La corazzata della Regia Marina italiana Conte di Cavour

Conte di Cavour

di redazione
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La corazzata Conte di Cavour venne costruita tra il 1910 e il 1911 ed entrò in servizio nel 1915, assegnata alla base di Taranto, durante la Prima Guerra Mondiale non partecipò a combattimenti dato che le marine italiane e austriache preferirono evitare lo scontro aperto per tutta la durata del conflitto.

Nel 1928 venne posta in disarmo assieme alla sua gemella, la corazzata Giulio Cesare, ma dopo un lungo periodo di incertezza si decise di inviarla ai cantieri San Marco di Trieste per procedere con pesanti lavori di riammodernamento che si protrassero dal 1933 al 1937, al suo rientro in servizio il primo giugno 1937 era una nave sostanzialmente nuova dato che i lavori avevano interessato il 60% della struttura originale. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale la corazzata Conte di Cavour era una nave di concezione moderna, dotata di buone caratteristiche anche se forse un po’ carente in quanto a difese antiaeree e sottomarine.

La notte tra l’11 e il 12 settembre 1940 la nave venne colpita da un siluro lanciata da un biplano britannico Swordfish mentre si trovava ormeggiata nel porto di Taranto. L’esplosione causò gravi danni alla nave e la morte di 17 uomini dell’equipaggio, per evitarne l’affondamento in acque profonde la nave fu portata in una zona di acque basse dove si adagiò sul fondo restando semi sommersa.
L’attacco portato dagli aerosiluranti britannici, passato alla storia come la notte di Taranto, aveva evidenziato tutte le lacune del sistema difensivo italiano ed alcune mancanze della nave che i lavori di rinnovo non avevano eliminato.

Riportata a galla il 22 dicembre, la nave venne inviata in bacino e quindi, privata dell’armamento e della centrale di puntamento, trasferita nuovamente al cantiere San Marco di Trieste dove sarebbero state completate le riparazioni e migliorato l’armamento, in particolare doveva essere installato un radar per il puntamento e nuovi cannoni antiaerei.
In quel periodo la Regia Marina più che di grandi unità come la Cavour aveva bisogno di piccole unità di scorta per cui i lavori alla grande corazzata procedevano a rilento e all’8 settembre erano ben lungi dall’essere completati. I Tedeschi si disinteressarono della nave che venne poi colpita in un bombardamento aereo il 20 febbraio 1945 e si capovolse. Venne demolita negli anni cinquanta.

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: Italia
  • Tipo nave: Corazzata
  • Classe: Shinano
  • Cantiere:

    Arsenale di La Spezia – San Marco di Trieste


  • Data impostazione: 1910
  • Data Varo: 1911
  • Data entrata in servizio: 1 giugno 1937
  • Lunghezza m.: 186.4
  • Larghezza m.: 28
  • Immersione m.: 10.4
  • Dislocamento t.: 28.800
  • Apparato motore:

    8 caldaie, 2 turbine, 2 eliche


  • Potenza cav.: 93.000
  • Velocità nodi: 28
  • Autonomia miglia: 3.100
  • Armamento:

    10 cannoni da 320mm, 12 cannoni da 120mm, 8 cannoni da 100mm, 8 cannoni da 37mm antiaerei, 12 mitragliare da 20mm


  • Corazzatura:

    Verticale 250mm, orizzontale 135mm, artiglierie 280mm, torrione 260mm


  • Equipaggio: 1200 marinai, 36 ufficiali 

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1 commenti

livio tuveri 8 Gennaio 2018 - 9:56

da profano penso che la nostra marina abbia avuto uno sviluppo poco armonico fra corazzate ed incrociatori, a svantaggio di quest’ultimi sia numeriacamente sia come affidabilita (vedi la Classe Colleoni), solo con lil Duca degli Abruzzi e Garibaldi si riuscì ad avere ottime unità, che furono, guarda caso i 5/6 incrociatori superstiti.
Grazie per l’ospitalità

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