La bonifica delle Bocche del Cattaro - La Seconda Guerra Mondiale

La bonifica delle Bocche del Cattaro

di redazione
46 letture totali

Artificieri smina

Come riportato dal Corriere della Sera, prosegue l’opera di bonifica delle acque delle Bocche del Cattaro, in Montenegro; nel 1943 infatti vennero abbandonate dagli italiani in fuga un enorme numero di munizioni, tra cui molte mine marittime che ancora oggi, a distanza di più di 70 anni, sono ancora pericolosissime.

Il lavoro è particolarmente complicato dal fatto che gli ordigni si trovano sotto la superficie del mare, sia pure a profondità relativamente modesta. Gli artificieri non provano neanche a disinnescarli: dopo tutti questi anni è impensabile riuscire a rimuovere le incrostazioni e a lavorare sui meccanismi di mine e proiettili di artiglieria, una volta rimossi dal fondale questi vengono trasportati al largo e fatti brillare.

In 10 anni di immersioni, sono stati recuperati 1.423 ordigni per un totale di 65 tonnellate di materiale, di cui 10 tonnellate di tritolo.

Articoli correlati

Lascia un commento