HMS Anson

di redazione
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HMS Anson

La HMS Anson, contraddistinta dal pennant number 79, rappresentò la quinta corazzata della classe King George V costruita per la Royal Navy. L’unità prese il nome dall’Ammiraglio George Anson, Primo Barone Anson, figura di spicco della marina britannica durante la Guerra dei Sette Anni. Si trattava della settima nave della flotta britannica ad essere battezzata con questo nome, in onore di un comandante che aveva segnato la storia navale del Regno Unito.

La genesi dell’unità conobbe una modifica significativa nella fase progettuale. Originariamente concepita con il nome Jellicoe, in memoria dell’Ammiraglio John Jellicoe, comandante della Grand Fleet nella Battaglia dello Jutland, la corazzata venne ribattezzata nel febbraio 1940 con la denominazione definitiva che avrebbe portato per tutta la sua esistenza.

I cantieri Swan Hunter si occuparono della costruzione dell’unità. L’impostazione della chiglia avvenne il 20 luglio 1937, seguita dal varo il 24 febbraio 1940. L’entrata in servizio effettivo si realizzò il 22 giugno 1942, in un momento cruciale del conflitto mondiale quando la Royal Navy necessitava di ogni unità disponibile per fronteggiare le minacce nell’Atlantico e nei mari del Nord.

L’entrata in servizio e le prime operazioni

Completato il ciclo di prove in mare che precedeva l’impiego operativo, la Anson raggiunse Scapa Flow, la storica base della Home Fleet nelle isole Orcadi. L’unità assunse immediatamente un ruolo di prestigio, divenendo ammiraglia del Vice Comandante della Flotta, testimonianza dell’importanza attribuita alla nuova corazzata nel dispositivo navale britannico.

La prima missione operativa significativa non tardò ad arrivare. Il 4 settembre 1942 la nave giunse a Hvalfjord, in Islanda, punto di partenza fondamentale per le operazioni di protezione dei convogli diretti verso l’Unione Sovietica attraverso le pericolose acque artiche. A partire dall’11 settembre, l’Anson assunse la responsabilità della scorta dei convogli PQ18 e QP14, operando in formazione con la corazzata Duke of York, l’incrociatore Jamaica e quattro cacciatorpediniere.

Il rientro alla base dopo questa prima missione coincise con un evento significativo dal punto di vista politico. Il 9 ottobre, a Scapa Flow, l’unità fu presente durante la visita del Primo Ministro Winston Churchill e di Sir Stafford Cripps, testimoniando l’attenzione che il governo britannico riservava alle unità impegnate nella protezione delle rotte artiche verso l’alleato sovietico.

HMS Anson
La Anson nel corso di una missione di scorta ai convogli artici

Le operazioni nell’Atlantico del Nord

Nei mesi successivi la Anson si dedicò a missioni di pattugliamento nel Mare del Nord, con il duplice obiettivo di intercettare eventuali corsari tedeschi e fornire protezione ai convogli alleati. Questa fase operativa culminò con l’assegnazione alla copertura remota del convoglio JW51B, missione che ebbe inizio il 22 dicembre 1942.

Il 31 dicembre si verificò un episodio che avrebbe potuto vedere l’Anson protagonista di uno scontro navale. Il convoglio JW51B subì l’attacco della “corazzata tascabile” Lützow e dell’incrociatore pesante Admiral Hipper, accompagnate da sei cacciatorpediniere. Tuttavia, la posizione della Anson e delle altre unità della scorta a distanza, situate a circa 1.000 miglia ad ovest del punto dello scontro, impedì qualsiasi possibilità di intervento nel combattimento che passò alla storia come la Battaglia del Mare di Barents.

Dal 23 gennaio 1943 l’unità riprese le operazioni di copertura a distanza, questa volta per i convogli JW52 e RA52. La formazione navale includeva l’incrociatore Sheffield e otto cacciatorpediniere. Questo schema operativo, che prevedeva la presenza di potenti unità da battaglia in posizione avanzata ma non a diretto contatto con i mercantili, si rivelò fondamentale per dissuadere le unità pesanti tedesche dall’attaccare i convogli. L’Anson mantenne questo tipo di incarichi da Scapa Flow fino al mese di giugno.

L’estate del 1943: nuove missioni

Il 9 giugno 1943 l’Anson partecipò a un’operazione di natura differente rispetto alle consuete scorte ai convogli. La nave si unì a una formazione che includeva la Duke of York e le corazzate statunitensi South Dakota e Alabama, scortate da cinque cacciatorpediniere della US Navy, con l’obiettivo di fornire supporto alla guarnigione anglo-norvegese di Spitzbergen. La presenza delle unità americane nella Home Fleet si era resa necessaria per compensare il temporaneo trasferimento della King George V e della Howe nel Mediterraneo, dove avrebbero supportato la pianificata Operazione Husky, lo sbarco alleato in Sicilia.

Il 27 luglio l’Anson partecipò proprio a un’operazione collegata agli sbarchi in Sicilia. Insieme alle portaerei Illustrious e Unicorn, condusse una missione diversiva che mirava a simulare la minaccia di uno sbarco in forze nel sud della Norvegia, distogliendo così l’attenzione tedesca dal vero teatro delle operazioni nel Mediterraneo.

Con il successo degli sbarchi in Italia, le unità statunitensi vennero richiamate e l’Anson entrò in cantiere il 1° agosto per un necessario ciclo di manutenzione, rientrando in servizio operativo il mese successivo.

Autunno 1943: caccia alle unità tedesche

L’8 settembre la corazzata salpò nuovamente, questa volta con l’obiettivo ambizioso di intercettare la Tirpitz e la Scharnhorst. Le due potenti unità tedesche avevano effettuato un bombardamento su Spitzbergen, ma nonostante lo sforzo compiuto dalla formazione britannica composta dall’Anson, dalla Duke of York e da cinque cacciatorpediniere, l’intercettazione non ebbe successo.

Il 4 ottobre l’unità partecipò a un’operazione offensiva di altro genere: il bombardamento del porto di Bodø, in Norvegia, condotto insieme ad altre unità della Home Fleet e della US Navy. Successivamente, il 14 ottobre, la nave si occupò del rifornimento della guarnigione di Spitzbergen.

Il 2 novembre l’Anson scortò il convoglio di ritorno RA54 dalla penisola di Kola. La formazione includeva la portaerei Formidable, l’incrociatore Jamaica e sei cacciatorpediniere. Il 19 novembre fu la volta del convoglio JW54A diretto in Unione Sovietica, scortato insieme all’incrociatore statunitense USS Tuscaloosa e a cacciatorpediniere americani. Dal 28 novembre fornì copertura al convoglio JW54B, questa volta in compagnia dell’incrociatore Belfast e di quattro cacciatorpediniere britannici.

Inverno-primavera 1944: operazioni norvegesi

L’Anson continuò a partecipare a operazioni di minore entità fino al febbraio 1944. Il 24 febbraio scortò la portaerei Furious durante una serie di bombardamenti aerei sulle coste norvegesi. La formazione di scorta includeva anche la nave da battaglia della Francia Libera Richelieu e due incrociatori della Home Fleet, testimoniando la cooperazione tra le forze navali alleate.

Il 30 marzo la corazzata salpò da Scapa Flow per quella che sarebbe stata una delle operazioni più imponenti cui avrebbe partecipato. L’obiettivo era duplice: scortare il convoglio JW58 e condurre un attacco aereo contro la Tirpitz, ancora ancorata ad Altenfjord. La forza navale schierata era imponente: oltre all’Anson e alla Duke of York, erano presenti le portaerei Furious e Victorious, gli incrociatori Belfast, Jamaica, Sheffield e Royalist, le portaerei di scorta Emperor, Fencer, Pursuer e Searcher, oltre a quattordici cacciatorpediniere.

Dal 21 aprile l’Anson partecipò a una seconda serie di bombardamenti contro la Tirpitz, nell’ambito dello sforzo continuo della Royal Navy per neutralizzare la minaccia rappresentata dalla grande corazzata tedesca.

La preparazione per il teatro del Pacifico

Nel mese di giugno 1944 venne presa la decisione di trasferire l’Anson alla British Pacific Fleet, la flotta che avrebbe operato a fianco delle forze statunitensi contro il Giappone. Questa scelta richiese un’importante opera di ammodernamento per adattare l’unità alle esigenze operative del teatro del Pacifico, profondamente diverse da quelle dell’Atlantico e dei mari del Nord.

I lavori presero avvio nel mese di luglio presso il cantiere di Devonport. L’intervento più significativo riguardò l’apparato radar, settore cruciale per le operazioni nel Pacifico dove la minaccia aerea giapponese rappresentava il pericolo principale. Il radar Type 281 per la scoperta di aerei nemici venne sostituito con il più moderno Type 281B. Il Type 273 per la scoperta di superficie lasciò il posto ai nuovi Type 293 e 277.

Il controllo delle armi antiaeree, elemento fondamentale nel confronto con le tattiche giapponesi, venne potenziato mediante l’installazione di quattro radar Type 262 e un Type 282. I quattro sistemi di controllo del fuoco antiaereo Type 285 furono rimpiazzati con i Type 274. Inoltre, il Type 283 per il fuoco di sbarramento venne installato su tutti e quattro i sistemi di controllo.

Un’altra modifica significativa fu l’eliminazione degli aerei imbarcati, equipaggiamento che le corazzate britanniche di questa classe portavano per missioni di ricognizione ma che si era rivelato di limitata utilità pratica nelle condizioni operative del conflitto.

HMS Anson
La Anson apre il fuoco

Il servizio nel Pacifico

La nave completò i lavori di ammodernamento nel mese di marzo 1945, tornando in servizio effettivo in aprile. Il 25 aprile iniziò il lungo viaggio di trasferimento verso Sydney, attraversando il Mediterraneo, il Canale di Suez e facendo scalo a Ceylon, per giungere a destinazione nel mese di luglio.

In agosto l’Anson venne designata per partecipare alla forza navale incaricata della rioccupazione di Hong Kong, dove arrivò il 26 agosto, pochi giorni dopo la resa giapponese. L’unità ebbe il compito significativo di imbarcare il personale militare britannico che era stato fatto prigioniero nel 1941 durante la conquista della città da parte delle forze giapponesi, offrendo così a questi uomini la possibilità di tornare finalmente in patria dopo anni di prigionia.

Gli anni del dopoguerra

Dopo la fine delle ostilità, l’Anson rimase assegnata alla Pacific Fleet, venendo trasferita nella baia di Tokyo per esercitare funzioni di controllo nelle acque della capitale giapponese durante l’occupazione alleata.

Nel 1946 la corazzata fece ritorno in Australia, lasciando formalmente la flotta il 28 giugno. Prima del rientro definitivo in patria, l’unità ebbe l’onore di trasportare il Duca e la Duchessa di Gloucester durante un viaggio da Hobart a Sydney, testimoniando il prestigio ancora associato a queste grandi navi da battaglia.

Il 29 luglio 1946 l’Anson giunse in patria, dove venne assegnata allo Squadrone d’Addestramento. In questo ruolo la nave prestò servizio fino al 1949, contribuendo alla formazione dei quadri della Royal Navy del dopoguerra. Nel mese di novembre 1949 l’unità venne trasferita in riserva, segnando di fatto la fine della sua carriera attiva.

Messa in vendita nel 1957, la corazzata venne acquistata dalla Shipbreaking Industries per la demolizione. Rimorchiata a Faslane, vi giunse il 17 dicembre dello stesso anno per l’inizio dei lavori di smantellamento.

Informazioni aggiuntive

  • Nazione:  UK 
  • Tipo nave:  Corazzata 
  • Classe King George V 
  • Cantiere:

    Swan Hunter, Tyne and Wear

  • Data impostazione:   20/07/1937 
  • Data Varo: 24/02/1940 
  • Data entrata in servizio: 14/04/1942 
  • Lunghezza m.:  227 
  • Larghezza m.: 31 
  • Immersione m.:   9.9 
  • Dislocamento t.:  42000  
  • Apparato motore: 

    8 caldaie Admiralty, Quattro turbine Parsons, quattro eliche

  • Potenza cav.:  125.000  
  • Velocità nodi: 28 
  • Autonomia miglia: 5.400 a 18 nodi 
  • Armamento:  
    • 10 cannoni BL Mk VII da 356 mm
    • 16 cannoni QF Mk I da 133 mm
    • 64 cannoni antiaerei Vickers-Armstrong QF 2 lb da 40 mm
  • Corazzatura: 

    Cintura principale 374 mm, Cintura inferiore 137 mm, Ponte fino a 136 mm, Torrette principali 324 m, Barbette 324 mm

  • Equipaggio: 1558-1900 

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