Il caccia imbarcato americano Grumman F4F Wildcat

Grumman F4F Wildcat

di redazione
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Lo F4F fu il primo della serie “cat” sviluppata dalla Grumman, che continua ai giorni nostri con l’arcinoto F14 Tomcat. Il Wildcat fu progettato inizialmente come biplano, e inizialmente il passaggio alla formula monoplana non dette particolari incrementi di prestazioni; tuttavia ulteriori miglioramenti, soprattutto nel motore, finirono col mettere in luce le buone caratteristiche di questo caccia.

Ancora una volta furono gli inglesi ad adottare per primi questo caccia e proprio gli F4F della Royal Navy furono i primi a vedere il combattimento. Successivamente, dopo l’attacco giapponese a Pearl Harbour, gli F4F statunitensi furono costantemente impegnati dall’aviazione giapponese, dimostrando di essere validi aerei da caccia, anche se complessivamente inferiori agli zero nipponici.

Il Grumman F4F Wildcat è un monoplano monomotore monoposto a carrello retrattile, propulso da un motore Pratt & Whitney raffreddato ad aria. Le ali possono essere ripiegate per facilitare lo stivaggio a bordo delle portaerei.

Principali varianti del Grumman F4F Wildcat

  • F4F-1: primo progetto, in versione biplana l’aereo era chiaramente inferiore ai rivali e il disegno venne completamente rivisto portando agli sviluppi successivi
  • F4F-2: versione monoplana con prestazioni migliori ma ancora inferiori a quelle del Brewster Buffalo che risultò inizialmente preferito dalla US Navy
  • F4F-3 / G-36: versione con motore Pratt & Whitney Twin Wasp R-1830-76 con compressore a doppio stadio, con caratteristiche finalmente superiori a quelle dei rivali. I primi ordini di acquisto arrivarono dalla Francia per questo gli aerei erano dotati di armamento e avionica francese. Alcuni esemplari inizialmente ordinati dalla Francia vennero impiegati dalla Royal Navy con la denominazione di Martlet I. Tutti i Martlet erano armati on 4 mitragliatrici Browning M2 da 12.7mm con 450 colpi per arma
  • F4F-3A: versione sostanzialmente identica alla F4F-3 ma motore Pratt & Whitney 1830-90 da 1,200 cavalli, con compressore più semplice a singolo stadio e due velocità
  • F4F-3S Wildcatfish: versione idrovolante, pensata per essere impiegata nelle piccole isole del Pacifico prive di piste di atterraggio come avevano fatto i giapponesi con la A6M2-N Rufe, la versione idrovolante dello Zero. Aveva due galleggianti e due piccole pinne verticali in coda per migliorare la stabilità, in seguito venne aggiunta una ulteriore pinna dorsale in fusoliera. Il peso e la resistenza aerodinamica dei galleggianti riducevano molto le prestazioni di questa versione e già il Wildcat “terrestre” era inferiore allo Zero giapponese, questo e il fatto che gli americani dimostrarono di riuscire a costruire piste di atterraggio in tempi brevissimi portarono alla cancellazione del progetto dopo la costruzione di un unico esemplare, ottenuto dalla conversione di un F4F-3 esistente
  • F4F-4: versione entrata in servizio ne 1941, armata con 6 mitragliatrici e dotata di un nuovo dispositivo di ripiegamento della ali che permetteva di imbarcare un numero di caccia nettamente maggiore sulle portaerei. Il peso addizionale causato dal maggior numero di armi e al meccanismo di ripiegamento delle ali causò un decadimento delle prestazioni, i piloti inoltre lamentavano il fatto che il munizionamento non era stato aumentato e quindi con la nuova versione avevano solo 20 secondi di fuoco contro i 34 della F4F-3. Il Wildcat e in particolare la versione F4F-4 sostennero la maggior parte dei combattimenti nelle fasi iniziali della guerra del Pacifico, in particolare la battaglia di Midway, fino a quando non vennero sostituiti da aerei più moderni
  • F4F-5 Wildcat: versione sperimentale con motori Wright R-1820-40, ne furono costruiti due esemplari, entrambi ottenuti dalla conversione F4F-3
  • FM-1/2 Wildcat: designazione usata per indicare i Wildcat prodotti dalla General Motors e dalla Easter Aircraft. La Grumman interruppe la costruzione di F4F all’inizio del 1943 per produrre i più moderni F6F Hellcat, General Motors e Easter Aircraft continuarono a produrre i Wildcat per la US Navy e la Feel Air Arm britannica. Pur essendo inferiori rispetto agli modelli costruiti negli Stati Uniti i Wildcat infatti erano ancora adatti per l’impiego sulle piccole portaerei di scorta nella guerra antisommergibile, queste piccole navi imbarcavano I Wildcat e gli Avenger e la velocità di decollo e atterraggio relativamente bassa di questi aerei si rivelava un vantaggio a causa delle limitate dimensioni del ponte di volo a disposizione; complessivamente furono costruiti 5,280 aerei di questo tipo
  • F4F-7: versione da ricognizione fotografica, priva di armamento, di corazzatura e del dispositivo per il ripiegamento delle ali, aveva invece serbatoi di carburante addizionali per 2,101 litri che incrementavano l’autonomia dell’aereo portandolo a 6,000 Km; ne furono costruiti 21
  • F2M Wildcat: versione progettata per essere costruita dalla General Motors e dalla Easter Aircraft con motore XR-1820-70, non entrò in produzione
  • Martlet Mk I: alla fine del 1939 la Francia ordinò 81 Grumman G-36A per l’impiego sulle portaerei di classe Joffre all’epoca in fase di costruzione, l’aereo aveva motore Wright R-1820-G205A radiale a 9 cilindri da 1,200 con compressore a singolo stadio e due velocità invece del compressore a due stadi, non disponibile per l’esportazione. Aveva inoltre strumentazione francese (con indicazioni metriche), radio e collimatore di progetto francese. Modifiche minori riguardavano anche i comandi, effettuate sempre per adeguarsi allo standard transalpino, per esempio la manetta del motore doveva essere tirata indietro (verso il pilota) per incrementare la potenza, inoltre l’armamento era costituito da 6 mitragliatrici Darne da 7.5mm, due montate in fusoliera e quattro nelle ali. Le consegne erano previste per la metà del 1940 ma la firma dell’armistizio ne provocò la cancellazione, tutti gli aerei vennero presi in carico della Gran Bretagna che richiese di modificare il funzionamento della manetta, di montare 4 mitragliatrici da 12.7mm nelle ali e di eliminare le armi francesi. Tutte le modifiche vennero effettuate dalla Blackburn, in Gran Bretagna. Vennero anche montati collimatori e attacchi per le catapulte inglesi, venne invece mantenuta la radio di costruzione americana che dimostrò di avere caratteristiche migliori. I primi Martlet entrarono in servizio nell’agosto del 1940, essendo privi del meccanismo per il ripiegato delle ali vennero impiegati soprattutto a terra. Anche il Belgio ordinò 10 Martlet Mk I ma privi del gancio di arresto per l’atterraggio su portaerei, anche questi aerei vennero presi in carico dalla Royal Navy
  • Martlet Mk II: versione con motore Pratt & Whitney R-1830-S3C4-G con compressore a singolo stadio e due velocità, i primi 10 aerei costruiti avevano le ali fisse ma i successivi erano dotati del dispositivo di ripiegamento, indispensabile per l’impiego sulle portaerei di classe Illustrious dato che gli elevatori erano troppo piccoli per spostare gli aerei con le ali spiegate. A differenza degli F4F-3 americani i Martlet Mk II erano dotati di serbatoi di carburante autostagnanti e corazzatura per il pilota e il ruotino di coda di dimensioni incrementate, gancio di arresto e agganci per la catapulta britannici. La maggior parte dei Martlet II venne impiegata in estremo oriente, la prima portaerei a impiegarli fu la HMS Audacity, una piccola portaerei di scorta con un pointe di volo lungo 130 metri, priva di hangar o elevatori, i 6 Martlet erano permanentemente parcheggiati sul ponte.
  • Martlet Mk III: la Grecia ordinò 30 F4F-3 dopo l’invasione italiana del novembre 1940, nell’aprile del 1941 gli aerei erano in consegna ma non avevano ancora raggiunto Gibilterra, vennero quindi presi in carico dalla Fleet Air Arm che li impiegò come Martlet Mk III. Questi aerei erano privi del dispositivo per il ripiegamento delle ali e vennero usati in basi terrestri, prevalentemente in nord Africa. Ai 30 aerei “greci” si aggiunsero altri 10 G-36B ad ala fissa che vennero denominati Martlet Mk IIIA
  • Martlet Mk IV: versione propulsa dal motore Wright R-1820-40B Cyclone con una capottatura più arrotondata e compatta, un singolo flap per ciascuna semiala invece di quello doppio delle altre versioni, a parte queste differenze la versione era identica alla F4F-4, ne furono costruiti 220
  • Martlet Mk V: designazione usata per indicare 312 FM-1 acquistati dalla Fleet Air Arm, a partire dal gennaio 1944 si decise di usare il nome americano e gli aerei vennero indicati come Wildcat V
  • Martlet Mk VI: designazione britannica per indicare gòo FM-2 Wildcat in uso nella Fleet Air Arm

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: USA
  • Modello: Grumman F4F-3
  • Costruttore: Grumman Aircraft Engineering Corp
  • Tipo:  
  • Motore: 

    Pratt & Whitney 1830-76 Twin Wasp a 14 cilindri raffreddato ad aria, 1.200 Hp


  • Anno: 1940
  • Apertura alare m.: 11.58
  • Lunghezza m.: 8.76
  • Altezza m.: 3.60
  • Peso al decollo Kg.: 3.176 Kg
  • Velocità massima Km/h: Km/h 531 a 6.500 m.
  • Quota massima operativa m.: 11.430
  • Autonomia Km: 1.360 
  • Armamento difensivo:

    4 mitragliatrici

  • Equipaggio: 1

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