Kiyonobu Suzuki: Dal Teatro Cinese a Pearl Harbor e Santa Cruz
Kiyonobu Suzuki (鈴木清延) fu un sottufficiale e pilota da caccia asso della Marina Imperiale Giapponese durante la Seconda Guerra Sino-Giapponese e la Guerra del Pacifico. Nato il 5 febbraio 1914 e caduto il 26 ottobre 1942, Suzuki accumulò nove vittorie aeree ufficialmente confermate nei combattimenti sopra la Cina e il Pacifico. Partecipò ad alcune delle operazioni più significative dell’aviazione navale giapponese, dall’attacco a Pearl Harbor alla battaglia delle Midway, fino alla sua morte durante la Battaglia delle Isole Santa Cruz. Per i suoi meriti ricevette la Medaglia dell’Aquila Dorata di Quinta Classe, onorificenza eccezionale per un sottufficiale.
Formazione
Nel 1933, Suzuki entrò nella Squadra Navale come tecnico di macchina. Nel febbraio 1935 divenne allievo pilota del 28° corso di addestramento, avendo come compagno di corso Matsuo Hagiri. Si diplomò nell’agosto 1935 e divenne pilota da caccia.
Dopo aver prestato servizio presso il Gruppo Aereo Navale di Omura, Suzuki fu trasferito al Gruppo Aereo di Kanoya, dove si trovava quando scoppiò la Seconda Guerra Sino-Giapponese.
Teatro Cinese
Suzuki fu trasferito a Taipei e alla fine di ottobre 1937 fu assegnato al 13° Gruppo Aereo, di stanza all’aeroporto di Shanghai Gongda. Questo trasferimento lo mise al centro delle operazioni aeree giapponesi nella Cina centrale.
Il 2 dicembre 1937, Suzuki partecipò al raid aereo su Nanchino. Volò come terzo pilota del secondo gruppo nella squadriglia caccia del capitano Shigeaki Nango, composta da sei caccia Type 96. Durante questa missione, la formazione giapponese ingaggiò 20 caccia I-16 dell’Unità Volontaria Sovietica.
Suzuki riportò l’abbattimento di due aerei (di cui uno incerto) durante questo combattimento. Per questa azione ricevette una citazione di unità, riconoscimento per il valore dimostrato in combattimento.
Il 25 febbraio 1938, durante una missione di scorta per 35 bombardieri terrestri Type 96 diretti a bombardare Nanchang, Suzuki volò come secondo pilota del capitano Shigeo Takuma, comandante del primo squadrone caccia. La formazione giapponese fu intercettata da oltre 30 caccia I-15 e I-16 delle forze congiunte cino-sovietiche.
Durante questo intenso combattimento aereo, Suzuki abbatté un I-15 ma fu colpito a sua volta, subendo una ferita al braccio destro. Il capitano Takuma non fece ritorno da questa missione, rappresentando una perdita significativa per l’unità.
Nel marzo 1938, a causa della riorganizzazione delle unità di bombardieri terrestri, Suzuki fu trasferito al 12° Gruppo Aereo. Partecipò a numerosi combattimenti aerei successivi e ricevette la Medaglia dell’Aquila Dorata di Quinta Classe, onorificenza eccezionale per un sottufficiale in riconoscimento dei suoi meriti in combattimento.
Nel settembre 1938, Suzuki fece ritorno in Giappone e fu assegnato come istruttore presso i Gruppi Aerei Navali di Saiki e Omura, dove trasferì la sua esperienza operativa ai nuovi piloti.
Guerra del Pacifico
Nell’ottobre 1941, Suzuki fu assegnato al gruppo di volo della portaerei Kaga. Il 7 dicembre 1941 partecipò all’attacco a Pearl Harbor come comandante di elemento nella squadriglia di controllo aereo del secondo gruppo d’attacco.
Durante l’attacco, Suzuki mitragliò gli aeroporti di Oahu, ma a causa del fumo delle esplosioni non riuscì a confermare i risultati specifici della sua azione. L’operazione rappresentò l’inizio della Guerra del Pacifico e il momento di massima espansione dell’aviazione navale giapponese.
Dopo Pearl Harbor, Suzuki partecipò all’attacco a Darwin, in Australia, continuando le operazioni offensive della Prima Flotta Aerea nel Pacifico meridionale.
Nel giugno 1942, Suzuki partecipò alla battaglia delle Midway. Il 5 giugno, durante l’attacco all’isola di Midway, fece parte della squadriglia di controllo aereo e la sua unità registrò 12 abbattimenti collettivi.
Successivamente, Suzuki partecipò per due volte alla difesa aerea diretta della portaerei madre. Insieme al suo gruppo, abbatté complessivamente 14 aerei nemici tra aerosiluranti e bombardieri in picchiata durante gli attacchi americani alla flotta giapponese.
Quando la Kaga fu affondata durante la battaglia, Suzuki fu costretto ad ammarare la sera e fu salvato dal cacciatorpediniere Hagikaze. La perdita della Kaga rappresentò un momento cruciale nella guerra del Pacifico e nella carriera di Suzuki.
Dopo il ritorno in Giappone seguito alla battaglia delle Midway, Suzuki fu assegnato al gruppo di volo della portaerei Junyō. Questa nave, convertita da una nave passeggeri, rappresentava lo sforzo giapponesi per sostituire le portaerei perdute a Midway.
Battaglia delle Isole Santa Cruz
Il 26 ottobre 1942, Suzuki partecipò alla Battaglia delle Isole Santa Cruz. Fu assegnato come scorta diretta al secondo gruppo d’attacco contro le portaerei americane. Durante questa missione, Suzuki non fece ritorno e fu dichiarato caduto in azione.
La Battaglia delle Isole Santa Cruz rappresentò uno degli ultimi grandi scontri tra portaerei nel Pacifico e segnò un momento di transizione nella guerra aerea, quando l’aviazione giapponese iniziò a subire perdite insostenibili di piloti esperti.
Grado e Riconoscimenti
Al momento della morte, Suzuki aveva il grado di primo sottufficiale di volo. Ricevette una promozione postuma a sottufficiale maggiore di volo, riconoscimento del suo servizio e sacrificio.
Durante la sua carriera ricevette la Medaglia dell’Aquila Dorata di Quinta Classe, onorificenza militare particolarmente significativa per un sottufficiale, che testimoniava il valore eccezionale dimostrato durante le operazioni in Cina.
Informazioni aggiuntive
- Data di Nascita: 5 Febbraio 1914
- Data morte: 26 Ottobre 1942
- Vittorie: 9
- Forza aerea: Marina Imperiale
