Raizō Tanaka nacque il 27 aprile 1892 nella prefettura di Yamaguchi e dedicò la propria vita alla Marina imperiale giapponese, distinguendosi come uno degli ufficiali più capaci nel comando del naviglio leggero. La sua carriera, caratterizzata da un’eccezionale competenza tattica nell’impiego dei cacciatorpediniere e dell’armamento silurante, raggiunse l’apice durante la sfibrante campagna di Guadalcanal nel 1942. Qui organizzò il celebre sistema di rifornimenti notturni soprannominato Tokyo Express e ottenne una brillante vittoria tattica nella battaglia di Tassafaronga. Tuttavia, il suo carattere franco e le critiche aperte verso la conduzione delle operazioni gli attirarono l’ostilità dei vertici militari, ponendo fine prematuramente alla sua carriera operativa nonostante le riconosciute capacità.
Formazione e specializzazione (1892-1925)
Tanaka intraprese la carriera militare entrando nell’Accademia navale di Etajima come cadetto della 41ª classe. Il 19 dicembre 1913 si diplomò con un piazzamento rispettabile, trentaquattresimo su 118 allievi, e ricevette la qualifica di aspirante guardiamarina. Il suo primo imbarco fu sull’incrociatore corazzato Adzuma, seguito nell’agosto 1914 da un brevissimo passaggio sulla nave da battaglia Aki. Il 28 agosto salì a bordo dell’incrociatore corazzato Nisshin, dove il 1º dicembre ottenne il riconoscimento del grado di guardiamarina.
Nel dicembre 1915 venne trasferito sull’incrociatore protetto Kasagi e nell’agosto 1916 passò all’incrociatore da battaglia Kongo, partecipando molto marginalmente agli ultimi mesi della Prima guerra mondiale. Prima della fine dell’anno rientrò a terra e, promosso sottotenente di vascello, dal 1º dicembre iniziò a frequentare il corso base presso la Scuola siluristi. Questa fu la prima tappa di una specializzazione che avrebbe caratterizzato tutta la sua carriera: l’impiego tattico del siluro. Completò la formazione basilare nel giugno 1917 con il corso di artiglieria navale, quindi entrò nell’equipaggio della torpediniera Hatsushimo.
Tra maggio e luglio 1918 prestò servizio presso lo stato maggiore della 2ª Flotta per compiti speciali, quindi fu assegnato al cacciatorpediniere di scorta Kusunoki. Nell’agosto 1919 passò all’incrociatore leggero Katori come comandante sostituto. Promosso tenente di vascello il 1º dicembre, poté accedere al corso avanzato della Scuola siluristi, percorso che occupò tutto il 1920 e perfezionò le sue competenze nell’uso dell’arma subacquea.
Il 1º dicembre 1920 Tanaka assunse il comando della nave appoggio sommergibili Karasaki, ricoprendo dall’aprile 1921 anche la funzione di ufficiale capo ai lanciasiluri. Fu un periodo formativo cruciale per acquisire esperienza diretta nella gestione operativa dell’armamento silurante. Nel novembre 1921 lasciò la Karasaki e salì sul vecchio incrociatore corazzato Iwate, dove prestò servizio per oltre un anno. Nel marzo 1923 venne nominato comandante e ufficiale capo ai lanciasiluri del cacciatorpediniere Shiokaze, quindi nel novembre passò all’incrociatore leggero Yura con le medesime mansioni.
Il 1º dicembre 1924 ricevette il primo incarico di stato maggiore, entrando nello staff della 5ª Divisione incrociatori. Un anno dopo, il 1º dicembre 1925, fu promosso capitano di corvetta e gli venne affidato un ruolo che riconosceva apertamente la sua preparazione tecnica: istruttore presso la Scuola siluristi. Il 25 dicembre dello stesso anno assunse anche il comando della struttura, mantenendo parallelamente l’incarico di insegnamento. Questi anni consolidarono la reputazione di Tanaka come esperto nell’utilizzo tattico dei cacciatorpediniere e nell’impiego dell’armamento silurante, competenze che avrebbero caratterizzato tutto il resto della sua carriera.
Carriera tra terra e mare (1925-1939)
Il 1º novembre 1927 Tanaka lasciò la Scuola siluristi e tornò allo stato maggiore della 5ª Divisione incrociatori, dove operò per due anni. Nel novembre 1929 fu convocato allo stato maggiore del 2º Distretto navale con quartier generale a Kure, proseguendo la sua formazione negli aspetti amministrativi e logistici della marina.
Il 21 novembre 1930 ottenne nuovamente un comando in mare: ufficiale comandante del cacciatorpediniere Tachikaze, a bordo del quale ricevette il 1º dicembre la promozione a capitano di fregata. Nell’ottobre 1931 passò al cacciatorpediniere Ushio, prima come ufficiale sovrintendente all’allestimento finale dell’unità, quindi dal 14 novembre come comandante effettivo. Questi incarichi dimostravano la fiducia della marina nelle sue capacità di gestione del naviglio leggero.
Il 1º dicembre 1932 rientrò a terra e venne aggiunto allo stato maggiore del 1º Distretto navale a Yokosuka, entrando contestualmente anche nello stato maggiore del quartier generale responsabile della difesa costiera della prefettura di Tokyo. Promosso capitano di vascello il 15 novembre 1935, dal dicembre iniziò a frequentare il Collegio navale, l’istituzione superiore preposta alla formazione degli ufficiali di stato maggiore. Tra il gennaio e il dicembre 1936 fu distaccato presso lo stato maggiore generale della marina come attendente, quindi trascorse un altro mese al 1º Distretto navale.
Il 7 gennaio 1937 ricevette un comando operativo significativo: la 2ª Divisione cacciatorpediniere, che guidò per tutto l’anno. Il 1º dicembre passò al comando dell’incrociatore leggero Jintsu, unità che diventerà la sua nave ammiraglia nelle campagne del Pacifico. Un anno dopo, il 15 dicembre 1938, venne nominato capo di stato maggiore del distretto di guardia di Mako, un’entità amministrativa con forze navali leggere deputata al controllo delle acque attorno all’isola di Formosa.
Il 15 novembre 1939, in una scelta insolita considerata la sua specializzazione, Tanaka ricevette il comando di una grande unità: l’incrociatore da battaglia Kongo, nave da 30.000 tonnellate armata con otto cannoni da 356 mm. Questo fu l’unico comando di una nave principale durante tutta la sua carriera. Il comando gli venne riconfermato nell’ottobre 1940, quando assunse anche il controllo della nave appoggio idrovolanti Chitose, e nuovamente nel novembre dello stesso anno.
Comando della 2ª Squadriglia (1941-1942)
Nell’aprile 1941 Tanaka fu ridislocato brevemente come assistente di stato maggiore della 3ª Flotta, quindi il 1º maggio venne nominato comandante della 6ª Squadriglia sommergibili. Dopo quattro mesi, il 15 settembre, ricevette l’incarico che avrebbe definito il resto della sua carriera: il comando della 2ª Squadriglia cacciatorpediniere, dipendente dalla 2ª Flotta. Il 15 ottobre arrivò la promozione a contrammiraglio.
Il reparto di Tanaka fu poco dopo temporaneamente assegnato alla 3ª Flotta del viceammiraglio Ibō Takahashi, responsabile del supporto alla conquista delle Filippine e della porzione orientale delle Indie orientali olandesi. L’8 dicembre 1941, quando il Giappone entrò in guerra, Tanaka guidò le sue forze dalla nave ammiraglia Jintsu (con i cacciatorpediniere Shiokaze, la 16ª Divisione con Amatsukaze e Hatsukaze, e la 15ª Divisione con Hayashio, Oyashio, Natsushio e Kuroshio). Fu inquadrato nella squadra di copertura del contrammiraglio Takeo Takagi, che protesse gli sbarchi a Legaspi nelle Filippine, avvenuti senza opposizione il 14 dicembre 1941.
Visti i rapidi progressi nell’avanzata, all’inizio del gennaio 1942 Tanaka confluì con gran parte della 3ª Flotta a Mindanao e da qui fece rotta per la costa orientale del Borneo, sempre agli ordini di Takagi e Takahashi. La composizione della 2ª Squadriglia era nel frattempo cambiata: al posto della 15ª Divisione erano subentrati i cacciatorpediniere Kawakaze, Yukikaze, Tokitsukaze, Ushio e Yamakaze.
Il 26 febbraio 1942, subito dopo l’occupazione dei punti chiave del Borneo ricco di giacimenti petroliferi, il cacciatorpediniere Amatsukaze fermò la nave ospedale olandese Op ten Noort, che Tanaka decise di dirottare a Bandjermasin dove fu requisita dalla marina imperiale. Il giorno seguente, 27 febbraio, Tanaka partecipò alla vittoriosa battaglia del Mare di Giava, contribuendo all’affondamento del cacciatorpediniere olandese Kortenaer e di quello britannico HMS Electra, che tuttavia riuscì a infliggere danni modesti al Jintsu con le artiglierie prima di colare a picco. La battaglia si concluse con un completo successo giapponese e la conquista delle Indie orientali olandesi fu completata entro marzo.
A fine maggio Tanaka ricevette il compito di scortare un convoglio di dieci navi trasporto che recavano truppe e materiali per occupare l’atollo di Midway all’inizio di giugno. Per l’operazione disponeva, oltre al Jintsu, di undici cacciatorpediniere: Amatsukaze, Hatsukaze, Tokitsukaze, Yukikaze, Kuroshio, Oyashio, Kasumi, Kagero, Arare e Shiranui. Tuttavia non prese parte attivamente alla battaglia del 4-6 giugno, che coinvolse principalmente la 1ª Flotta aerea del viceammiraglio Chūichi Nagumo. La secca sconfitta giapponese con gravi perdite di portaerei segnò un punto di svolta nel conflitto del Pacifico.
L’inventore del Tokyo Express (1942)
Con l’inizio della campagna di Guadalcanal il 7 agosto 1942, Tanaka e la 2ª Squadriglia cacciatorpediniere furono ridislocati nel Pacifico sud-occidentale per appoggiare le operazioni dell’8ª Flotta del viceammiraglio Gun’ichi Mikawa, di base a Rabaul e responsabile per la difesa della regione. Sin dai primi giorni dal loro arrivo, Tanaka espresse insieme al contrammiraglio Aritomo Gotō, suo personale amico e comandante della 6ª Divisione incrociatori, i propri dubbi sul comando bicefalo che gestiva le operazioni a Guadalcanal: la responsabilità era divisa tra l’8ª Flotta e l’11ª Flotta aerea del viceammiraglio Nishizō Tsukahara, una situazione che creava confusione e inefficienze.
Di fronte alle difficoltà di far giungere rinforzi e rifornimenti alla guarnigione giapponese sull’isola, sotto costante pressione degli attacchi aerei americani dalla pista di Henderson Field, Tanaka elaborò una soluzione tattica innovativa. Organizzò un sistema regolare di invio notturno di gruppi di cacciatorpediniere e altro naviglio leggero che, sfruttando l’oscurità e l’alta velocità, potevano raggiungere Guadalcanal, scaricare uomini e materiali, e rientrare prima dell’alba evitando l’aviazione nemica. Questo sistema venne soprannominato Tokyo Express dagli americani (i giapponesi lo chiamavano “Rat Run”, corsa dei topi).
Tanaka conduceva spesso lui stesso queste veloci e pericolose missioni, che raramente fallivano nel loro obiettivo primario. La sua ostinazione nel portare a termine gli incarichi, anche di fronte a perdite pesanti e situazioni disperate, gli valse tra i militari statunitensi il soprannome di “Tanaka l’ostinato”. Questa reputazione si consolidò nel corso dei mesi successivi, quando il contrammiraglio dimostrò ripetutamente di non abbandonare mai una missione finché restava anche solo una possibilità di successo.
Per agevolare ulteriormente i rifornimenti quando le condizioni diventavano troppo pericolose per attraccare o sbarcare, Tanaka sviluppò anche il sistema dei fusti stagni: contenitori impermeabili riempiti di munizioni, cibo e altri materiali venivano lasciati in mare al largo di Guadalcanal, dove le correnti li spingevano verso la costa permettendo alle truppe giapponesi di recuperarli. Sebbene non fosse il metodo ideale, rappresentava comunque un modo per mantenere un minimo flusso di rifornimenti alla guarnigione assediata.
Le battaglie decisive (agosto-dicembre 1942)
Il primo scontro navale significativo a cui Tanaka partecipò durante la campagna fu la battaglia delle Salomone Orientali, combattuta tra il 23 e il 25 agosto. I trasporti con a bordo rinforzi per un controsbarco e la squadriglia di Tanaka che li stava scortando furono sorpresi e attaccati dagli aerei statunitensi a nord dell’isola di Santa Isabel. L’incrociatore ausiliario Kinryu Maru fu incendiato, il cacciatorpediniere Mutsuki saltò in aria e il Jintsu fu centrato tra le torri di prua da una bomba, la cui esplosione tramortì Tanaka sul ponte di comando.
Quando riprese i sensi, il contrammiraglio constatò lo stato disastroso del convoglio. Tuttavia, poiché Guadalcanal non distava molto, Tanaka non si scoraggiò e volle procedere con la missione. Solo un perentorio ordine del viceammiraglio Mikawa lo costrinse a desistere e tornare indietro. Questo episodio illustrò perfettamente la caparbietà che caratterizzava l’ufficiale: anche di fronte a perdite gravi e alla nave ammiraglia danneggiata, la sua prima reazione fu di continuare verso l’obiettivo.
A inizio novembre fu organizzata una nuova offensiva navale per far giungere a Guadalcanal un grande convoglio di undici navi trasporto. La scorta fu affidata al contrammiraglio Tanaka, che disponeva di dieci cacciatorpediniere: Amagiri, Kagero, Oyashio, Makinami, Takanami, Mochizuki, Hayashio, Kawakaze, Suzukaze e Umikaze.
Nella prima fase della battaglia navale di Guadalcanal (13-15 novembre), la Marina imperiale inflisse una grave sconfitta tattica alla United States Navy ma, poiché la formazione era stata scompaginata e una delle corazzate giapponesi era fuori uso (la Hiei), le navi ripiegarono senza bombardare Henderson Field come previsto. Perciò, quando la mattina del 14 novembre Tanaka fece rotta su Guadalcanal dalle isole Shortland, rassicurato da erronei dispacci che le forze aeree statunitensi erano comunque fuori causa, fu avvistato dai velivoli di stanza a Guadalcanal.
Il convoglio venne tartassato da continui attacchi aerei provenienti sia da Henderson Field sia dalla portaerei USS Enterprise. In totale, sette trasporti furono abbandonati, affondati o costretti a tornare indietro. Tanaka non rinunciò alla missione: trasbordò gli uomini ancora vivi sui cacciatorpediniere e sui quattro trasporti ancora efficienti e continuò la navigazione. Gli ultimi quattro trasporti furono infine fatti arenare dal contrammiraglio per agevolare lo scarico di uomini, materiali e rifornimenti. In realtà questa scelta pose le navi alla mercé del fuoco statunitense proveniente da terra, mare e cielo: solo una minima frazione dei rinforzi e dei vettovagliamenti giunse effettivamente a destinazione, a prezzo di perdite disastrose. Fu un fallimento strategico completo.
Dopo questo disastro l’invio di convogli fu sostituito dai più intensivi viaggi del Tokyo Express e dall’uso dei fusti stagni. Nella notte tra il 30 novembre e il 1º dicembre, gli otto cacciatorpediniere condotti da Tanaka (Takanami, Makinami, Kagero, Oyashio, Kuroshio, Kawakaze, Suzukaze e l’ammiraglia Naganami) stavano conducendo una di queste missioni quando furono sorpresi da una squadra nemica superiore per numero e potenza di fuoco.
La battaglia di Tassafaronga dimostrò tutta la competenza tattica di Tanaka. Reagì con rapidità fulminea: annullò immediatamente la missione di rifornimento, fece accostare la formazione per nord-ovest e ordinò il lancio massiccio di siluri. I risultati furono devastanti per gli americani: tre incrociatori pesanti subirono danni gravissimi e lo USS Northampton affondò. Solo il Takanami fu crivellato di colpi e colò a picco. Fu una brillante vittoria tattica che dimostrò le capacità di Tanaka nel comando del naviglio leggero e nell’impiego dell’armamento silurante, le competenze che aveva affinato in vent’anni di carriera.
Nonostante i pericoli crescenti, Tanaka persistette nelle missioni di rifornimento con i fusti nei primi giorni di dicembre, completandone un altro paio con successo. Nella notte del 12 dicembre, però, la sua nave ammiraglia, il cacciatorpediniere Teruzuki, fu colpita da un siluro lanciato da una motosilurante americana. L’esplosione ferì Tanaka, ponendo fine alla sua partecipazione diretta alla campagna.
Epilogo di una carriera scomoda (1943-1969)
Mentre Tanaka era convalescente, era ormai chiaro che la campagna per Guadalcanal era perduta. Dopo accese discussioni tra i vertici militari giapponesi, si decise di evacuare l’isola, una soluzione che Tanaka aveva perorato a lungo e con forza nei mesi precedenti, attirandosi la forte disapprovazione dei suoi superiori. L’ufficiale non aveva mai esitato a esprimere le proprie critiche sulla conduzione delle operazioni, mettendo in luce gli errori di comando e le inefficienze del sistema organizzativo.
Queste dichiarazioni franche, sebbene fondate su osservazioni tattiche corrette, lo fecero apparire come un perfetto capro espiatorio per la sconfitta. I vertici della marina, prendendo a pretesto le sue ferite, lo sollevarono dal comando e lo rimpatriarono. Il 29 dicembre 1942 fu assegnato allo stato maggiore generale della marina come attendente, un incarico burocratico privo di responsabilità operative.
Rimessosi dalle ferite, il 5 febbraio 1943 Tanaka fu posto al comando dell’Unità di guardia e del Corpo marinai di Maizuru, un compito amministrativo lontano dal fronte. Dal 1º ottobre ricevette la responsabilità della 13ª Forza speciale ausiliaria per il presidio delle basi, attivata appositamente con quartier generale a Rangoon in Birmania. Come suggerisce il nome, si trattava di un reparto addetto al mantenimento dell’ordine pubblico e alla sicurezza delle installazioni, non di una formazione da combattimento. Tanaka non ebbe praticamente più alcuna parte attiva nella guerra.
Il 15 ottobre 1944 ricevette la promozione a viceammiraglio, una forma di riconoscimento formale che molti interpretarono come un “contentino” per compensare l’effettivo allontanamento dai comandi operativi. Negli ultimi mesi del conflitto organizzò la ritirata della sua unità prima a Moulmein e poi a Bangkok, sotto la pressione dell’avanzata della 14ª Armata britannica.
Il 15 agosto 1945 l’Impero giapponese si arrese agli Alleati, ponendo fine alla seconda guerra mondiale. Tornato in patria, Tanaka rassegnò le dimissioni dalla marina il 26 giugno 1946. La Marina imperiale giapponese fu sciolta nel 1947 e sostituita negli anni cinquanta da una Forza di autodifesa marittima con compiti esclusivamente difensivi.
Ritiratosi a vita privata, Raizō Tanaka trascorse gli ultimi ventitré anni lontano dai riflettori. Morì il 9 luglio 1969 all’età di 77 anni. La sua carriera rappresenta un caso emblematico di ufficiale dalle indubbie capacità tattiche, la cui franchezza e riluttanza a conformarsi alle gerarchie militari finì per precludergli i riconoscimenti che le sue competenze avrebbero meritato. La battaglia di Tassafaronga resta un esempio da manuale di combattimento notturno con cacciatorpediniere, studiato ancora oggi nelle accademie navali di tutto il mondo.
Informazioni aggiuntive
- Data di nascita: 27 Aprile 1892
- Data morte: 9 Luglio 1969
- Nazione: Giappone
- Tipo: Ammiraglio
- Forza armata: Marina
- Grado: Viceammiraglio
- Bibliografia – Riferimenti:
