attraverso tre decenni cruciali.

Informazioni aggiuntive

  • Data di Nascita: 17 Febbraio 1918
  • Data morte: 5 Dicembre 1965
  • Vittorie:30
  • Forza aerea:  Marina Imperiale 
  • Bibliografia – Riferimenti 

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