Il caccia giapponese Nakajima Kikka, bimotore a reazione

Nakajima Kikka

di redazione
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Nel 1944 i giapponesi, giustamente impressionati dai risultati tecnologici conseguiti dall’alleato tedesco, decisero di realizzare un bombardiere abbondantemente ispirato al Messerschmitt 262.

Il progetto differiva da quello tedesco per la possibilità di ripiegare le ali e nascondere l’aereo in grotte nel territorio giapponese invulnerabili agli attacchi aerei alleati.

Le prestazioni erano complessivamente inferiore a quelle del pariclasse tedesco, principalmente a causa della minor potenza erogata dai motori derivati da B.M.W. 003.

Meno di 20 esemplari vennero costruiti prima della fine della guerra, che finì prima di risolvere tutti gli inconvenienti del progetto.

Il Kikka è un bireattore monoplano ad ala bassa, carrello retrattile triciclo anteriore. I motori si trovano in due gondole appese sotto le semiali.

Principali varianti del Nakajima Kikka

La Nakajima sviluppò alcune varianti del progetto principale, nella maggior parte dei casi rimaste allo stadio di disegno. Tra queste si possono segnalare:

  • Nakajima Kikka: una versione predisposta per decollare da una catapulta lunga 200 metri
  • Nakajima Kikka-ka: progetto di una versione di attacco con un peso totale previsto di 4.080 Kg e una velocità massima di 687 Km/h a 6.000 metri di quota

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: Giappone
  • Modello: Nakajima Kikka
  • Costruttore: Nakajima Hikoki K.K.
  • Tipo: BombardamentoBombardamento 
  • Motore: 

    2 Ne-20 da 475 Kg di spinta ciascuno


  • Anno: 1945
  • Apertura alare m.: 10.00
  • Lunghezza m.: 8.12
  • Altezza m.: 2.95
  • Peso al decollo Kg.: 3.500
  • Velocità massima Km/h: 712 a 10.000 m.
  • Quota massima operativa m.: 12.000
  • Autonomia Km: 950 
  • Armamento difensivo:

    2 cannoni da 30 mm.

  • Equipaggio: 1

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