Il bimotore Douglas Boston / Havoc impiegato dalla RAF

Douglas Boston

di redazione
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Bimotore dalle notevoli caratteristiche, il Boston si è visto assegnare una lunga serie di nomi durante la sua carriera. In patria gli Americani, amanti delle sigle e dei numeri, designarono A-20, P-70 ed F-3 rispettivamente le versioni da bombardamento, caccia notturna e ricognizione; gli Inglesi utilizzarono i nomi Boston ed Havoc; se non bastasse questo aereo era conosciuto in Francia come DB-7.

Aldilà dei nomi e delle sigle, le caratteristiche di questo aereo ne facevano una macchina particolarmente valida e versatile, forse anche oltre le intenzioni dei progettisti. Piuttosto sorprendentemente però più della metà degli aerei costruiti furono usati da aviazioni straniere.

La prima a dimostrare il suo interesse per l’aereo fu la Francia che ordinò complessivamente quasi 1000 aerei in due diverse varianti. La maggior parte di questi aerei non fece in tempo ad arrivare a destinazione prima dell’armistizio e venne presa in forze dalla R.A.F..

A questo punto anche l’USAAC (questo era la sigla dell’aviazione americana in quel periodo) cominciò a mostrare un certo interesse per l’aereo richiedendone una versione con motori di maggior potenza.

Il principale utilizzatore di questa macchina fu però l’Unione Sovietica che utilizzò più di 3000 Boston di ogni tipo.

Nel Bomber Command il Boston fu usato per rimpiazzare i Blenheim e nel ruolo di incursore notturno; nell’aviazione americano svolse compiti di bombardamento tattico ed attacco al suolo e ruoli analoghi ebbe nell’aviazione sovietica.

Il Boston è un bimotore ad ala media, carrello triciclo anteriore, propulso da motori raffreddati ad aria.

Principali varianti del Douglas A-20 Boston / Havoc

  • DB-7 (Douglas Bomber 7): prima versione in produzione con motori Pratt & Whitney R-1930 Twin Wasp da 1.200 cavalli
    • DB-7 B-3: designazione usata dall’Armèe de l’air per un lotto di 100 aerei ordinati, B-3 indicava che la versione era a tre posti. Degli esemplari ordinati 60 furono consegnati prima dell’armistizio, i restanti insieme ad un gruppo di aerei analoghi costruiti per l’aviazione del Belgio vennero presi in carico dalla RAF.
    • Boston Mk I: designazione usata dalla RAF per il gruppo di aerei ordinati originariamente dalla Francia
    • Boston Mk II: designazione britannica per un lotto di 179 DB-7 (di cui 35 originariamente ordinati dal Belgio), questi aerei vennero successivamente convertiti per l’impiego come caccia notturni con l’installazione del radar AI Mk IV, miglioramento della protezione per l’equipaggio e l’installazione di 8 mitragliatrici da 7.7mm nel muso
    • Havoc Mk I: designazione usata dalla RAF per indicare gli aerei impiegati come caccia notturni, operativi a partire dall’aprile del 1941
    • Havoc Mk I (Turbinite): designazione assegnata a 21 Havoc Mk I dotati di un proiettore da 2.7 milioni di candele
    • Havoc Mk I (Intruder): designazione assegnata ad un lotto di 40 DB-7 modificati per essere impiegati come incursori notturni, mantenevano il muso vetrato per il puntatore ed avevano una capacità di carico di 1.000 Kg di bombe con 4 mitragliatrici da 7.7 installate sotto il muso. Non ufficialmente erano chiamati anche Moonfighter e Ranger.
    • Havoc Mk I (Pandora): designazione usata per 20 Mk I, modificati per il trasporto della Long Aerial Mine; in seguito all’abbandono di quest’arma vennero successivamente ri-convertiti allo standard Mk I
  • DB-7A: mentre ancora la prima serie era in corso di sviluppo, su richiesta francese vennero apportate delle modifiche che diedero poi origine a questa variante, in particolare la superficie degli impennaggi era aumentata e i motori erano i più potenti Wright R-2600 Twin Cyclone 14 portando a un sensibile miglioramento delle prestazioni dell’aereo
    • Havoc Mk II: lotto di circa 100 esemplari, costruiti per la RAF e impiegati come caccia notturni, avevano 12 mitragliatrici da 7.7mm nel muso
    • Havoc Mk II (Turbinite): 39 esemplari di Mk II modificati per il trasporto in volo del proiettore
  • DB-73: versione ordinata dalla Francia in 480 esemplari; in seguito all’armistizio vennero completati come DB-7B per la RAF
  • DB-7B: terza versione in produzione di serie, prima ad avere impianti e strumentazioni installati secondo specifiche britanniche
    • Boston Mk III: 300 esemplari ordinati dalla RAF per essere impiegati come bombardieri leggeri, molti di questi vennero successivamente ceduti al Canada, al Sud Africa e all’Unione Sovietica. 32 di questi erano destinati all’Olanda per essere impiegati nelle Indie Olandesi, durante il trasporto la regione venne invasa e i velivoli furono quindi consegnati e assemblati in Australia per essere impiegati nella campagna di Nuova Guinea come A-28. 6 di questi vennero catturati dai giapponesi e 4 furono recuperati dagli Stati Uniti
    • Boston Mk IIIA: esemplari costruiti su licenza dalla Boeing; molti di questi furono ceduti all’Unione Sovietica
  • DB-7C: versione progettata per le esigenze dell’aviazione olandese, simile al DB-7 standard con poche modifiche di dettaglio. I 50 esemplari costruiti furono consegnati all’Unione Sovietica
  • A-20: prima versione progettata per l’USAAC, simile alla DB-7B ma irrobustita nella struttura e dotata di motori R-2600-7 con turbocompressore
    • XF-3: 3 prototipi per una versione da ricognizione
    • YF-3: 2 prototipi da ricognizione, probabilmente ricavati dagli XF-3, dotati di motori aggiornati e di una torretta binata con mitragliatrici da 12.7
    • BD-1: esemplare unico ricavato da un XF-3 e impiegato dalla marina americana per il traino bersagli
    • XP-70: prototipo per la versione da caccia notturna, dotato di motori privi di turbocompressore
    • P-70: 59 esemplari da caccia notturna, designati non ufficialmente Nighhawk
  • A-20A: versione con motori R-2600-3 privi di turbocompressore e torrette telecomandate con due mitragliatrici ciascuna nella parte posteriore delle gondole dei motori; 9 esemplari furono consegnati all’Australia, tutti gli altri all’USAAC
    • A-20E: 17 esemplari di A-20A utilizzati per sperimentare soluzione successivamente impiegate in altre serie
    • XA-20F: unico esemplare, ricavato da un A-20A utilizzato per sperimentare le torrette telecomandate e l’installazione di un cannone nel muso
  • A-20B: versione con fusoliera di dimensioni maggiori per migliorare la capacità di trasporto del carico bellico, era dotata di due mitragliatrici da 12.7 nel muso. Fu impiegata dall’USAAC e dall’Unione Sovietica
    • O-53: variante ricavata dalla A-20B e destinata a compiti di osservazione; un ordine iniziale di 1.500 esemplari venne cancellato prima ancora di cominciare la produzione
    • BD-1: 8 aerei impiegati dalla US Navy per il traino bersagli
  • A-20C: versione sostanzialmente identica alla DB-7B con motori R-2600-23; molti esemplari furono costruiti dalla Boeing e consegnati all’Unione Sovietica
    • P-70A-1: 39 aerei della serie A-20C ma con radar SCR-540 e torretta ventrale con 6/8 mitragliatrici da 7.7mm
  • A-20D: versione rimasta allo stadio di progetto, alleggerita e dotata di motori R-2600-7 con turbocompressore
  • A-20G: versione con motori R-2600-23 priva delle vetrature in quanto nel muso erano alloggiati un cannone Hispano Suiza HS 404 da 20mm e due mitragliatrici Browning da 12.7. Fu la variante prodotta nel maggior numero di esemplari, molti di questi furono consegnati all’Unione Sovietica e 28 all’Australia
    • P-70A-2: 65 esemplari ricavati da A-20G e impiegati come addestratori; erano privi delle torrette telecomandate
    • P-70B-1: versione usata per indicare un unico esemplare di A-20G dotato di radar SCR-720 e di 6 mitragliatrici da 12.7 in gondole binate ai lati del muso
    • P-70B-2: 105 aerei derivati dalle serie A-20G oppure A-20J  con radar SCR-720 oppure SCR-729 armati con 6/8 mitragliatrici alloggiate nel muso o in gondole ventrali
  • A-20H: versione identica alla A-20G ma dotata di motori R-2600-29 da 1.700 cavalli; ne furono costruiti 419 esemplari, molti dei quali furono consegnati all’Unione Sovietica
  • A-20J: versione identica alla A-20G ma dotata di muso trasparente; questa versione venne costruita anche per la RAF che impiegò gli aereo con denominazione Boston Mk IV
  • A-20K: versione identica alla A-20H ma dotata di muso trasparente; questa versione venne costruita anche per la RAF che impiegò gli aereo con denominazione Boston Mk V
    • F-3A: gruppo di 36 velivoli delle serie A-20J e A-20K destinati alla ricognizione fotografica

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: Gran Bretagna
  • Modello: Douglas Boston Mk. III
  • Costruttore: Douglas Aircraft Co.
  • Tipo: BombardamentoBombardamentoCaccia notturnoRicognizione  
  • Motore: 

    2 Wright Cyclone GR-2600-A5B radiali, 14 cilindri raffreddati ad aria, 1.600 HP ciascuno.


  • Anno: 1942
  • Apertura alare m.: 18.89
  • Lunghezza m.: 14.32
  • Altezza m.: 4.83
  • Peso al decollo Kg.: 11.325
  • Velocità massima Km/h: 490 a 4.000 m.
  • Quota massima operativa m.: 7.400
  • Autonomia Km: 1.650 
  • Armamento difensivo:

    8 mitragliatrici

  • Equipaggio: 4

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