Già nella fasi iniziali dell’Operazione Barbarossa era diventato evidente che l’armata rossa disponeva di carri tecnicamente superiore a quelli tedeschi. Per poter affrontare i carri sovietici T-34 e KV già a partire dalla fine del 1941 i tecnici della Wehrmacht svilupparono alcune soluzione “di fortuna”, per tamponare al problema nell’attesa che venissero sviluppati carri di concezione più moderna e tecnicamente migliori.
Una di queste era il Marder I, un cacciacarri sviluppato nel maggio 1942 a partire dal semovente francese Lorraine 37L. Tutti i cacciacarri della serie Marder erano basati su carri cingolati armati obsoleti o di preda bellica su cui venivano montati cannoni anticarro di produzione tedesca oppure pezzi catturati in quantità al nemico, come il cannone sovietico F-22 M1935 da 76.2 mm.
Il disegno del Marder I non comportava particolari modifiche allo scafo del Lorraine, invece tutta la parta superiore era rimossa per far posto a una torretta fissa in grado di alloggiare il pezzo da 75 mm e di fornire una certa protezione all’equipaggio. Tra il luglio e l’agosto del 1942 furono costruiti 170 Marder I a partire dal telaio Lorraine ma monti altri carri catturati furono convertiti in modo analogo.
Il Marder I fu impiegato sul fronte orientale a partire dall’agosto 1942, alcuni esemplari erano ancora operativi nell’aprile del 1944.
Informazioni aggiuntive
- Nome e tipo: Marder I
- Anno: 1942
- Produzione: 170
- Motore:
Delahaye 103TT
- Potenza motore (hp): 69
- Lunghezza m.: 5.38
- Larghezza m.: 1.88
- Altezza m.: 2
- Peso t.: 8.2
- Velocità su strada Km/h: 38
- Autonomia Km.: 135-150
- Armamento:
1 cannone 7.5 cm PaK 40
- Corazzatura max mm.: 12
- Equipaggio: 4-5