Saab 18

di redazione
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Diverse versioni di questo valido bimotore vennero prodotte durante e dopo la fine della II Guerra Mondiale, capaci di servire come bombardieri, siluranti o da attacco al suolo.
L’aeronautica svedese, nel timore di venire coinvolta nella guerra, era sempre alla ricerca di macchine valide per costituire un sufficiente deterrente; così durante la guerra vennero progettati in Svezia validi aerei da combattimento. L’industri nazionale si dimostrò insufficiente solo per quanto riguarda i motori, che furono sempre progetti stranieri prodotti su licenza.

Il Saab 18 è un bimotore monoplano ad ala alta, propulso da motori radiali americani o tedeschi in linea, sempre prodotti in Svezia su licenza, a seconda delle versioni.

Coppia di Saab B18
Coppia di Saab B18 in volo

Origine del progetto

Nel 1938, l’aviazione militare svedese emanò una specifica per un nuovo aereo da ricognizione veloce triposto, destinato a sostituire i bombardieri Junkers Ju 86 di produzione tedesca allora in servizio. La richiesta rifletteva la crescente preoccupazione svedese per il deterioramento della situazione internazionale e la necessità di modernizzare la propria forza aerea con mezzi di produzione nazionale.

Tre aziende risposero al bando: AB Svenska Järnvägsverkstädernas Aeroplanavdelning (ASJA), SAAB e AB Götaverken (GV). Il progetto GV8 della Götaverken appariva inizialmente il più promettente per soddisfare i requisiti. Tuttavia, il suo costo elevato e la partenza del progettista capo dell’azienda portarono all’assegnazione del contratto alla SAAB, che nel frattempo si era fusa con ASJA, consolidando così le competenze progettuali.

Un elemento interessante nella progettazione del Saab 18 fu la presenza di diversi americani nello staff tecnico di SAAB e ASJA. Questa influenza transatlantica si rifletteva in alcune caratteristiche del progetto che richiamavano le soluzioni adottate negli Stati Uniti, paese che all’epoca rappresentava uno dei punti di riferimento nell’aviazione moderna.

Ritardi del programma

L’invasione tedesca della Polonia nel settembre 1939 e l’inizio della Seconda Guerra Mondiale ebbero un impatto immediato sul programma del Saab 18. Le priorità dell’aviazione svedese cambiarono drasticamente: la produzione del bombardiere leggero Saab 17, già in servizio, fu accelerata per rispondere alle esigenze immediate di difesa. Questa decisione comportò il rallentamento dei lavori sul nuovo bombardiere.

A complicare ulteriormente la situazione intervenne un cambiamento dei requisiti operativi. L’aviazione svedese modificò le specifiche, aggiungendo al ruolo originario di ricognitore veloce anche quello di bombardiere medio. Questa evoluzione richiedeva una riprogettazione parziale dell’aereo per incorporare una maggiore capacità di carico bellico e sistemi d’arma più complessi.

La combinazione di questi fattori causò un considerevole ritardo nel programma. Il prototipo del Saab 18 effettuò il suo primo volo solo il 19 giugno 1942, oltre tre anni dopo l’emissione della specifica originale. Per la Svezia neutrale, circondata da nazioni in guerra, questo ritardo rappresentava un problema significativo nella capacità di difesa nazionale.

Caratteristiche tecniche e configurazione

Il Saab 18 si presentava come un elegante monoplano bimotore ad ala media, caratterizzato da una configurazione con doppia deriva che garantiva maggiore stabilità e controllo. L’equipaggio di tre membri comprendeva il pilota e il navigatore sistemati sotto una cappottatura vetrata in posizione sfalsata, mentre il bombardiere trovava posto nel muso dell’aereo.

Il prototipo era motorizzato con due radiali Pratt & Whitney R-1830 Twin Wasp, motori affidabili ma che si rivelarono presto insufficienti per le prestazioni richieste. L’armamento difensivo consisteva in tre mitragliatrici da 13,2 millimetri: una fissa sparante in avanti controllata dal pilota, le altre due su supporti mobili per la difesa, azionate dal navigatore e dal bombardiere.

La capacità offensiva prevedeva il trasporto di fino a 1.000 chilogrammi di bombe in un vano interno, con la possibilità di aggiungere otto bombe da 50 chilogrammi su piloni subalari. Questa configurazione rappresentava un compromesso tra capacità di carico e prestazioni, cercando di bilanciare le esigenze operative con le limitazioni imposte dalla potenza disponibile.

SAAB Linköping Saab 18B
SAAB Linköping Saab 18B

Entrata in servizio

Le prove di volo rivelarono immediatamente che l’aereo era sottopotenziato, una limitazione che avrebbe condizionato le prestazioni per tutta la vita operativa del velivolo. Tuttavia, la mancanza di alternative immediate per motori più potenti costrinse l’aviazione svedese ad accettare questa limitazione. Fu quindi deciso di procedere con la produzione in due versioni principali: il B 18A da bombardamento e l’S 18A da ricognizione.

Il B 18A entrò finalmente in servizio nel giugno 1944, quando la guerra in Europa stava entrando nella sua fase finale. Nonostante il ritardo, l’aereo divenne rapidamente il bombardiere medio standard dell’aviazione svedese, colmando una lacuna operativa importante nella difesa del paese.

La disponibilità di motori Daimler-Benz DB 605 prodotti su licenza portò allo sviluppo del Saab 18B migliorato, che volò per la prima volta il 10 luglio 1944. Questi motori V-12 raffreddati a liquido offrivano prestazioni superiori rispetto ai radiali originali, migliorando significativamente le capacità operative dell’aereo.

Dopoguerra

Con la fine della Seconda Guerra Mondiale, il Saab 18 trovò nuovi ruoli nell’aviazione svedese del dopoguerra. Il B 18B fu sviluppato come bombardiere in picchiata, mentre la variante T 18B, originariamente concepita come aerosilurante, fu trasformata in un potente aereo d’attacco al suolo. Le difficoltà incontrate con i siluri portarono all’installazione di un cannone automatico da 57 millimetri sotto il muso, trasformando il T 18B in una formidabile piattaforma d’attacco.

Verso la fine degli anni Quaranta, l’equipaggio fu ridotto a due membri eliminando la posizione del bombardiere. L’introduzione di razzi aria-terra e mirini migliorati aveva reso superflua questa figura. In questo periodo, il Saab 18 aveva sviluppato una reputazione problematica per l’alto tasso di perdite operative, portando alla decisione di equipaggiare tutti gli esemplari superstiti con seggiolini eiettabili per pilota e navigatore/mitragliere, una modernizzazione all’avanguardia per l’epoca.

Produzione

La produzione totale del Saab 18 raggiunse i 245 esemplari, con l’ultimo T 18B consegnato nel 1948. L’aereo continuò a servire come una delle principali piattaforme svedesi per l’attacco al suolo e la ricognizione fino alla fine degli anni Cinquanta. Durante questo periodo, il Saab 18 fu utilizzato anche per sperimentare i primi missili aria-superficie svedesi, contribuendo allo sviluppo delle capacità missilistiche nazionali.

Il pensionamento del Saab 18 avvenne gradualmente tra il 1958 e il 1959, quando fu sostituito dal moderno Saab 32 Lansen a reazione con ala a freccia. I B 18B e T 18B furono rimpiazzati dall’A 32A nel 1958, mentre gli ultimi S 18A da ricognizione cedettero il posto agli S 32C nel 1959.

Saab B 18B
Saab B 18B Foto di Towpilot – Own work, CC BY-SA 3.0

Eredità

Dei 245 Saab 18 prodotti, oggi sopravvive un unico esemplare: un B 18B con codice “Red David”, conservato presso il Flygvapenmuseum, il Museo dell’Aviazione Militare Svedese vicino a Linköping. Questo aereo faceva parte di un gruppo di otto velivoli persi in una tempesta di neve nel 1946. Fu recuperato e restaurato nel 1979, diventando un importante testimone della storia aeronautica svedese.

Un secondo esemplare potrebbe ancora esistere. Uno degli aerei persi nella stessa tempesta del 1946, con codice “Red Niklas”, non fu mai ritrovato. Nuove foto aeree rilasciate da ricercatori svedesi del clima hanno suggerito una possibile localizzazione del relitto. Se la teoria fosse corretta, l’aereo potrebbe essere ben conservato. L’aviazione svedese ha mostrato interesse per la questione, anche perché i tre membri dell’equipaggio non furono mai ritrovati né sepolti.

Principali varianti del Saab 18

  • Saab 18A: prototipi propulsi da due motori Pratt & Whitney
  • B 18A: prima versione in produzione di massa, variante da bombardamento propulsa da due Pratt & Whitney R-1830 Twin Wasp. Ne vennero costruiti 62 esemplari, tutti successivamente convertiti alla versione S 18A standard tra il 1946 e il 1947
  • S 18A: versione da ricognizione fotografica ottenuta dalla conversione dei B 18A. Era equipaggiata con radar PS-18/A
  • Saab 18B: un solo prototipo costruito, motorizzato con Daimler Benz
  • B 18B: versione da bombardamento in picchiata, propulsa da due Daimler Benz DB 605B. Ne vennero costruiti 119 esemplari, alla fine degli anni ’40 vennero modificati per un armamento di 8 razzi aria-superficie
  • Y 18B. progetto di variante da siluramento, derivata da quella da attacco al suolo. Ne vennero costruiti 52 esemplari, armati con 2 cannoni da 20 mm e uno da 57 mm

Informazioni aggiuntive

  • Nazione:  Svezia 
  • Modello:   Saab 18 A 
  • Costruttore:  Saab 
  • Tipo:  Bombamento  
  • Motore: 

    2 Pratt & Whitney Twin Wasp, radiali a 14 cilindri, raffreddati ad aria, da 1.065 HP ciascuno

  • Anno: 1944 
  • Apertura alare m.:  17.00  
  • Lunghezza m.:  12.23  
  • Altezza m.:  4.35 
  • Peso al decollo Kg.:  8.140  
  • Velocità massima Km/h:  465 a 6.000 m. 
  • Quota massima operativa m.:  8.000 
  • Autonomia Km:  2.200  
  • Armamento difensivo:  

    3 mitragliatrici

  • Equipaggio: 3 

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