Il cacciacarri tedesco Marder I

Marder I

di redazione
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Di Bundesarchiv, Bild 101I-297-1701-29 / Müller, Karl / CC-BY-SA 3.0

Già nella fasi iniziali dell’Operazione Barbarossa era diventato evidente che l’armata rossa disponeva di carri tecnicamente superiore a quelli tedeschi. Per poter affrontare i carri sovietici T-34 e KV già a partire dalla fine del 1941 i tecnici della Wehrmacht svilupparono alcune soluzione “di fortuna”, per tamponare al problema nell’attesa che venissero sviluppati carri di concezione più moderna e tecnicamente migliori.

Una di queste era il Marder I, un cacciacarri sviluppato nel maggio 1942 a partire dal semovente francese Lorraine 37L. Tutti i cacciacarri della serie Marder erano basati su carri cingolati armati obsoleti o di preda bellica su cui venivano montati cannoni anticarro di produzione tedesca oppure pezzi catturati in quantità al nemico, come il cannone sovietico F-22 M1935 da 76.2 mm.

Il disegno del Marder I non comportava particolari modifiche allo scafo del Lorraine, invece tutta la parta superiore era rimossa per far posto a una torretta fissa in grado di alloggiare il pezzo da 75 mm e di fornire una certa protezione all’equipaggio. Tra il luglio e l’agosto del 1942 furono costruiti 170 Marder I a partire dal telaio Lorraine ma monti altri carri catturati furono convertiti in modo analogo.

Il Marder I fu impiegato sul fronte orientale a partire dall’agosto 1942, alcuni esemplari erano ancora operativi nell’aprile del 1944.

Informazioni aggiuntive

  • Nome e tipo: Marder I
  • Anno: 1942
  • Produzione: 170
  • Motore: 

    Delahaye 103TT

  • Potenza motore (hp): 69
  • Lunghezza m.: 5.38
  • Larghezza m.: 1.88
  • Altezza m.: 2
  • Peso t.: 8.2
  • Velocità su strada Km/h: 38
  • Autonomia Km.: 135-150
  • Armamento: 

    1 cannone 7.5 cm PaK 40

     

  • Corazzatura max mm.: 12
  • Equipaggio: 4-5

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