Lo I-19 fu un sommergibile della Marina Imperiale Giapponese, entrato in servizio nell’aprile 1941 come unità della classe I-15. Nel corso della sua carriera operativa partecipò all’attacco di Pearl Harbor, operò lungo la costa occidentale degli Stati Uniti e prese parte alla campagna delle Isole Aleutine. Il suo nome è però indissolubilmente legato a un singolo evento: il 15 settembre 1942, con un’unica salva di sei siluri, l’I-19 affondò la portaerei USS Wasp e il cacciatorpediniere USS O’Brien, e danneggiò gravemente la corazzata North Carolina. Fu l’attacco con siluri più devastante dell’intera Seconda Guerra Mondiale.
Costruzione e caratteristiche
Il battello venne impostato il 15 marzo 1938 nei cantieri della Mitsubishi di Kōbe con la designazione No. 39. Il varo avvenne il 16 settembre 1939 con il nuovo identificativo di I-19. L’unità entrò in servizio il 28 aprile 1941, assegnata alla 2ª Divisione sommergibili della 6ª Flotta giapponese.
Come tutte le unità della classe I-15, lo I-19 era un sommergibile oceanico di grandi dimensioni, progettato per operare su vastissimi raggi d’azione nel Pacifico. Il battello era dotato di un hangar stagno e una catapulta per un idrovolante da ricognizione, capacità che si sarebbe rivelata preziosa nel corso delle operazioni.
Pearl Harbor e le prime operazioni
Il 20 novembre 1941 lo I-19, ora nave ammiraglia della sua divisione, lasciò Yokosuka per raggiungere Etorofu nelle Isole Curili, dove si unì alla flotta dell’ammiraglio Chūichi Nagumo in procinto di salpare per le Hawaii. Partito il 26 novembre, il sommergibile e gli altri due battelli della divisione fungevano da avanguardia per il resto della flotta durante l’avvicinamento.
Il 7 dicembre 1941, giorno dell’attacco, lo I-19 si posizionò a nord-est di Oahu svolgendo compiti di ausilio alla navigazione per i velivoli giapponesi diretti a bombardare Pearl Harbor.
Nei giorni successivi il sommergibile incrociò nelle acque hawaiane alla ricerca della portaerei USS Enterprise, segnalata in zona, senza riuscire ad avvistarla. Fu attaccato due volte da aerei nemici senza subire danni.
Operazioni lungo la costa americana
Il 14 dicembre 1941 lo I-19 ricevette l’ordine di portarsi lungo la costa occidentale degli Stati Uniti per attaccare il traffico navale nemico. I primi attacchi andarono a vuoto: il 21 dicembre mancò il mercantile norvegese Panama Express, il 22 dicembre la petroliera statunitense H.M. Storey al largo di Santa Barbara.
Il 24 dicembre, dopo un terzo attacco fallito contro il mercantile Barbara Olson, il sommergibile ottenne il suo primo successo colpendo con un siluro il mercantile statunitense Absaroka al largo di San Pedro. La nave fu portata a incagliare sulla costa per prevenirne l’affondamento.
Richiamato alla base il 27 dicembre, lo I-19 lanciò il 4 gennaio 1942 il suo idrovolante per una ricognizione su Pearl Harbor prima di raggiungere Kwajalein il 15 gennaio.
L’Operazione K
Il 20 febbraio 1942 lo I-19 lasciò Kwajalein per partecipare all’Operazione K, una seconda incursione aerea giapponese su Pearl Harbor condotta da due idrovolanti a lungo raggio Kawanishi H8K. Il 4 marzo, presso l’atollo disabitato delle French Frigate Shoals, il sommergibile rifornì di carburante i due idrovolanti, che nelle prime ore del 5 marzo completarono il bombardamento senza però infliggere danni significativi.
Il 21 marzo il battello rientrò a Yokosuka per lavori di manutenzione, conclusi il 5 maggio. Assegnato alla Flotta Settentrionale, dal 26 maggio partecipò alla campagna delle Isole Aleutine con missioni di ricognizione fino ai primi di luglio.
La campagna delle Salomone
Il 15 agosto 1942 lo I-19 salpò da Yokosuka alla volta del Pacifico meridionale per prendere parte alla campagna delle Isole Salomone. Schierato nelle acque a sud di Guadalcanal, appena occupata dalle forze statunitensi, il sommergibile condusse missioni di ricognizione anche con l’impiego dell’idrovolante di bordo. Il 31 agosto cannoneggiò la piccola base americana sull’isola di Nendo nell’arcipelago delle Santa Cruz.
L’attacco del 15 settembre 1942
La mattina del 15 settembre 1942, mentre procedeva in immersione a circa 250 miglia nautiche a sud-est di Guadalcanal, lo I-19 si imbatté in una vasta formazione di navi da guerra statunitensi che incrociava in zona a protezione di un convoglio di trasporti truppe diretto all’isola.
Il comandante Takakazu Kinashi riuscì a portare il battello a distanza di lancio dalla formazione nemica e ordinò una salva di sei siluri Type 95 in direzione di una portaerei. Due o forse tre siluri colpirono in pieno la portaerei Wasp. La nave, in preda a incendi incontrollabili, affondò alcune ore più tardi.
I siluri rimanenti della salva proseguirono la loro corsa ben oltre il bersaglio iniziale. Uno mancò di poco la portaerei Hornet. Un altro centrò la corazzata North Carolina. Un terzo colpì il cacciatorpediniere O’Brien.
La North Carolina sopravvisse ma rimase in cantiere per un mese e mezzo per riparare i danni. L’O’Brien, apparentemente meno danneggiato, affondò il 19 ottobre successivo mentre veniva riportato negli Stati Uniti per le riparazioni: i danni strutturali causati dall’esplosione del siluro si erano rivelati fatali.
Lo I-19 sfuggì alla caccia dei cacciatorpediniere americani e raggiunse incolume Truk il 25 settembre.
Le ultime operazioni
Tra il 5 ottobre e il 12 novembre 1942 lo I-19 pattugliò la zona della Nuova Caledonia senza avvistamenti. Richiamato nell’area delle Salomone, il battello fu assegnato alle missioni di rifornimento notturno delle truppe giapponesi a Guadalcanal, il cosiddetto “Tokyo Express”. Tra il 22 novembre 1942 e l’11 gennaio 1943 completò quattro missioni di rifornimento prima di rientrare a Yokosuka per manutenzione.
Tornato a Truk il 30 marzo 1943, lo I-19 fu inviato a pattugliare le acque tra le Figi e le Nuove Ebridi. Il 29 aprile attaccò senza successo la nave da trasporto Peter Silvester. Il 30 aprile affondò con un siluro la nave Liberty Phoebe A. Hearst a sud-est di Suva. Il 2 maggio colpì il mercantile William Williams, che tuttavia fu portato in salvo alle Figi. Il 16 maggio affondò il mercantile William K. Vanderbilt al largo di Suva, rientrando a Truk il 6 giugno.
Un secondo pattugliamento della zona Figi-Nuove Ebridi iniziò il 4 luglio. Il 13 agosto lo I-19 colpì la nave Liberty M.H. DeYoung, portata in salvo a Nukuʻalofa ma giudicata non riparabile. Il battello rientrò a Truk il 9 settembre.
L’affondamento
Il 13 novembre 1943, in seguito a segnalazioni di concentramenti navali americani, lo I-19 fece rotta per le Hawaii. Nella notte del 17 novembre l’idrovolante di bordo effettuò una ricognizione su Pearl Harbor. L’ultimo contatto radio con la base fu registrato il 19 novembre. Il 20 novembre il battello ricevette l’ordine di dirigere verso l’atollo di Tarawa nelle Isole Gilbert per contrastare l’invasione anfibia americana.
Nelle ultime ore del 25 novembre 1943 il cacciatorpediniere statunitense USS Radford avvistò con il radar un sommergibile in emersione circa 50 miglia a ovest dell’atollo di Makin. Il sommergibile si immerse immediatamente, ma il Radford mantenne il contatto sonar e lo colpì con una salva di bombe di profondità.
Lo I-19 affondò nella posizione 03° 10′ N, 171° 55′ E. Analisi dei resoconti del dopoguerra confermarono l’identificazione del battello. Scomparvero in mare tutti i 105 membri dell’equipaggio.
Affondamenti
Nel corso della sua carriera operativa lo I-19 affondò o danneggiò irreparabilmente:
- USS Wasp (portaerei) – affondata il 15 settembre 1942
- USS O’Brien (cacciatorpediniere) – affondato il 19 ottobre 1942
- USS North Carolina (corazzata) – danneggiata il 15 settembre 1942
- Absaroka (mercantile) – danneggiato il 24 dicembre 1941
- Phoebe A. Hearst (nave Liberty) – affondata il 30 aprile 1943
- William Williams (mercantile) – danneggiato il 2 maggio 1943
- William K. Vanderbilt (mercantile) – affondato il 16 maggio 1943
- M.H. DeYoung (nave Liberty) – danneggiata irreparabilmente il 13 agosto 1943
Informazioni aggiuntive
- Tipo nave: Sommergibile
- Classe: B1
- Cantiere:
Mitsubishi Heavy Industries, Kobe
- Data impostazione: 15/03/1938
- Data Varo: 16/09/1939
- Data entrata in servizio: 28/04/1941
