Ottant’anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, l’Italia continua a fare i conti con l’eredità esplosiva del conflitto. Domenica 21 dicembre 2025, la cittadina di Monterotondo, in provincia di Roma, vivrà una giornata particolare: il cosiddetto “bomba day”, ovvero l’operazione di disinnesco e rimozione di un ordigno bellico inesploso scoperto pochi giorni fa durante lavori di scavo.
La Scoperta sulla Via Salaria
L’11 dicembre 2025, durante i lavori per la realizzazione di un nuovo collettore fognario al chilometro 24,200 della via Salaria, nella zona industriale di Monterotondo Scalo, gli operai hanno fatto una scoperta che ha immediatamente fatto scattare l’allarme: una bomba d’aereo da 1000 libbre, circa 450 chilogrammi di esplosivo, risalente alla Seconda Guerra Mondiale.
Il ritrovamento è avvenuto in prossimità di via Galvani, un’area che già nel 2021 era stata teatro di un episodio simile. La zona, infatti, conserva ancora le tracce dei bombardamenti alleati che colpirono ripetutamente le infrastrutture e i nodi strategici nell’area romana durante gli ultimi anni del conflitto. La via Salaria, importante arteria di comunicazione già in epoca romana, rappresentava un obiettivo militare di rilievo.
Gli operai hanno immediatamente segnalato la presenza dell’ordigno ai Carabinieri di Monterotondo, che hanno avviato le procedure di sicurezza e allertato le autorità competenti. L’area è stata prontamente messa in sicurezza in attesa dell’intervento definitivo degli artificieri.
Un’Operazione Complessa
Il tavolo di coordinamento convocato in Prefettura il 16 dicembre, alla presenza del sindaco di Monterotondo Riccardo Varone e delle autorità militari e civili, ha definito i dettagli di un’operazione che coinvolgerà decine di enti e centinaia di persone.
Le operazioni saranno affidate al 6° Reggimento Genio Pionieri dell’Esercito Italiano, un’unità d’élite specializzata nella bonifica di ordigni esplosivi residuati bellici (EOD – Explosive Ordnance Disposal). Questi specialisti affronteranno il delicato compito del despolettamento dell’ordigno direttamente sul luogo del ritrovamento, per poi trasportarlo in sicurezza verso una cava dismessa nel territorio del comune di Mentana, dove avverrà il brillamento controllato.
La procedura prevede diverse fasi critiche: l’identificazione del tipo esatto di bomba e del sistema di innesco, la rimozione delle spolette, la messa in sicurezza dell’esplosivo e infine il trasporto. Ogni fase comporta rischi significativi, motivo per cui è necessaria l’evacuazione di un’area così vasta.
L’Evacuazione di Massa
Per garantire la massima sicurezza durante le operazioni, le autorità hanno disposto l’evacuazione obbligatoria di tutti i residenti e le attività che ricadono all’interno della “zona rossa”, un’area circolare con raggio di 755 metri dal punto di ritrovamento dell’ordigno.
L’evacuazione coinvolgerà circa 2.500 persone residenti in 31 strade del quartiere di Monterotondo Scalo. Le operazioni di sgombero inizieranno alle 7:30 di domenica mattina e si prevede che l’intera operazione, dalla completa evacuazione al trasporto dell’ordigno disinnescato fuori dal territorio comunale, richieda dalle 3 alle 4 ore, con possibile estensione fino a 7 ore in caso di complicazioni.
Il comune ha predisposto tre centri di accoglienza attrezzati per ospitare i residenti evacuati: la scuola Raggio di Sole in via Monte Pelmo, il Comitato di quartiere Piè di Costa in via dell’Artigianato e l’Auditorium della Chiesa di San Martino in via San Martino. Questi luoghi saranno dotati di presidi sanitari di base, servizi igienici, punti ristoro e personale comunale e volontario.
Per le persone fragili, anziani non autosufficienti e cittadini con necessità assistenziali particolari, è stato predisposto un punto di accoglienza speciale presso il Centro Socio Educativo Riabilitativo Diurno Intercomunale in via Don Milani, dove sarà garantita assistenza medica e sanitaria specializzata.
La Macchina dell’Emergenza
L’operazione vedrà il coinvolgimento di un numero impressionante di enti e forze dell’ordine. Oltre al 6° Reggimento Genio Pionieri, saranno presenti sul campo:
- La Prefettura di Roma che coordinerà l’intero dispositivo
- La Questura di Roma
- Il Comando Provinciale dei Carabinieri
- La Polizia Stradale
- I Vigili del Fuoco
- La Protezione Civile regionale e comunale (circa 100 volontari)
- La Croce Rossa Italiana
- L’ARES 118 per le emergenze sanitarie
- La Polizia Locale di Monterotondo e Mentana
- L’ENAC per la gestione dello spazio aereo
- L’ANAS per la viabilità
- Gli enti gestori di reti elettriche, idriche e del gas
Le forze dell’ordine presidieranno tutti i punti di accesso alla zona rossa per garantire che nessuno rientri nelle abitazioni durante le operazioni e per prevenire eventuali tentativi di sciacallaggio. Il Centro Coordinamento Soccorsi della Prefettura manterrà il contatto costante con il Centro Operativo Comunale situato in via Adige.
I Disagi per la Popolazione
L’operazione comporterà inevitabili disagi che andranno oltre la semplice evacuazione delle abitazioni. E-Distribuzione ha comunicato che l’erogazione dell’energia elettrica verrà sospesa nelle zone interessate indicativamente dalle 7 alle 17, una misura precauzionale necessaria per evitare rischi durante le operazioni di disinnesco.
Anche il gas verrà temporaneamente interrotto, con possibili ripercussioni anche nelle zone limitrofe alla zona rossa. Il sindaco Varone ha avvertito che questa misura potrebbe causare disagi a un numero di cittadini superiore a quelli direttamente evacuati.
I trasporti pubblici subiranno modifiche significative. I treni della linea Fiumicino-Orte continueranno a transitare ma senza effettuare fermata alla stazione di Monterotondo. I passeggeri diretti o in partenza da Monterotondo dovranno utilizzare le stazioni alternative di Settebagni e Piana Bella di Montelibretti. Anche il servizio di trasporto pubblico locale e le linee Cotral nell’area interessata saranno sospesi.
Lo spazio aereo sovrastante l’area sarà interdetto durante tutta la durata delle operazioni. Inoltre, un’ordinanza del sindaco vieterà lo svolgimento di eventi pubblici e manifestazioni sportive nella zona rossa. Le scuole rimarranno chiuse già da venerdì 19 dicembre, e alcuni edifici scolastici potrebbero essere utilizzati come spazi di accoglienza aggiuntivi.
Un Déjà-vu per Monterotondo
Per i residenti di Monterotondo, questa non è un’esperienza nuova. Nel 2021, a soli quattro anni di distanza, un ordigno dello stesso tipo era stato rinvenuto nella stessa identica area, sempre su via Galvani. In quell’occasione furono evacuate circa 3.000 persone e l’operazione si svolse senza incidenti.
La vicinanza dei due ritrovamenti non è casuale. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’area di Monterotondo fu oggetto di ripetuti bombardamenti alleati, in particolare tra il 1943 e il 1944, quando gli Alleati cercavano di colpire le infrastrutture di comunicazione tedesche e le linee di rifornimento. Molte bombe non esplosero all’impatto, rimanendo sepolte nel terreno per decenni.
La frequenza con cui continuano a emergere ordigni bellici inesplosi in tutta Italia – si stima che siano ancora centinaia di migliaia quelli dispersi sul territorio nazionale – testimonia l’intensità dei bombardamenti che il Paese subì durante il conflitto e rappresenta un’eredità pericolosa con cui l’Italia deve ancora fare i conti.
Le Informazioni per i Cittadini
Il comune di Monterotondo ha attivato diversi canali per mantenere informati i cittadini e fornire assistenza. È operativo un numero verde gratuito (800 951 166) e un indirizzo email dedicato (emergenza@comune.monterotondo.rm.it) per segnalazioni e richieste di assistenza.
Per chi non dispone di mezzi propri per allontanarsi dalla zona rossa, il comune ha predisposto un servizio di navette che accompagnerà i residenti ai centri di accoglienza o verso altre destinazioni. I cittadini sono stati invitati a segnalare in anticipo eventuali difficoltà o necessità particolari.
Gli aggiornamenti in tempo reale sullo svolgimento delle operazioni saranno comunicati attraverso i canali social istituzionali del Comune: Facebook, Telegram, WhatsApp e X (ex Twitter), oltre al sito web comunale. Il sindaco Varone ha tenuto diverse dirette video per rispondere alle domande dei cittadini e fornire dettagli sull’organizzazione della giornata.
